Va ad integrasi in un reparto che può contare già su due nomi di peso del calibro di Tommaso Fabi e Stefano Diana.

Maceratese come il numero uno in casacca rossoblù, Michele Orazi – gli intrecci del destino – vestirà un doppio uno avendo scelto l’11 e, in Molise, vivrà la sua quinta stagione nella massima serie (la quarta nell’A3 Credem Banca, la terza in successione, la seconda nella poule ‘Blu’).

Ventiseienne di 195 centimentri, nella scorsa stagione si è disimpegnato a Macerata e – nel suo percorso in A – ha sinora messo a segno 379 azioni vincenti con ben 143 muri stampati tra regular season, post season e Coppa Italia.

«Arrivo a Campobasso – spiega il diretto interessato – con uno spirito propositivo. Sono abituato e da sempre ho cercato di dare il massimo perché quello di migliorarsi è per me uno stimolo continuo».

All’ombra del castello Monforte troverà il concittadino Fabi, un riferimento non da poco. «Avere un compagno di reparto così forte ed esperto è stata un’ulteriore leva ad abbracciare questo progetto. L’ho sempre conosciuto di fama anche perché lui ha fatto tanta A2 (categoria che Orazi ha abbracciato nel 2021/22 a Brescia) e sarà un onore ora condividere quest’esperienza».

Da new entry, il giocatore maceratese ben conosce quella che è stata l’ultima stagione del suo nuovo team, reduce da un percorso costellato da successi a tutto tondo.

«Senz’altro l’ultima annata è stata memorabile ed ha portato alla conquista sul campo del titolo e della Coppa Italia. La certezza è di proseguire su questo cammino virtuoso e farci valere assieme a tutto lo staff».

Ben consapevole di quello che sarà il clima nel girone ‘Blu’ dell’A3, Orazi è pronto a farsi valere «negli impianti caldi di passione e tifo perché sono uno stimolo in più. L’esperienza di Macerata mi è ancora dentro, come la mia prima stagione in A3 a Pineto. Il tifo ti dà carica e ti porta a provare ad andare oltre i tuoi limiti per andare a centrare il miglior risultato possibile. Ho visto un po’ quello che è stato il clima vissuto a Campobasso nell’ultimo torneo e non vedo l’ora di vedere gli spalti gremiti per le nostre gare».

Ad una prima analisi degli organici del raggruppamento, il centrale rossoblù ammette come «la poule, di stagione in stagione, vede salire il livello medio. Tanti team si sono attrezzati con dei giocatori di rilievo scesi dall’A2. Peraltro, un’ulteriore difficoltà è legata ai tempi stretti di ingaggio con un calendario che, senza soluzione di continuità, ci porterà da ottobre a marzo. Ogni partita sarà piena di insidie e questo, se da un lato può apparire uno svantaggio, dall’altro è il grimaldello per tenere sempre alta la concentrazione. Dovremo abituarci a gestire la pressione ed è lì che si vedono le capacità di un team di spessore».

Quanto al periodo natalizio denso di appuntamenti, per Orazi – ben abituato dalle quattro stagioni consecutive tra A2 ed A3 – sarà importante «farsi trovare pronti in quella fase».

Personalmente «il riuscire a migliorare – chiarisce Orazi – sarà il mio obiettivo, sia a livello tecnico che individuale. Per quella che è stata la mia esperienza nell’ultima stagione con Macerata, l’importante sarà creare il giusto ambiente anche a livello di spogliatoio perché è il gruppo che fa la differenza. Pertanto, di squadra proveremo a fare il meglio possibile con l’intento di centrare gli obiettivi posti dal club, ossia in primis mantenere la categoria, ma quella, per noi giocatori, deve essere solo una base perché, a mio avviso, occorre puntare sempre più in alto».

In sinergia, magari, coi supporter rossoblù. «Mi auguro di vederli sempre più numerosi alle nostre partite – chiosa – per festeggiare ulteriori risultati da copertina e dare a Campobasso il giusto risalto e la meritata visibilità».

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