Sarà ancora lui la “voce” del Belluno Volley in occasione delle gare casalinghe, trasmesse sul canale della Lega Pallavolo Italiana: Claudio Neri, confermato nel ruolo di telecronista, in tandem con la sua spalla tecnica. Ovvero, Eric “Basu” De Battista. Entrambi con un passato da allenatori, hanno la capacità di leggere e raccontare le varie gare con occhio analitico, unito alla competenza e alla passione di veri e propri appassionati di pallavolo.
RAGGIO D’AZIONE – Ma il raggio d’azione di Neri non si limita al pomeriggio domenicale: si sviluppa pure durante la settimana, in palestra. Dove indossa i panni di assistente agli allenamenti: «In realtà non so ancora quanto potrò essere presente alle varie sedute, perché le questioni familiari sono prioritarie. Essendo un “nonno-sitter” – sorride – dovrò badare anche alla mia nipotina. Di sicuro, continuerò a fare le le telecronache insieme a “Basu”».
DALLA CARTA AL CAMPO – C’è grande attesa attorno al Belluno Volley: «La stagione promette bene, alla luce del roster che la società ha assemblato. Nel girone bianco, tutti danno i rinoceronti per favoriti insieme ad Acqui Terme. Ma, si sa, sulla carta non ha mai vinto nessuno: l’ultima parola spetta sempre al campo. In ogni caso, ci sarà da divertirsi». Il gruppo verrà guidato da un tecnico che, durante l’estate, ha vissuto da protagonista le Olimpiadi di Parigi, nel ruolo di vice allenatore della Slovenia: «Sono curioso di vedere all’opera Matteo De Cecco – prosegue Neri -. La sua conoscenza ed esperienza non si discutono. In merito allo staff, è ormai collaudato. E chi viene a Belluno si sente a casa, in famiglia. Di recente, al torneo dedicato alla memoria di Giorgio De Kunovich, ho visto Graziani, Novello, Gionchetti: ex che tornano volentieri a trovare gli amici».
MOMENTI EMOZIONANTI – Neri ha vissuto passo dopo passo il cammino del Belluno Volley. E, in generale, della pallavolo dolomitica: «Da allenatore ho assaporato diversi momenti emozionanti, mentre in A3 mi sono divertito tantissimo la scorsa primavera a Palmi. In Calabria, la squadra ha giocato in maniera impeccabile ed è riuscita ad ammutolire un pubblico numeroso, caloroso e corretto, che alla fine ci ha applaudito».