La Cucine Lube Civitanova affronterà una strada irta di ostacoli impegnativi nel tabellone di CEV Champions League, nonostante il primato nella Pool E, la qualificazione da seconda testa di serie complessiva con 5 vittorie su 6 gare giocate e 16 punti incamerati sui 18 disponibili. Il dg Beppe Cormio non si scompone e analizza la situazione con lucidità prendendo atto che i cucinieri dovranno sudare sette camicie per andare avanti a caccia della Finalissima e ammettendo che la leggerezza in Romania si è rivelata fatale ai fini della griglia.
I biancorossi sfideranno nei Quarti (andata in trasferta e ritorno a Civitanova Marche) la vincente del Play Off tra i polacchi del Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, mattatori delle ultime tre edizioni di Champions League, e i turchi dell’Halkbank Ankara, che nella passata stagione hanno estromesso al Golden Set dei Quarti gli uomini di Chicco Blengini. In caso di approdo in Semifinale, invece, il rischio è quello di incrociare i dolomitici campioni d’Italia, iscritti alla kermesse continentale con la denominazione di Trentino Itas.
Un percorso strepitoso nella Pool E, con un’unica sbavatura, e la Lube si trova inserita in una griglia da brividi. Com’è possibile?
Beppe Cormio: “La sconfitta al tie break in Romania con il Galati ha dato vita a questo scenario, quindi dobbiamo riconoscere le nostre colpe. Al tempo stesso mi sembra evidente che non ci sia un grande equilibrio in questo tipo di tabellone e forse nemmeno nella formula prevista dalla CEV. Ce ne dobbiamo fare una ragione e a riguardo posso dire che per vincere una competizione, o arrivare in fondo, occorre battere tutte le avversarie sul proprio cammino. Bisogna essere fatalisti. Il doppio confronto dei Quarti sarà garanzia di spettacolo, così come lo sarebbe un possibile derby italiano con Trento in Semifinale in caso di passaggio del turno di entrambi i Club. Di sicuro ci siamo scelti la strada più impervia possibile”.
Meglio affrontare i team più blasonati nel doppio turno o per la Lube sarebbe stato preferibile incrociarli solo in un’ipotetica gara secca di Finale?
“Difficile sbilanciarsi. Dipende più che altro da come si arriva a questi confronti. In una situazione di normalità, la formula dell’andata e ritorno garantisce un responso più equilibrato e corretto sulla formazione più forte e meritevole in un determinato periodo della stagione. Tutto è relativo, Per esempio, lo Zaksa sta faticando, ma non è al completo. Se una squadra del genere approdasse ai Quarti, una volta a ranghi completi alzerebbe molto il suo livello”.
Preso atto che tra SuperLega e Champions League il cammino sarà molto duro, l’organico biancorosso potrebbe essere integrato?
“Abbiamo sbagliato qualche partita, questo è vero, ma al momento escludo l’ipotesi di un ritorno sul mercato perché la squadra deve solo crescere e ha le potenzialità per giocare a livelli più alti. Il gruppo allestito è quello che ci serve e con questo organico dobbiamo cercare di vincere il più possibile”.