Altro che mal di trasferta: il Belluno Volley ora è una squadra “on the road”. Il cambio di marcia dei rinoceronti, infatti, è figlio soprattutto del miglior rendimento lontano dalle mura amiche. E l’ennesima conferma è arrivata dall’esordio nei playoff, andato in scena in provincia di Alessandria, dove il sestetto di Gian Luca Colussi ha avuto la meglio su Acqui Terme al tie-break. E dove si era imposto, peraltro in tre parziali, anche il 17 marzo scorso, in occasione della dodicesima giornata di ritorno della regular season.
A proposito del girone di ritorno, il bilancio è quasi immacolato: sei viaggi e cinque successi (successi che diventano sei, se si aggiunge il 3-2 nel battesimo di post season). L’unico incidente di percorso si è verificato a metà gennaio, in occasione del faccia a faccia di Mirandola con la Stadium. Nel resto delle sfide oltre i confini regionali, i bellunesi sono sempre tornati fra le Dolomiti con almeno due punti in saccoccia: dal bottino pieno di Cagliari a quello di Salsomaggiore Terme e di Valenza, passando per i sorrisi al quinto round di Brugherio e in Emilia con la Geetit Bologna.
Una sostanziale differenza – dettata pure dal più elevato spessore delle avversarie affrontate – rispetto a un girone d’andata in cui i biancoblù non hanno mai vinto da tre punti, lontano da Belluno. E sono riusciti a conquistare solo la metà delle gare in calendario: tre su sei.
Tornando all’attualità più stretta, e di conseguenza ai playoff, in Piemonte è stato condotto un passo avanti. Ma ora è necessario sconfiggere la Negrini Cte Acqui Terme anche alla Spes Arena: domenica 7 aprile (ore 18), l’impianto di Lambioi ospiterà per la prima volta in assoluto un incontro di post season relativo alla Serie A3. Per accedere ai quarti, i rinoceronti devono vincere: non necessariamente 3-0 o 3-1, basterà al tie-break. A tale proposito, in questa annata Bisi e compagni si sono giocati per cinque volte l’epilogo al quinto round. E per cinque volte l’hanno spuntata.