After Hours, la SuperLega di notte
Fanizza, Loser, Faure, Scanferla e Picchio ospiti dell’8a puntata di After Hours

Il movimento giovanile azzurro, il “termometro” di Monza e Piacenza, il buon momento di Cisterna e la forza di Perugia. Questi i temi principali dell’ottava puntata di After Hours – La SuperLega di notte, il talk trasmesso in diretta domenica sera sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Lega Pallavolo Serie A, con Andrea ZorziAndrea Brogioni e i protagonisti della Serie A Credem Banca.

Ospiti della puntata numero 8 sono stati Vincenzo Fanizza (Coordinatore Tecnico Nazionali Giovanili maschili), Agustin Loser (Sir Susa Vim Perugia), Theo Faure (Cisterna Volley), Matteo Picchio (Mint Vero Volley Monza) e Leonardo Scanferla (Gas Sales Bluenergy Piacenza).

 

Agustin Loser (Sir Susa Vim Perugia)

Agustin Loser in occasione della sfida tra Taranto e Perugia

L’AURA DI LORENZETTIQuando ho firmato a Perugia, ho parlato con Piano che avevo avuto a Modena, e anche con Kaziyski. Tutti parlano a ragione benissimo di Lorenzetti, è bravissimo dentro e fuori, abile con i giocatori a creare un ambiente bello, ha empatia e in palestra è competente e studia sempre, per provare a migliorare la squadra ogni giorno in ogni aspetto.

PIENO DI CAMPIONI Abbiamo una squadra bella, lunga, con tantissimi giocatori. Anche per Angelo è difficile scegliere chi deve giocare ma tutti siamo bravi a capire il nostro ruolo ed essere lì per la squadra. La squadra viene prima. La stagione è lunga, ci sono sempre infortuni e in quei momenti l’organico lungo aiuta.

DA TOKYO 2021 A PARIGI 2024 Fino all’anno scorso siamo stati molto bravi, abbiamo vinto il Sudamericano ed è stato molto importante. Nel 2024 ci sono capitati piccoli problemi tutti assieme, nello stesso momento, che ci hanno portato a non essere la squadra che aveva avuto il momento d’oro. Abbiamo iniziato male con gli Stati Uniti che hanno disputato dei buoni Giochi Olimpici, poi col Giappone potevamo vincere il secondo set, eravamo avanti di tanti punti, se avessimo vinto saremmo arrivati ad affrontare la Germania con più possibilità di qualificarci. Non siamo riusciti a sfruttare la pressione, abbiamo perso malissimo. È stata un’estate dura, non sono arrivato benissimo a Perugia.

BEN TARA E HERRERA È difficile gestire le squadra con tanti giocatori forti, ma tutti noi vogliamo vincere e quindi quello che sceglie Lorenzetti è giusto, perché è ciò che lui sceglie per la squadra. Mettiamo l’ego da parte e pensiamo al collettivo, tutti dobbiamo essere pronti in qualsiasi partita.

COME SI MURA FAURE? Lui è un attaccante molto bravo, ha tantissimi colpi, va alto. Per quello è stato il top scorer lo scorso campionato.

L’ISPIRAZIONEQuando ho iniziato con il volley e quando ho iniziato con la Nazionale dovevo guardare per forza Solè, lui era il riferimento in Nazionale. Ho imparato tantissimo guardandolo. Dopo tanti anni siamo diventati amici, mi ha dato una mano. Guardavo anche stranieri vicini al mio stile di gioco, come Holt. Anche Simón, il centrale più forte della storia, che però aveva uno stile diverso dal mio.

 

Theo Faure (Cisterna Volley)

Theo Faure, uno dei punti di forza di Cisterna Volley, festeggia dopo un punto

IL MIX IDEALENoi abbiamo un bel po’ di giovani. Credo sia una forza avere un gruppo equilibrato con un buon mix fra energia ed esperienza.

ALESSANDRO FANIZZASiamo stati compagni di stanza. Lui è uno dei nostri giovani, un bravo ragazzo, poi ci sono Finauri e Tosti, il nostro “bimbo”.

LE TRE VITTORIE DI CISTERNA Abbiamo avuto un inizio difficile, giocando a volte bene e a volte male. Ma sappiamo che è importante stare uniti, la stagione è lunga. Al momento penso che abbiamo avuto bisogno di una vittoria per prendere fiducia e tenere il campo con maggiore sicurezza. Ora è più facile lavorare ed esprimere qualità, ma ci siamo allenati bene anche nella prima parte del campionato. Sappiamo che il campionato è difficile.

OBIETTIVO SALVEZZA?Chiaro che dopo l’inizio difficile abbiamo bisogna di vincere partite importanti e avere il focus sulle partite come quella con Grottazzolina.  Sappiamo che sarà molto importante e dobbiamo essere molto concentrati.

L’ORO OLIMPICOÈ stato incredibile vivere tutto questo a casa, spinti dall’energia del pubblico, durante le partite così come nella fan zone.

ALLENARE LA FRANCIAAbbiamo un gruppo con tanti giocatori che sono assieme da quindici anni. Il gruppo è importante da conservare ma soprattutto da usare bene. E questo Giani l’ha fatto.

PRIMO ANNO, TOP SCORERLa scorsa è stata la prima stagione in SuperLega, con tante differenze da assimilare. È difficile giocare ogni partita al 100% e conservare la giusta intensità.

RIFERIMENTIUn opposto che mi impressiona è Nimir Abdel-Aziz, è impressionante come riesce ad andare forte e alto.

 

Leonardo Scanferla (Gas Sales Bluenergy Piacenza)

Leonardo Scanferla impegnato in un recupero durante una gara di Piacenza

IL SERVIZIO – Si tratta di un fondamentale in cui siamo in difficoltà, dobbiamo lavorarci molto. Anastasi insiste molto su questo fondamentale, quando la palla non entra come desideriamo è sempre molto difficile. Sappiamo che è nelle nostre corde, perché siamo una squadra che sa battere bene quando è in partita.

SIMON E KOVACEVIC Le assenze non sono scusanti. Sicuramente pesano, non tanto sulla partita quanto negli allenamenti. Mi aspetto però che quando giochiamo in casa dobbiamo partire con un altro piglio. Con Trento il Palazzetto era fantastico, tutto esaurito, c’era un bellissimo clima. Non dobbiamo pensare a chi manca, ma solo a spingere. Non è stata la solita Itas, ma ci ha messo in difficoltà.

ROMANÒ E BOVOLENTAC’è totale serenità e stima reciproca fra i due. Anastasi ci gira un po’ tutti in settimana, per farci trovare pronti in caso di necessità. Sappiamo che abbiamo la panchina lunga e chi è in panchina può dare il suo contributo. Un giocatore talentuoso e un ragazzo d’oro come Bovo, che si impegna sempre e non molla mai – qualità che non tutti i giovani hanno – quando viene chiamato in causa risponde sempre bene. Sono contento. La scelta è stata sua. Venendo dalla Serie A2, ha voluto mettersi in gioco in una società che vuole vincere come Piacenza: un conto è allenarsi con Simon, Kovacevic, Maar, un conto giocare in A2 per quanto la A2 sia di alto livello.

ALLENARE LA COPERTURAÈ un fondamentale che si allena sin dal lunedì o dal martedì. È anche molto istintivo perché noi liberi abbiamo poche cose da fare; quindi, quello è un fondamentale che dobbiamo fare bene, è un must. Anche il nostro coach ci martella molto su questo aspetto qui: uno schiacciatore deve avere una persona che lo copre. Ci lavoriamo anche con i muri finti in allenamento. E qualche parola dal coach scappa, quando non copriamo. A me non dispiace allenare la copertura, come dice Anastasi anch’io voglio essere una sicurezza per gli attaccanti.

DOVE ‘ROMPE’ IL COACH? Il focus di Anastasi su di me riguarda soprattutto nella ricezione, nel muovere i piedi, nella lateralità. In attacco, trovare colpi uscendo dal muro, non andando dritto sul centrale ma uscendo in parallela o sulla diagonale. 

 

Matteo Picchio (Mint Vero Volley Monza)

Matteo Picchio, libero di Monza, durante la fase di riscaldamento pre-partita

PIÙ VIVI CHE MAI – Abbiamo avuto difficoltà in avvio di stagione. La prestazione con l’Olympiakos è figlia del fatto che siamo un grandissimo gruppo. Ora stiamo trovando la quadra e smaltito qualche infortunio, alzando anche il livello di allenamento. Questo si è visto nelle ultime partite.

VENTI MURATE Oggi è stato divertente anche dalla panchina assistere a tutte quelle murate.

SCANFERLA E GAGGINI – Un po’ mi manca giocare. Ma riesco a dare tantissimo, anche a livello di energia, in allenamento e riesco a motivare molto i compagni. A Leo ruberei la difesa, mi ricorda tantissimo Grebennikov. A Gaggio la ricezione: è una macchina, soprattutto quando è in fiducia è veramente forte.

IL DUALISMO DEGLI OPPOSTI Lawani sta passando un ottimo periodo, si è ripreso con la spalla al meglio, in Coppa ha svoltato la partita. Potrebbe esserci anche da noi il dualismo.

DOVE ‘ROMPE’ IL COACH? – Soprattutto sulla gestione del servizio, ci tiene tantissimo.

 

Vincenzo Fanizza (Coordinatore Tecnico Nazionali Giovanili)

IL CLUB ITALIA “ITINERANTE”
Con il Club Italia negli anni abbiamo fatto una buona selezione di atleti, ma negli ultimi due anni, su indicazione del presidente Fipav Giuseppe Manfredi, di Ferdinando De Giorgi e del sottoscritto, abbiamo dato vita a un Club Italia itinerante sul territorio. Così possiamo vedere tantissimi ragazzi, anche nelle fasce d’età 2010-2011. Rimaniamo tre giorni in ogni regione con lo staff della Nazionale Giovanile. Stiamo cominciando a vedere i figli dei campioni che ancora giocano in SuperLega. A Stankovic ho detto: “Ieri ho visionato tuo figlio”. La proposta è stata bene accettata perché si interagisce non solo con gli atleti, ma anche con gli allenatori.

I GIOVANI: SERVE PIU’ CATTIVERIA?Faccio settore giovanile da diversi anni, in parte è vero che l’impressione è che ci sia meno fame. Però è soggettivo, dipende dal carattere della singola persona. Avendo allenato il gruppo dei 2001 con Michieletto, Rinaldi, Porro, ho visto una mentalità durante gli allenamenti. Idem per i 2004, con Laurenzano e via dicendo. Anche negli anni di Zorzi magari qualcuno sotto rete era più cattivo e altri che si lasciavano scivolare tutto addosso.

RIMPROVERO O NON RIMPROVERO Dobbiamo essere bravi noi, prima che arrivino a far parte delle Nazionali, a tenerli in palestra, motivarli, appassionarli. In tutti i corsi motiviamo i tecnici. Io ho giocato fino alla B2, il mio allenatore si arrabbiava, io ci rimanevo male ma io non vedevo l’ora di tornare in palestra. Ora con tanti interessi che ci sono, dobbiamo cambiare qualcosa anche noi nel modo di gestire i ragazzi.

STELLE FUTUREI ragazzi della fascia d’età 2008-2009 dell’Argentina fra qualche anno faranno parlare di loro. I francesi? Stanno sempre benissimo.

GUARDARE AL DOMANI Le medaglie fanno piacere, ma il fatto di aver visto crescere tanti ragazzi che ora militano in SuperLega e in Nazionale ha molto più valore. Cianciotta, ad esempio. Aveva 14 anni, giocava da portiere a calcio. Ora è in SuperLega, sarà anche il quarto schiacciatore di Perugia, ma è in una delle squadre più forti del mondo. Poi è importante interagire con i tecnici sul territorio.

IL CONFRONTO Quando ho la possibilità vado a vedere partite, ne approfitto per confrontarmi con gli allenatori. Nel percorso dei giovani atleti c’è da considerare non solo il lavoro in palestra ma anche gli impegni a scuola la mattina, lo studio nel pomeriggio. I risultati che arrivano in estate quindi sono conseguenza di tutto ciò che fa parte del loro percorso durante l’inverno. Difficile fare paragoni col passato, ci sono più materie a scuola, tanti altri corsi che prima non c’erano ma soprattutto tanti altri interessi, diversi dal passato.

ROMANÒ E BOVOLENTASe Piacenza vuole raggiungere obiettivi importanti, deve avere più giocatori titolari specialmente nel ruolo di opposto. Sono contento che il ‘Bovo’ sia andato a fare un’esperienza di altissimo livello in una squadra come Piacenza. La competizione a quei livelli fa migliorare tutti. Forse Alessandro in altre squadre avrebbe giocato titolare, ma giocare e allenarti con grandi campioni ti fa crescere sia tecnicamente, sia a livello di esperienza.

GLI ABBRACCI DI LORENZETTIVedere Lorenzetti abbracciare i giocatori prima della gara mi piace, è un gesto che aiuta tanto. Dobbiamo essere bravi a migliorare in questo, dobbiamo all’altezza ad allenare, ma anche a dare tranquillità ai ragazzi.

IL MOMENTO DI TARANTO – Ho visto la partita con Cisterna, hanno avuto grosse difficoltà. Grandissima partita di Fabrizio Gironi, ma hanno sofferto un po’ in ricezione. L’unico rimedio è tornare in palestra e lavorarci.