After Hours, la SuperLega di notte
I temi della puntata numero 26: la battaglia Scudetto fra Monza e Perugia, il valore del 3° Posto, la corsa per le Olimpiadi, il Play Off di A2 e il racconto di una sorprendente esperienza in Cina
Le emozioni dell’equilibrata Finale Scudetto fra Monza e Perugia nelle parole di Gaggini e Lorenzetti, il valore del Play Off 3° Posto, la splendida stagione di un serbo a Shanghai, la rincorsa alle Olimpiadi e il duello per la SuperLega. Sono stati questi alcuni dei temi principali di After Hours – La SuperLega di notte, il talk trasmesso in diretta ieri sera sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Lega Pallavolo Serie A, con Andrea Zorzi, Andrea Brogioni e i protagonisti della Serie A Credem Banca.
Ospiti della puntata numero 26 sono stati Marco Gaggini (Mint Vero Volley Monza), Angelo Lorenzetti (Sir Susa Vim Perugia), Aleksandar Atanasijevic (Shangai), Roberto Piazza (Allianz Milano), Matheus Krauchuk (Emma Villas Siena) e Andrea Mattei (Yuasa Battery Grottazzolina).
“After Hours, la SuperLega di notte” è anche su Spotify: https://open.spotify.com/show/2P4H78z3UpPCzyASZjBv54
LE DICHIARAZIONI
MARCO GAGGINI (MINT VERO VOLLEY MONZA)
GARA 2 PER LO SCUDETTO – “Dopo la gara d’andata abbiamo capito che avremmo dovuto cogliere alcune opportunità che Perugia ci aveva concesso. Contro una squadra del genere, se non mantieni alto il livello rischi molto. Se vai sotto è difficile risalire. Ci aspettavamo una battaglia, è andata bene e siamo felici”.
LE COPERTURE DI MONZA E TAKAHASHI – “È dall’ultima parte di campionato che ci mettiamo sotto tutti, ci deve essere sempre qualcuno pronto a prendere la palla. Takahashi ha avuto uno stop per un problema alla caviglia, ma è ovunque, ci dà una mano incredibile là dietro. E davanti non si fa spaventare dai muri di chi ipoteticamente è il ‘doppio’ di lui”.
CACHOPA E IL GRUPPO – “Oltre la tecnica, in questo gruppo giochiamo l’uno per l’altro. Ogni volta che scendiamo in campo, ci diciamo ‘È la nostra partita’ oppure ‘Ricordiamoci come abbiamo giocato contro…’, richiamando alla mente situazioni in cui, quando guardandoci negli occhi, ci eravamo dati un’energia particolare”.
LA RICEZIONE A TRE O QUATTRO – “La zona di conflitto in più in ricezione non ci crea problemi. La nuova soluzione che abbiamo adottato è una marcia in più. Dopo la prima partita contro Perugia, abbiamo cambiato qualcosa sul dove e come metterci. Chi decide se ricevere a quattro o a tre? Ci confrontiamo durante la settimana e spesso decidiamo durante la partita. Io ho l’ultima parola, ma prima ci confrontiamo”.
ANGELO LORENZETTI (SIR SUSA VIM PERUGIA)
LA SCONFITTA IN GARA 2 – “Eravamo consci dei margini di miglioramento che Monza avrebbe avuto dopo Gara 1. Volevamo averne anche noi, ma non li abbiamo avuti, neppure nei set che abbiamo portato a casa. Bisogna capire perché è successo e pensare a Gara 3”.
TROPPI ERRORI IN ATTACCO – “Guarderemo bene il dettaglio. In alcune situazioni sembravamo fuori ritmo, poi quando si parla di timing si parla di attimi. Certo, 14 errori sono tanti, nei Play Off non te li puoi permettere. Ben Tara? Era sua la prima partita a Monza. Ci siamo allenati il giorno prima, aveva fatto notare un po’ di difficoltà con le luci. Ancora non si è ambientato”.
ALEKSANDAR ATANASIJEVIĆ (SHANGHAI)
FRA CINA, FAMIGLIA E NAZIONALE – “Sono tornato mercoledì sera, poi sono stato a Belgrado fino a domenica, quindi di nuovo in Bulgaria da mia moglie e mio figlio. Fra poco iniziamo la stagione con la nazionale, non vedo l’ora. Speriamo di vincere sei o sette partite di Volley Nations League per essere sicuri di andare alle Olimpiadi: per noi sarebbe un sogno. La mia famiglia è stata con me fino ad aprile, poi è iniziato il Play Off e avevo bisogno di stare da solo e riposare”.
UNA DELLE STAGIONI PIU’ BELLE – “Il campionato cinese è lontano dal livello di quello italiano. Ma anche lì bisogna soffrire se vuoi vincere. Siamo stati bravi a giocare bene sin dall’inizio, siamo stati più forti degli altri. Pechino ci ha messo un po’ in difficoltà. È stata una delle stagioni più belle della mia carriera, non mi aspettavo di trovarmi così bene in Cina. Spero di rimanere lì anche l’anno prossimo”.
GLI EQUILIBRI – “Sono andato lì senza sapere cosa aspettarmi. Non conoscevo nessuna squadra, quanto si gioca, quanto dura il campionato. Ma sono stato molto sorpreso. Dal primo giorno, noti che gli stranieri sono le ‘stelle’. Emotivamente ti senti importante, sei ulteriormente stimolato a dare il massimo ogni giorno. Sono stato felice di avere la possibilità di giocare con Kubiak e Cavanna, due giocatori esperti che si impegnano sempre al massimo”.
VERSO LE OLIMPIADI – “Ci è andata male che in autunno si sono qualificate Germania e Canada, squadre sotto di noi nel ranking. Ma sono convinto che abbiamo i mezzi per farcela. Per alcuni di noi potrebbe essere l’ultima estate con la maglia della nazionale e daremo tutto per qualificarci alle Olimpiadi. Se riusciamo a qualificarci, poi, proveremo a scrivere un’altra bella pagina per la Serbia”.
IL LEGAME CON PERUGIA – “Io mi sento ogni settimana col DS, parliamo di quello che succede a Perugia, è il mio modo di vivere una squadra della quale mi sento sempre parte. Purtroppo, non sono riuscito a guardare le partite, ma leggevo tutti i commenti per capire chi ha giocato bene e quello che può andare meglio. Ai Play Off è riuscita a vincere contro squadre fortissime, ora la finale con Monza, che si sta dimostrando mentalmente forte”.
ROBERTO PIAZZA (ALLIANZ MILANO)
LA FORZA DEL GRUPPO – “Abbiamo fatto un bel passaggio assieme. È una delle cose che ci è capitata anche di recente. La chioccia è Matteo Piano, che ha plasmato in parte alcuni giocatori. E il gruppo segue”.
LE CONDIZIONI DI PIANO – “Matteo è in ripresa, sta sempre meglio. Bisogna considerare che non è più giovanissimo”.
LE DIFFICOLTÀ DELLA FINALE 3° POSTO – “Mentirei se dicessi che è stato facile tornare in campo nelle Finali per il 3° Posto. In Italia non viviamo il terzo posto come un piazzamento molto importante. Non sono tanti quelli che hanno la fortuna di giocare la Champions League. All’estero sono più abituati, in Russia e in Polonia c’è da sempre la finale per il terzo posto. In Italia è ancora latente. È stato complicato il rientro nella partita: in Gara 1 contro Trento, non era la Milano che io conosco”.
L’INTENSITA’ DELLA PALLAVOLO DI OGGI – “Ieri mi ha telefonato un mio giocatore della nazionale olandese, dicendomi: ‘Ho visto Gara 2 contro Perugia e, nonostante a me non piaccia vedere la pallavolo in tv, devo dire che non solo mi ha attaccato allo schermo, ma mi ha dato la sensazione che ogni palla potesse essere la ‘palla della partita’. E succedeva anche con quella successiva’. In ogni momento hai il giocatore che ti può risolvere la situazione, un battitore che fa un break importante, una squadra che attua un sistema muro-difesa straordinario. O sei veramente tosto a livello mentale o è difficilissimo”.
MONZA, OLTRE LA SORPRESA – “Senza voler togliere meriti a nessuno, con Sbertoli in campo dall’inizio sarebbe stato diverso. Detto questo, non mi aspettavo assolutamente che Monza potesse giocare con questa intensità, poi ha trovato un’alchimia straordinaria, l’alchimia tra i giocatori è qualcosa di unico. Credo sia un gruppo di giocatori che si è calamitato, sono attaccati. C’è Cachopa che sta facendo vedere cose meravigliose e gli attaccanti stanno risolvendo situazioni molto complicate, sia con la ricezione a quattro sia a tre. Poi ha giocatori tecnici, come Loeppky, Takahashi, Maar potente ma con capacità straordinarie, Cachopa, ma gli stessi Galassi, Di Martino e Gaggini stanno facendo molto bene”.
VERSO LE OLIMPIADI – “Con l’Olanda dovremo fare una VNL straordinaria, se vogliamo centrare l’obiettivo Parigi 2024. Il ranking è quello. Ho vissuto con l’Olanda una sliding door nella prima partita di qualificazione in Cina, quando abbiamo perso 3-2 col Canada, poi loro sono andati subito a vincere con l’Argentina mentre noi ci siamo sciolti come neve al sole. Ma anche il Belgio ha fatto un torneo strepitoso, pagando il tie-break perso con la Bulgaria. Centrare l’Olimpiade per Serbia, Cuba e Olanda non sarà così semplice. Oggi credo che Italia, Argentina e Slovenia siano un passo avanti e anche di più”.
ESQUIVEL MATHEUS KRAUCHUK (EMMA VILLAS SIENA)
LA SCONFITTA IN GARA 1 – “Per noi è stato difficile iniziare la serie perdendo 3-0. Peccato, però giovedì giocheremo a casa. Complimenti ai ragazzi che hanno fatto una bellissima partita. Non è facile giocare a ‘Grotta’, il palazzetto è piccolo, i tifosi si fanno sentire”.
LA A2 ITALIANA – “A Santa Croce fu una bella esperienza, poi sono stato in Corea e sono tornato. Il campionato è migliorato tantissimo, ci sono state sette-otto squadre che hanno lottato fino alla fine per i Play Off. Ha contribuito anche la regola dei due stranieri per squadra”.
SIENA E LA TOSCANA – “Mia moglie ha radici italiane, tutta la famiglia è della Toscana. La stiamo girando molto. E Siena è bellissima”.
ANDREA MATTEI (YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA)
SCARAMANZIA – “Non voglio espormi troppo, perché la palla è rotonda. Secondo me il 3-0 non è veritiero fino in fondo”
LA FIDUCIA DI MARCHIANI – “Mi sto trovando particolarmente bene, è uno dei motivi per cui ho scelto di venire a ‘Grotta’. È un ragazzo che nei momenti bui fa sentire sempre la sua voce con una battuta: sembra quasi che se le prepari”.
UN GRANDE CAMPIONATO – “L’obiettivo era fare un buon campionato. Nome dopo nome, c’era la sensazione che stesse nascendo un ottimo team. Ci siamo allenati per arrivarci a giocare la promozione, ma non ce lo aspettavamo”.