After Hours, la SuperLega di notte
Semeniuk, Lavia, Falaschi e Nikolov e Botti ospiti della quattordicesima puntata di After Hours
I buoni propositi per il nuovo anno fra trofei, finali, salvezza e salute. Gli esiti dei Quarti di Finale Del Monte® Coppa Italia, in attesa della gara tra Perugia e Modena. Ma anche aspetti tecnici come la rotazione degli schiacciatori e gli errori che “irritano” gli allenatori, la cultura del lavoro di Lorenzetti e Grbic e un ricordo affettuoso di Daniele Bagnoli, oltre alla finestra sulla PlusLiga polacca con Massimo Botti. Sono stati questi i temi principali della quattordicesima puntata di After Hours – La SuperLega di notte, il talk trasmesso in diretta domenica sera sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Lega Pallavolo Serie A, con Andrea Zorzi, Andrea Brogioni e i protagonisti della Serie A Credem Banca.
Ospiti della puntata numero 14 sono stati Kamil Semeniuk (Sir Susa Vim Perugia), Daniele Lavia (Itas Trentino), Marco Falaschi (Sonepar Padova), Aleksandar Nikolov (Cucine Lube Civitanova), Massimo Botti (Bogdanka Luk Lublin) e il giornalista Pasquale Di Santillo.
Daniele Lavia (Itas Trentino)
LA VITTORIA SU CISTERNA IN COPPA – La partita di Coppa si commenta da sola, Cisterna ha giocato bene, esprimendo una buona pallavolo. Noi siamo un po’ calati d’intensità nel terzo set, ma siamo stati bravi a riprenderci nel quarto.
PERIODO INTENSO – Stiamo passando un periodo impegnativo, veniamo da venti giorni fuori col Mondiale per Club in Brasile, la Coppa Cev a Cagliari e il match di Taranto. È la terza volta che giochiamo il Mondiale per Club e la terza volta che andiamo in Brasile. È una competizione bella, molto impegnativa visto che abbiamo disputato cinque partite in sei giorni con il caldo del Brasile. Ci ha formato tanto: ogni volta che si rientra da quella competizione, si rientra con un gioco migliore, più fluido.
CHE 2024 È STATO – Sono contento del 2024 che abbiamo vissuto, abbiamo vinto una Champions League e giocato tante finali, purtroppo perse: Ma per vincere le finali, devi giocarle. Chiudiamo con una bella vittoria che ci qualifica per la quarta volta alla Final Four di Del Monte® Coppa Italia.
L’EFFICIENZA OFFENSIVA – Noi posti 4 giochiamo palle un po’ più scontate, tipo le palle alte. Mi piace molto giocare sul muro per rigiocare la palla, poi se ci sono palle buone il rischio me lo prendo eccome, quelle più scontate invece di farle giocare altri preferisco farle giocare alla mia squadra.
IL BUON PROPOSITO PER IL 2025 – Mi piacerebbe vincere la Coppa Italia, il trofeo che ci manca in bacheca e il primo che inseguiamo nel 2025. Poi sarà l’anno del Mondiale… Cerchiamo di fare il meglio possibile.
Kamil Semeniuk (Sir Susa Vim Perugia)
DOVE MIGLIORARE – C’è sempre spazio per migliorare. L’importante è che in ogni partita proviamo a fare tutto al massimo. Non è facile, ma per ora abbiamo vinto tutte le partite e speriamo di continuare così.
LORENZETTI E GRBIC – Entrambi hanno una grande cultura del lavoro, preparano sempre in maniera meticolosa l’allenamento, dal riscaldamento agli esercizi. Non c’è un minuto che vada perso. Sono fortunato a lavorare con loro.
IL 26 DICEMBRE IN CAMPO – È un po’ strano che si giochi il 26 dicembre in Italia, in Polonia è giorno libero. Sono un po’ geloso…
LO ZAKSA NEL CUORE – Non è un segreto, in Polonia tifo Zaksa, è un po’ casa mia. Quando ho tempo, seguo la PlusLiga.
L’ALTERNANZA FRA SCHIACCIATORI – Capisco che abbiamo tre giocatori di livello simile, ci sta che qualcuno possa non entrare molto bene in partita e che il nostro allenatore cambi subito con un altro schiacciatore. Ho giocato così anche in Nazionale, abbiamo tanti schiacciatori di livello simile: non si è trattato, dunque, di una situazione straordinaria. Sono felice quando sono in campo ma devo anche capire che ci sono anche altri che vogliono giocare.
L’ARGENTO OLIMPICO A PARIGI – Difficile da spiegare, è qualcosa a cui non pensavo. Questa medaglia ora è nell’armadio, non sul muro con le altre. A volte vado a controllare se c’è. In generale è stata un’estate meravigliosa, indimenticabile e lo sarà per tutta la vita.
COSA CHIEDE AL 2025 – Vorrei che tenessimo in partita il livello degli allenamenti. Ma soprattutto per me e per la mia squadra vorrei la salute, la cosa più importante nella nostra vita e nel nostro lavoro.
Marco Falaschi (Sonepar Padova)
BAGARRE SALVEZZA – Grottazzolina ha fatto sette punti in tre partite e ora siamo tutte lì. Propositi per il nuovo anno? Staccare quelle dietro il prima possibile. Avessimo perso con Taranto, avremmo avuto un muso lunghissimo.
GIRONE D’ANDATA DA “6” – Masulovic sta facendo bene, mi piacciono i mancini, deve migliorare su tanti aspetti. Ma in generale mi dò e do alla mia squadra un “6”, una sufficienza: abbiamo perso un po’ di punti per strada e sprecato qualche opportunità. Nel girone di ritorno le cose sono diverse, si assestano i livelli e noi dovremo essere ancora più bravi a raccogliere punti in giro. Cerchiamo di salvarci il prima possibile e poi vediamo.
LA CRESCITA DI PORRO – Lui è arrivato senza riposo dopo le Olimpiadi, ha accusato come è normale che sia l’inizio, soprattutto in una squadra dove lui è il punto di riferimento. Lavorando con lo staff, per ritrovare anche alcuni meccanismi, adesso sta andando bene. Io spero sempre che ci dia qualcosa in più, soprattutto in battuta dove può fare ancora meglio e trovare maggiore regolarità.
LE ROTAZIONI NEGLI ALLENAMENTI – L’anno scorso era una continua girandola di cambi, anche in allenamento. Al venerdì dicevo: “Coach, ma domenica chi gioca?”. E lui: “A te non importa, tu devi solo pensare a giocare”. Quest’anno nella prima parte siamo stati abbastanza fissi, col sestetto della domenica, ma nell’ultimo mese stiamo girando molto, perché il livello si è alzato, stiamo crescendo tutti e c’è più equilibrio.
L’AMBIZIONE DI… – Vedo la qualità del gruppo e mi piacerebbe che ci sia da parte di tutti l’ambizione di… e qui chiudo.
Aleksandar Nikolov (Cucine Lube Civitanova)
LA PRIMA VOLTA – Sono contentissimo, sarà la mia prima Final Four da quando sono in Italia e adesso ce la godiamo.
RIVELAZIONE LUBE – Ascoltando i piani per la stagione, il fatto che siamo terzi ci rende contenti. Stiamo giocando molto bene in casa, non così bene fuori casa. C’è tanto da lavorare, ma sono contento. In questi tre anni, non eravamo mai stati terzi.
IL PROBLEMA ALLA SCHIENA – Non so se mai risolverà al 100%. Mi crea problemi nella quotidianità, devo farci attenzione, devo svolgere sempre determinati esercizi. Ma fa parte della vita del pallavolista, mi devo abituare.
L’ALTERNANZA DEGLI SCHIACCIATORI – Mi trovo bene, questa è la ricetta per una squadra che ha ambizioni di vittoria. In Del Monte® Coppa Italia ha cambiato la partita, è stato il perfetto esempio del “perché ci serve”. Si cambia spesso anche negli allenamenti.
L’ERRORE DA NON FARE – Al coach non piace quando si fanno errori in battuta laterali, ovvero quando vai a cercare lo schiacciatore meno forte in ricezione e sbagli tirando troppo esterno. Ce l’ha detto tante volte.
BUONI PROPOSITI – Professionalmente, spero di arrivare nuovamente in Finale Play Off e di vincere la Challenge Cup, sarebbe il mio primo trofeo da professionista.
Massimo Botti (Bogdanka Luk Lublin)
RICORDO DI BAGNOLI – Avevo conosciuto Daniele da giovane, in un villaggio turistico. Nonostante la differenza di età, si è creata una grande sintonia: lo ricordo con grande affetto. Fuori dal campo, tutte le volte che lo incontravo, mi guardava con uno sguardo un po’ sornione e mi chiedeva se avessi messo la testa a posto. Ma lo diceva quasi sottintendendo “ma va bene così”, non ti giudicava, era un grande professionista e una persona con cui si creava subito una certa sintonia.
AL QUARTO POSTO IN POLONIA – Bisogna essere contenti della posizione che stiamo occupando. Abbiamo costruito un roster ripartendo da zero, malgrado la stagione scorsa sia andata molto bene, al di sopra di ogni aspettativa. Abbiamo deciso con la società di ricostruire, di provare a scommettere su giocatori nuovi che avevano voglia di affermarsi, di osare un po’ di più. Le cose stanno andando bene. Poi è arrivata la ciliegina sulla torta con Leon, anzi è arrivata proprio la torta! Ci sta aiutando ad ambire a qualcosa in più di un semplice piazzamento Play Off e dando quella convinzione che può aiutarci da qui in avanti.
TECNICO GIOVANE MA ESPERTO – Mi son goduto la carriera da giocatore il più possibile, mi sono divertito anche in Serie B qua vicino casa, fino a 44 anni. Poi grazie all’intuizione di Donato De Pascali e Fausto Colombi è arrivata questa opportunità, che non era preventivata, ma arrivata un po’ dal nulla, un po’ a sorpresa. Le cose sono capitate poi di conseguenza. Mi ha aiutato il fatto che giocando tanto e da centrale, quindi dovendo anche “pensare” un attimo in più per stare al passo ad altissimi livelli, avevo già le idee chiare su quello che andava fatto.
LO SMART PLAY IN POLONIA – Secondo te posso chiedere a Leon di fare smart play? Si allena con gli esercizi “canonici”, con i muri finti, con le situazioni reali, facendo richieste specifiche. Ma in realtà è il giocatore che deve capire quando è il momento di provare a chiudere l’azione o serve l’abilità di provare a rigiocare sul muro. La cosa positiva è che il livello di difesa si è alzato e la ricezione conseguente a una battuta forte è diventata quasi una difesa. Le azioni che arrivano con alzata molto lontana, fuori dal campo, sono aumentate e l’efficienza è molto bassa, anche il più grande attaccante del mondo ha un 25 per cento in attacco su quelle specifiche situazioni. E quindi è chiaro che le richieste cambiano. Comunque, dipende anche dalla sensibilità del giocatore. Io sono dell’avviso che, quando arriva la palla, bisogna provare a chiudere l’azione.
LA SORPRESA DELLA SUPERLEGA – Di primo acchito, mi viene da pensare a Civitanova. Hanno scommesso forte su un giocatore esordiente in SuperLega e comprensibilmente c’era qualche dubbio, era un’incognita. Vederli in Final Four di Del Monte® Coppa Italia e lottare per il terzo posto in campionato, malgrado gli alti e bassi che hanno avuto e hanno, soprattutto in trasferta, è sorprendente. Le altre squadre invece sono dove mi aspettavo potessero essere.
BUONI PROPOSITI PER IL 2025 – Dal punto di vista pallavolistico e sportivo, vorrei migliorare il quinto posto della scorsa stagione. Poi si vedrà.