After Hours, la SuperLega di notte
Zingel, Ramon, Falaschi, Fedrizzi, Sanguinetti e Buti ospiti dell’undicesima puntata di After Hours

Le sorprese e i commenti al termine del girone d’andata ed il commento al tabellone della Del Monte® Coppa Italia; l’importanza della “testa” nei momenti difficili e l’idea di introdurre figure ad hoc nella pallavolo. I tanti errori in battuta e come ridurli.  Il peso dell’ultimo posto e le speranze di Grottazzolina. Gli alti e bassi di Modena, caduta in casa con Milano senza far punti. Questi i temi principali dell’undicesima puntata di After Hours – La SuperLega di notte, il talk trasmesso in diretta domenica sera sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Lega Pallavolo Serie A, con Andrea ZorziAndrea Brogioni e i protagonisti della Serie A Credem Banca.

Ospiti della puntata numero 11 sono stati Aidan Zingel (Rana Verona), Jordi Ramon (Cisterna Volley), Marco Falaschi (Sonepar Padova), Michele Fedrizzi (Yuasa Battery Grottazzolina) e Giovanni Sanguinetti (Valsa Group Modena) e Simone Buti.

 

Aidan Zingel (Rana Verona)

Aidan Zingel, centrale di Verona, pronto per il servizio

LA STAGIONE DI VERONANelle ultime partite abbiamo preso un po’ di ritmo, sembra che stiamo costruendo davvero una bella squadra, completa.

MENTAL COACH L’aspetto mentale è importantissimo. Anche io durante la mia carriera mi sono rivolto a qualcuno e devo dire che aiuta. Si chiede di lavorare sulle insicurezze, quelle insicurezze cui magari normalmente non fai caso. Ma sono lì e le devi mettere in evidenza per migliorare. Non tutti sono capaci di fare da soli e chiedere aiuto è stata una bella scelta. Non credo esista ancora a livello di club.

DOVE MIGLIORARE ANCORA Vedremo come sarà il confronto con Perugia domenica prossima, che ci metterà alla prova. Questa settimana, a causa di qualche piccolo infortunio, non eravamo ancora al cento per cento. Ma c’era grande fiducia di poter vincere tre a zero con Taranto, impresa per niente facile: ci sono riusciti in pochi. Le ultime partite ci hanno dato un bel ritmo.

LE SORPRESE DELL’ANDATAIn positivo, nel girone d’andata mi hanno sorpreso Taranto e Padova. Riescono a fare un bel gioco di squadra, strappando qua e là punti e vittorie che nessuno si aspetta. Prima di affrontarle, avevo un po’ di ansie. Invece mi sarei aspettato qualcosa in più da Monza, penalizzata dagli infortuni e dalla mancanza di esperienza. Peraltro, ci ha anche battuto…

LE ESULTANZE DI KEITANegli allenamenti esulta anche peggio, ma lo fa apposta, mentre in partita si diverte. So che è molto fastidioso per le tifoserie avversarie, ma quello è il suo modo di godersi il momento. Forse può crescere ancora: negli ultimi due anni è stato utilizzato in diversi ruoli e non è facile per un giocatore, a lui pesa tanto. Tenere posti fissi può aiutarlo a crescere.

FUTURO: ITALIA O AUSTRALIA Non ho ancora pensato a questo discorso, perché spero di giocare ancora un paio d’anni. Ho vissuto tantissimi anni, quasi metà della mia vita in Italia, e ho un sacco di amicizie e mezza famiglia qua. Però dipenderà molto da cosa farò dopo la pallavolo, in Australia e più facile.

UN AGGETTIVO PER… L’Italia è generosa. Gli italiani sono accoglienti. L’Australia è bella e comunque le persone sono sorridenti e sempre pronte a darti una mano.

COME FAR “ARRABBIARE” STOYTCHEVLa stupidità è la cosa che lo fa arrabbiare di più: quando si fanno scelte poco intelligenti, diventa “rosso” per gli errori. Meglio evitarlo.

CENTRALI IN ABBONDANZAPer fortuna qui fra i centrali abbiamo sempre un buon rapporto, sappiamo come funziona: tocca a tutti, con alti e bassi.

 

 

Jordi Ramon (Cisterna Volley)

Jordi Ramon, schiacciatore di Cisterna

LA SORPRESA DELL’ANDATADifficile da dire, ma io sono sempre sorpreso dalle “grandi”, come Trento e Perugia, perché anche se tu giochi bene, loro sono capaci di soffrire e vincere la partita.

IL FILOTTO CON LE BIG Eravamo pronti ad affrontarli, sapevamo di dover affrontare partite difficili. Ma pesa comunque affrontare cinque sconfitte di fila, soprattutto mentalmente. Siamo stati capaci di uscire da quella situazione e ora vedremo se riusciremo a far meglio dell’andata, con le stesse squadre.

IL FASCINO DELLA DEL MONTE® COPPA ITALIAVolevamo cogliere questa opportunità, ora lavoriamo per fare una bella partita a Trento. Sappiamo che sarà difficile, ma proveremo a fare una buona settimana di allenamento, ripulire alcuni dettagli e poi cercare di andare alla Final Four.

BARANOWICZ – È sempre energico, ma sa essere anche tranquillo. Di sicuro, più dello scorso anno. A volte mi rimprovera per determinate scelte che, però, sono orientate a ciò che è meglio per la squadra.

SERVIZIO ED ERRORINella pallavolo moderna serve spingere in battuta, per questo se ne sbagliano tante. Penalizzare di più l’errore in battuta, potrebbe togliere qualcosa allo spettacolo.

LA SECONDA STAGIONE A CISTERNA In classifica stiamo messi meglio, ero certo potessimo fare una bella stagione, ma vorrei ancora di più. Le cinque sconfitte iniziali hanno pesato. Mi manca quello: vincere alcune partite più difficili.

 

 

Marco Falaschi (Sonepar Padova)

Marco Falaschi, palleggiatore di Padova

L’INIZIATIVA DI PADOVAA Padova è stata messa una psicologa dello sport a supporto del settore giovanile.

GLI ERRORI AL SERVIZIOForse si dovrebbero rispolverare alcune regole, come non sbagliare due battute di fila o non sbagliarle dopo il time-out. Però è vero, in battuta si spinge tanto e forse anche troppo.

OBIETTIVO SALVEZZA Il nostro campionato è un altro, noi ci dobbiamo salvare prima possibile. Siamo lì, siamo noni, il mio desiderio sarebbe qualcosa in più, vorrei fosse il desiderio di tanti altri.

SORPRESA E DELUSIONE Grosse sorprese non ce ne sono state. C’è una bella conferma di Cisterna fra le prime otto. Guardando la classifica, la delusione è Monza, al netto degli infortuni e di una squadra totalmente diversa rispetto all’anno scorso. L’hanno rifatta totalmente con incastri italiani-stranieri non semplici.

SHAY MAYO LIBERMANCome tutti, anche per lui c’è un progetto di crescita. Arrivi, ti assesti nel campionato in cui sei arrivato, in questo caso il più complicato del mondo, cerchi di capire un po’ di dinamiche. E, secondo me, già nel girone di ritorno ci potrà dare una mano.

PECCATO… Ho sentito tanti “Peccato!” in questo girone d’andata. A livello di prestazioni saremmo terzo o quarti.

L’esultanza di Michele Fedrizzi

FALLI DA CANCELLARECancellare il fallo di doppia? Io cancellerei il “fallo Falaschi”, ovvero l’invasione aerea con il mignolo che mi hanno fischiato due o tre volte quest’anno.

 

 

Michele Fedrizzi (Yuasa Battery Grottazzolina)

LE CONDIZIONI DI MATTEI E ANTONOV Mattei è stato fermo solo qualche giorno, per una distorsione lieve: è abile e arruolato. Oleg sta facendo controlli, speriamo che per la gara di venerdì sia disponibile. Sotto questo punto di vista, non è stato un inizio facile.

LE ASPETTATIVE Che sarebbe stata una stagione difficile, se lo aspettavano tutti. Così difficile, probabilmente no. Qualche punticino in più speravamo di portarlo a casa. Ma al completo forse abbiamo giocato due-tre partite, fra la mia distorsione e gli stop di Petkovic e Antonov e dunque un sestetto sempre da cambiare. Già eravamo in una situazione critica, a questo aggiungiamo gli infortuni… Ma confidiamo di fare un bel girone di ritorno.

DALL’ALLENAMENTO ALLE PARTITEIn partita si trovano velocità di palla e azioni completamente differenti. È dura riuscire ad anticipare ciò che succederà la domenica. Anche in allenamento capitano un pallonetto che cade senza che nessuno si tuffi oppure appoggi sbagliati, dettagli che fanno la differenza fra vincere 23-25 o vincere 25-23. Ciò che sta succedendo spesso a noi.

LE SCONFITTE E LA SPERANZA – Ogni settimana che passa senza vittorie è sempre più pesante. Noi ce la stiamo mettendo tutta, sappiamo che con un po’ di fortuna in più non saremmo così lontani. Si sapeva che la stagione sarebbe stata difficile e problemi ce ne sarebbero stati. Proveremo a ricambiare la fiducia e l’affetto dell’ambiente.

KEITA E VERONA Mi hanno impressionato Verona e Keita, vederlo in tv è un conto, dal vivo è un’altra cosa.

 

 

Giovanni Sanguinetti (Valsa Group Modena)

Giovanni Sanguinetti, centrale di Modena

LA SCONFITTA CON MILANOAvremmo voluto fare qualcosa in più. Soprattutto nei primi due set, iniziare titubanti, in casa, non era quello che volevamo fare. È stato fra le cause della sconfitta, perché il divario tecnico non è così ampio. I cambi ci hanno fatto risalire, forse senza quella “serie” di Kaziyski alla fine del quarto set saremmo riusciti ad andare al tie-break. Avremmo voluto far pesare di più il fattore campo.

LA DISCONTINUITÀ Siamo molto altalenanti, dall’inizio della stagione. Ci sono momenti in cui giochiamo ad altissimo livello, poi mettiamo in fila due-tre errori quasi banali o ci blocchiamo sulle rotazioni. Per me la chiave più che tecnica è emotiva, soffriamo alcuni momenti di difficoltà. Poi ogni partita ha le sue difficoltà.

LO SWITCH EMOTIVO Qualche indizio lo danno anche gli allenamenti, specie nei momenti di difficoltà in alcune rotazioni. A livello emotivo è difficile sentire una palla come fosse quella decisiva di una partita. Con Milano, quando abbiamo cambiato è stato più che altro un cambio di atteggiamento a risollevare la prestazione tecnica.

SORPRESA CIVITANOVASecondo me Civitanova. Riuscire a giocare così bene in maniera costante, per una squadra giovane, non è scontato.

 

Simone Buti

L’ASPETTO MENTALE – Sto allenando a Pontedera, in Serie B maschile, e mi sono ritrovato a confrontarmi con l’aspetto mentale del pallavolista. Quando giocavo, in tante società e in Nazionale, questo aspetto non era preso in considerazione. Ma è fondamentale perché ti trovi a gestire situazioni tecnico-tattiche ma, in partita, quando la testa ti boicotta fa saltare il banco. Tutto è importante per un atleta professionista che compete sui dettagli. Sentivo che l’aspetto mentale fosse tralasciato. Nel mio immaginario, come un preparatore atletico che sta a contatto con la squadra costantemente, penso a una figura ad hoc che possa essere presente con cadenza decisa nello staff.

DA GIOCATOREHo passato un momento della mia carriera in cui ho perso sicurezze: da un giorno all’altro, in mezzo al campo, mi sono sentito in difficoltà in alcuni fondamentali. Anche quando sai fare bene qualcosa, capitano errori, dinamiche di squadra, pressione che ti condizionano. Sentivo che mi stavo auto-boicottando e ho chiesto aiuto, così sono ritornato al mio massimo potenziale.

IL PESO DI OGNI PUNTO In alcuni sport si può fermare la palla, stopparla, ragionare. Vedi il calcio o il basket. Nella pallavolo ogni sport è un punto e ogni punto è importante per il set.

LA SORPRESA DELL’ANDATAVerona sta facendo un campionato incredibile, essere quarti in mezzo a tanti roster così forti è davvero “tanta roba”. Bene anche Taranto e Padova.