Una Stadium estremamente sottotono si arrende al PalaCollodi e attende Domenica per scoprire il suo destino. Cruciali gli incontri San Giustino-Monselice, Brugherio-Belluno e Pineto-VTC.
Inizia con una pessima notizia la seconda giornata del girone di ritorno del girone bianco di Serie A3 per la Stadium: all’appello dei disponibili manca infatti il giovane centrale Giacomo Scaglioni, infortunatosi lievemente in un allenamento proprio alla vigilia della partita, che lascia Pinca con una scelta obbligata in posto 3.
Nulla è però perduto per i ragazzi di Mirandola, che si presentano al cospetto dei vicentini con un opposto in più: i fratelli Ghelfi occupano inesorabili la diagonale principale, con Giacomo palleggiatore e Francesco opposto, Stöhr–Dombrovski restano sulla diagonale degli schiacciatori, mentre il centro della rete è sorvegliato dal duo Rustichelli Riccardo–Canossa.
Rimangono quindi fuori entrambi i recuperati di questo incontro Bellei e Rustichelli Matteo, che però figurano a referto, pronti alla chiamata di coach Pinca.
Il sorteggio sorride ai modenesi, che mandano a rete il primo servizio del match. Mirandola rimane sotto ai padroni di casa nella prima parte del set, che si portano avanti di 5 lunghezze e cercano di mantenere il vantaggio, ma la situazione sfugge di mano ai vicentini, che permettono alla Stadium di riavvicinarsi fino al punteggio di 12-11, su cui coach Di Pietro si sente costretto a invocare il suo primo discrezionale, che consente alla sua metà campo di evitare il pareggio. Francesco Ghelfi non ci sta, e porta i suoi al pareggio sul 13 nel temibile turno di battuta di Stöhr che porta entrambe le formazioni avanti di una lunghezza con un ace e un errore al servizio.
Molti errori in battuta da entrambe le parti, e il SOL riesce a pareggiare a 19, ma la prima formazione a passare il traguardo del 20 sarà proprio quella della città dei Pico con un attacco del tedesco, seguito da un muro granitico di Canossa che offre un importante break ai ragazzi di coach Pinca. L’allenatore rossonero chiama il suo secondo timeout sul 21-19, ma un fortunoso ace del capitano di Mirandola vale un ghiotto +3. Mancin ne inanella due di fila ed è ora il turno di Pinca di chiamare i suoi a raccolta per interrompere la striscia positiva avversaria, con Stöhr che converte in attacco e intasca un ace che porta la sua squadra in vantaggio, con due set point per chiudere la prima frazione.
Il teutonico sbaglia al servizio e offre il recupero a Mitkov, che annulla il primo set point con un ace per poi sbagliare e regalare il venticinquesimo punto agli avversari.
Uno a zero per Mirandola nel vicentino, con una Stadium che si presenta alla sfida in buona forma, seppur con qualche imperfezione da limare.
Secondo parziale aperto da Montecchio Maggiore con un potentissimo attacco del centrale Franchetti, che lancia una situazione simile a quella che ha avviato l’incontro, mantenendo però questo equilibrio anche nella fase successiva. I modenesi sono i primi a varcare il traguardo della doppia cifra, ma gli avversari seguono a ruota grazie all’attacco di Mancin.
Quest’ultimo, insieme a Mitkov, tiene attaccata la formazione veneta che trova il sorpasso sul 14-13, immediatamente bruciato dall’errore in battuta del capitano Frizzarin, a cui Francesco Ghelfi risponde con un punto in parallela, seguito da un fallo di Martinez. È di nuovo +2 Mirandola sul 18-16. Di Franco riaccende i suoi compagni con un ace e Pinca chiama a raccolta i gialloblù, in evidente sofferenza dopo i due punti subiti consecutivamente, a cui segue il sorpasso del SOL.
La squadra di casa riesce ad imporsi in un lungo break, portandosi sul 23-20 e costringendo all’inseguimento i ragazzi di Mirandola. La strategia di Pinca è un doppio cambio, con Bellei che sale per Giacomo e Schincaglia per il fratello Francesco, nel tentativo di riportare la squadra in attacco a tre. Mitkov batte in rete ma Mancin segna, e ora i tre set point spettano alla squadra di Di Pietro. Stöhr ne annulla uno, ma un errore al servizio regala il secondo set alla SOL Lucernari, in maniera speculare a quanto successo nella lunghezza precedente.
Tutto da rifare per gli emiliani quindi nel terzo set, che si ripresentano con la stessa formazione che ha aperto entrambe le frazioni successive.
Di nuovo parità immediata su 1-1, ma manca un po’ di fiamma a Stadium, che soffre il turno di battuta di Mitkov che segna il 4-2 sul tabellone. I rossoneri sono i primi a tagliare il traguardo dei 10 punti, ma hanno dovuto sacrificare il vantaggio sulla Stadium che si trova a 9 punti e pareggia con Stöhr a cui segue immediatamente un errore in attacco dei montecchiani che segna il sorpasso dei gialli. Qui arriva il primo break dei mirandolesi grazie a un mani out di Dombrovski. Prima di scivolare troppo lontano, Di Pietro chiede tempo e i suoi riescono a risorpassare immediatamente con quattro punti di fila.
Mitkov continua a bombardare e regala un altro punto di distacco ai compagni prima di sbagliare il servizio. Pinca chiama Bellei per Dombrovski sul 16-13 ma il vantaggio si amplia a 4, e qui Mirandola è di nuovo costretta a chiamare il timeout prima che la situazione diventi disperata. Altri due punti per i veneti che fuggono a +7. Schincaglia per il capitano Ghelfi, e Bellei trova il primo punto per i suoi, ma i veneti sono inesorabili e si aggiudicano 7 set point e chiudono al primo sul 25-17.
Stadium scivola in questa frazione, con Montecchio che si aggiudica matematicamente almeno uno dei tre punti in palio, costringendo i gialloblù a rincorrere e a ricercare le prestazioni di primo e secondo set.
Pinca rimanda in panchina i suoi cambi e torna con la formazione iniziale in questo quarto parziale, aperto da un attacco di Francesco Ghelfi. Mirandola si porta subito sopra, ma Mitkov è in gran spolvero al servizio e segna due ace consecutivi, che conditi da un errore Stadium, offrono un pericolosissimo vantaggio a Montecchio, che però viene riportato nei ranghi da Stöhr e Ghelfi, prima di ricadere in un discreto vantaggio 12-6, su cui Pinca decide di fermare il gioco, senza ottenere alcun immediato riscontro dai suoi. Stöhr interrompe finalmente la corsa dei padroni di casa, ma l’idillio dura poco e il PalaCollodi vede i suoi di nuovo sopra di 8 punti, ed è timeout sul 17-9, ma Dombrovski e Stöhr subiscono due ace di fila, con un vantaggio che ora è in doppia cifra.
La fiamma mirandolese si ravviva leggermente e segna 3 punti di fila prima della pausa richiesta da coach Di Pietro, che incarica Mitkov di risolvere la situazione. Ghelfi non si arrende e riporta lo strappo in singola cifra, ma i rossoneri non si scoraggiano e ottengono 9 match point.
Stöhr ne annulla uno ma il distacco è troppo, Montecchio si aggiudica l’intera posta.
A Mirandola non resta che attendere le altre partite del weekend, per capire se il VTC, Monselice e Brugherio rimarranno a distanze agganciabili anche dopo i loro incontri della giornata.
Siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco per tutto il primo set ma non siamo riusciti a rimanere lucidi fino alla fine. È una sconfitta che sicuramente fa male, ma dobbiamo rientrare subito in palestra e concentrarci sulla sfida con Brugherio.
Il 15 ci servono punti, siamo stati bravi sia con Bologna che con Parma, dobbiamo riprendere quelle prestazioni in fretta.
Valiamo molto di più di quanto visto stasera e in casa nostra riusciamo sempre ad esprimerci al meglio. La salvezza non è impossibile, gli scontri diretti sono in casa e dobbiamo assicurarci di non sbagliarli.
Matteo Rustichelli, libero