ERMGROUP SAN GIUSTINO – STADIUM MIRANDOLA 3-2 (25-15, 25-19, 22-25, 26-28, 15-9)
ERMGROUP SAN GIUSTINO: Hristoskov 18, Marra (L1) ricez. 100%, Daniel, Sitti 2, Cioffi (L2) ricez. 50%, Skuodis 12, Cappelletti 25, Antonaci 16, Quarta 8. Non entrati: Ingrosso, Conti, Stoppelli, Procelli, Cipriani. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
STADIUM MIRANDOLA: G. Ghelfi 2, Angiolini (L2) ricez. 55%, Bellei 9, F, Ghelfi 27, M. Rustichelli (L1) ricez. 38%, Dombrovski 13, Scaglioni 1, Schincaglia, R. Rustichelli 11, Persona 8. Non entrati: Stoehr, Capua. All. Andrea Pinca e Marcello Mescoli.
Arbitri: Michele Marotta di Prato e Simone Fontini di Pisa.
SAN GIUSTINO: battute sbagliate 15, ace 3, muri 17, ricezione 57% (perfetta 22%), attacco 50%, errori 30.
MIRANDOLA: battute sbagliate 17, ace 8, muri 7, ricezione 59% (perfetta 27%), attacco 39%, errori 34.
Durata set: 20’, 25’, 26’, 34’ e 16’, per un totale di 2 ore e 1’.
Due – forse anche tre – partite in una: la ErmGroup San Giustino va sul 2-0, poi subisce la reazione di uno Stadium Mirandola che si affida a battute e attacchi, con Francesco Ghelfi autore di 27 punti; per qualche secondo la ErmGroup viene decretata vittoriosa per 3-1, ma il video check ribalta la decisione e allora rispolvera la sua migliore veste al tie-break. Piergiorgio Antonaci (16 punti e 6 muri) e Niccolò Cappelletti (25) i principali trascinatori fra i padroni di casa, che colgono due punti ugualmente importanti per la classifica; e comunque, per ciò che riguarda i play-off tutto resta rimandato alla trasferta di Pavia contro la Moyashi Garlasco. La tenacia del Mirandola, che la scorsa stagione superò San Giustino nella finale per la promozione in A3 e che adesso è in lotta per evitare la retrocessione, ha messo alle corde i biancazzurri, capaci tuttavia di riprendere in mano la situazione al quinto set e nel congedarsi dal pubblico amico con un’altra vittoria, l’ottava sulle 13 gare disputate in casa.
Andrea Pinca, tecnico degli emiliani, parte con Giacomo Ghelfi in regia, Francesco Ghelfi in posto 2, Scaglioni e Riccardo Rustichelli al centro, Bellei e Dombrovski a lato e Matteo Rustichelli libero. Marco Bartolini gli oppone il 6+1 di sempre: diagonale Sitti-Hristoskov, coppia centrale Quarta-Antonaci, alla banda Cappelletti e Skuodis e libero Marra. Equilibrio iniziale spezzato sul 5-5 da un muro di Antonaci su Scaglioni: il contrattacco di Cappelletti, l’ace di Quarta, più una conclusione lunga di Francesco Ghelfi, danno il via sul 10-5 all’allungo della ErmGroup, che incrementa il vantaggio con i muri vincenti di Hristoskov e Skuodis sul forte opposto modenese. Il gap si dilata ulteriormente: un errore in battuta e un attacco lungo dalla seconda linea di Bellei permettono ai locali di chiudere sul 25-15.
Cioffi in campo al posto di Marra nella ErmGroup all’inizio della seconda frazione, che vede subito la formazione sangiustinese prendere il largo, mentre lo Stadium vive una totale fase di sbandamento: Cappelletti pizzica dalla prima come dalla seconda linea e il resto lo fa il muro. Quando Francesco Ghelfi spara fuori il pallone da posto 2, la situazione è di 12-3 in favore della ErmGroup: è allora Bellei, con un ace e un contrattacco, a ridurre le distanze e quando anche Riccardo Rustichelli va a segno in battuta, il Mirandola si avvicina a -3 (13-16), fermandosi però qui, perché Cappelletti risponde in contrattacco e Quarta firma il 19-13 con un muro a uno su Scaglioni, che viene sostituito da Persona. Il controllo della situazione è di nuovo saldamente in mano della squadra di Bartolini, che nel finale vede ancora Antonaci protagonista al centro. Una battuta lunga di Bellei e un attacco vincente di Hristoskov fissano il parziale sul 25-19 e San Giustino va sul 2-0.
Persona è confermato nella formazione emiliana, che replica a muro con Francesco Ghelfi su Skuodis, poi l’ace di Dombrovski la porta avanti sul 5-4, anche se la ErmGroup capovolge la dinamica degli eventi con un muro di Hristoskov e un ace di Cappelletti (10-8), ma il Mirandola stavolta c’è e opera il controsorpasso con Dombrovski e il solito Francesco Ghelfi, procurando il primo break (13-11) in favore della loro squadra. Immediato pareggio di San Giustino e nuovo tentativo della squadra di Pinca, che approfitta di una veloce troppo profonda di Quarta per tornare a +2 (16-14) e stavolta mantenere lo stretto quanto prezioso vantaggio anche grazie all’efficacia della difesa e del muro, che colpisce con Francesco Ghelfi su Skuodis, decretando il pesante punto del 21-18 per il Mirandola, che si affida ancora al suo opposto e a Riccardo Rustichelli, autore del muro su Hristoskov e del primo tempo che consegna il 25-22, tenendo aperta la partita.
Il set vinto galvanizza gli ospiti e scuote la ErmGroup, che sembra poter ripartire sull’8-6 (invasione di un giocatore avversario sul diagonale di Skuodis) e allungare di nuovo quando lo stesso Skuodis piazza l’attacco del 9-6 dopo una eccezionale difesa di Cioffi. Lo slash di Riccardo Rustichelli su una ricezione lunga fuga tuttavia ogni timore sul Mirandola, che rimane attaccato e con il contrattacco di Francesco Ghelfi corona l’inseguimento sul 15 pari. Il nuovo piccolo strappo della ErmGroup (17-15) è subito stoppato: anzi, Persona trova l’ace del 19-18 nella zona di conflitto fra Cappelletti e Skuodis, mentre i vari Riccardo Rustichelli e Bellei garantiscono i cambi palla per effetto di una difesa molto attenta, ma da una parallela fuori bersaglio proprio di Bellei la ErmGroup trova lo spunto per passare sul 23-22 con Antonaci e Cappelletti la porta al match-ball con il sigillo del 24-23 da posto 2. Francesco Ghelfi dice no in contrattacco e sul 24 pari Bellei batte lungo: 25-24 e attacco in parallela di Francesco Ghelfi chiamato fuori dagli arbitri; a seguito dell’analisi al video check, dapprima vi è la conferma (e la partita sarebbe finita), poi il cambio di decisione dal quale origina il 2-2, propiziato da un muro di Dombrovski su Hristoskov e dall’attacco di Francesco Ghelfi, che fa 28-26.
Si va al tie-break con il rischio di un possibile ribaltamento, come avvenne sempre in casa contro la Moyashi Garlasco. Non è stavolta così, perché la ErmGroup parte con rabbia e determinazione, piazzando un 5-0 d’acchito con Hristoskov, Cappelletti e un muro su Francesco Ghelfi. Anche Quarta blocca a muro Dombrovski e al cambio campo i biancazzurri conducono per 8-2, per effetto anche di alcune battute sbagliate dai gialloblù di Mirandola. Antonaci implacabile sulle veloci al centro e Francesco Ghelfi murato: sull’11-4, San Giustino deve solo amministrare la situazione, anche se un muro di Persona e un ace di Giacomo Guelfi riavvicinano le due contendenti sul 13-7. Ancora Antonaci, poi Skuodis e infine un colpo beffardo dalla distanza di Cappelletti, che sorprende il libero Angiolini, consegnano il successo per 15-9 alla ErmGroup, che così cancella l’unico zero rimasto in classifica: quello delle vittorie per 3-2. Finora, i tre tie-break precedenti erano stati sempre fatali. Il match di Pavia contro il Garlasco dirà la verità, perché comunque serve un’impresa.
“Devo fare i complimenti ai miei ragazzi e in particolare a Cioffi, che si è fatto trovare pronto nonostante i problemi alla spalla, però ha giocato senza alcun timore”. Così esordisce a fine gara Marco Bartolini, tecnico della ErmGroup San Giustino, che aggiunge: “Sapevamo che loro avrebbero provato a rientrare e lo hanno fatto soprattutto in battuta, con elementi che fino a quel momento non erano riusciti a esprimersi. E quello hanno fatto. Il quarto set si è risolto per alcune situazioni non a nostro favore, ma onore all’avversaria, anche se al tie-break non c’è stata storia. Bravi loro a portarci al quinto set, ma bravi noi a rialzare la testa”. E domenica si saprà se il campionato della ErmGroup potrà andare avanti. “Proveremo a fare la stessa cosa di oggi, cioè a vincere. Il campo emetterà il verdetto: noi tenteremo fino alla fine, per non avere rimpianti di alcun tipo”.
Claudio Roselli
Ufficio stampa
ErmGroup Pallavolo San Giustino