I colori biancoverdi sono la sua seconda pelle, e quando viene chiamato in causa risponde sempre presente, senza mai mollare e lottando con il coltello tra i denti per non far cadere mai nessun pallone.
Dal campo esce sempre dopo aver dato più del massimo, per difendere l’onore della squadra che difende.
Tutta la trafila dal settore giovanile fino alla Serie A, per assaporare l’ebbrezza di vedere la sua terra rappresentata in ogni angolo del paese.
Lo zoccolo duro della Folgore sarà ancora rappresentato da un generale di seconda linea che è sempre più profeta in patria. Anche quest’anno vestirà i colori di Sorrento il libero Paolo Pontecorvo!
Il tuo secondo anno in Serie A ti ha visto collezionare ulteriore minutaggio ed esperienza in questa categoria. Quali sono le tue aspettative in vista della prossima stagione?
“Un celebre proverbio dice che goccia a goccia si scava una roccia. Ciò significa che con tempo, pazienza e perseveranza, si può ottenere qualsiasi obiettivo. Mi impegnerò anche in questa stagione, con umiltà e spirito di sacrificio, per crescere ancora di più”.
Insieme a te ci sarà l’ex Tuscania e Casarano Prosperi come ministro della difesa. Che impressioni hai avuto vedendolo da avversario, e quanto è importante la fame, la sana competizione per crescere e migliorarsi?
“Negli anni scorsi abbiamo avuto modo di affrontarci diverse volte, e Francesco si è sempre distinto per la personalità e la cattiveria agonistica del suo gioco. Fortunatamente quest’anno sarà dalla nostra parte, e mi auguro che insieme costruiremo un bel rapporto”.
Quest’anno la società ha alzato l’asticella puntando su atleti reduci da esperienze di alto livello. Quanta voglia c’è di riprendere gli allenamenti per far subito gruppo e puntare in alto?
“Quest’anno il ds Ruggiero, insieme a tutto lo staff, ha allestito un roster di altissimo livello. Ora quel che conta è riuscire a trovare il giusto amalgama. Per quanto mi riguarda, sono impaziente di conoscere tutte le new-entry nella famiglia Folgore, e ritornare sul taraflex quanto prima”
Insieme a Grimaldi e Gargiulo sei tra i rappresentanti di questa terra. Come si vive e si trasmette questo forte senso di appartenenza?
“Essere della Penisola e difendere questi colori, rappresenta qualcosa di indescrivibile. Mi sono sempre sentito in famiglia, e mi è stata fiducia e possibilità di sbagliare. Tutti gli step sono stati quelli giusti per la mia crescita”.
Quanto sarà importante avere fin dall’esordio casalingo, un PalAtigliana pieno per raggiungere insieme traguardi importanti?
“La presenza e vicinanza del pubblico è uno dei tasselli fondamentali. Mi aspetto di vedere ad ogni partita un palazzetto gremito, perché anche grazie al supporto caloroso dei tifosi riusciremo a raggiungere grandi obiettivi”