In campo vanno loro, i giocatori. Ma dietro agisce una squadra ombra, la cui importanza non è affatto secondaria rispetto al gruppo che, la domenica, scende regolarmente sul parquet. Perché questo team, lontano dalla luce dei riflettori, si occupa di ogni sfera della logistica: in partita e in allenamento. Un impegno costante che si intreccia con una passione sconfinata: per la pallavolo. E, soprattutto, per il Belluno Volley. Ebbene, uno dei pilastri di questa squadra ombra è senza dubbio Lorenzo Bianchet: “Lollo” è un rinoceronte vero. E continuerà a far parte della società. O meglio, della “famiglia”: «Sì, questa per me è una seconda famiglia – afferma il diretto interessato -. Ne faccio parte da sempre ed è un piacere aiutare i ragazzi».

IL PRIMO SU CUI CONTARE – Smista e raccoglie i palloni, si occupa del materiale e delle bevande, controlla il video-check e, in generale, ogni angolo della Spesa Arena. Bianchet è imprescindibile. Una vera carta jolly, che il Belluno Volley ha la fortuna di avere nel proprio mazzo: «Sono ancora più carico rispetto al passato. E convinto che potremo disputare una grande stagione. Il livello di professionalità si è alzato ulteriormente e anche per noi l’impegno aumenta. Al pari degli stimoli». Nel giorno della partita, i compiti di “Lollo” e del resto del team iniziano almeno sei ore prima del fischio d’avvio: «In pochi anni siamo passati dal ritrovarci nell’immediato pre-gara per togliere i palloni dalla sacca e avviare il riscaldamento a un impegno che decolla già al mattino con l’installazione di impianti e quant’altro». Il factotum avrà un altro compito di rilievo: «Darò una mano ad ambientarsi ai nuovi atleti. Sono tanti, è vero, ma è la cosa che mi riesce meglio. Ogni giocatore sa che sono il primo su cui possono contare. Anche perché, lo ribadisco, qui non parliamo di una squadra come tante, ma di una famiglia». 

GRAZIE – In chiusura, “Lollo” tiene ad abbracciare idealmente, uno a uno, chi ha imboccato un’altra strada: «Da capitan Paganin a Candeago, dal “Puma” Saibene a Graziani, passando per Novello, Tommy Pierobon, Galliani, Guastamacchia e Max Ostuzzi. Li ringrazio davvero: anche se non giocheranno più con noi, mi hanno dato tanto». E, conoscendo “Lollo”, altrettanto hanno ricevuto.