Trasferta in terra laziale per l’Avimecc Volley Modica, che domani pomeriggio alle 18 sarà di scena al “PalaSport” di Guidonia per affrontare i capitolini della SMI.
Un match delicato per il sestetto modicano che dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa al “PalaRizza” vuole riscattare la prova non del tutto convincente contro Lecce e riprendere il cammino verso zone di classifica più consone al giovane roster biancoazzurro.
La trasferta romana, non va assolutamente presa sottogamba, perchè la SMI è con l’acqua alla gola e moltiplicherà gli sforzi per cercare di uscire da una posizione scomoda di classifica. Quindi, servirà massima attenzione e un approccio buono alla gara che dovrà essere giocata fino all’ultimo pallone dell’ultimo set senza cali di tensione, senza paura e con il massimo rispetto degli avversari.
“Dopo il k0 di domenica scorsa – spiega coach Giancarlo D’Amico – l’unica strada da percorrere è ripartire più forti di prima, perchè in un campionato di questo livello non bisogna abbattersi per una sconfitta. Già da domani a Roma bisogna tornare ad avere un rendimento tecnico migliore che solo se saremo bravi si tradurrà in bel gioco, quindi mi aspetto subito un riscatto tecnico individuale importante. Contro Lecce – continua – non siamo assolutamente riusciti a imporre il nostro ritmo in una partita dove, siamo stati troppo timidi nelle situazioni di contrattacco nel primo set, abbiamo subito l’emozione negativa nella parte centrale e abbiamo avuto di fonte un sestetto che ci ha aggredito tecnicamente approfittando della nostra poca lucidità. Ora non dobbiamo fermarci, perchè domani a Roma ci sarà da lottare per il nostro obiettivo come la SMI scenderà in campo per inseguire il suo. Roma è una squadra che già a Modica nella gara di andata ci ha impensierito molto sotto l’aspetto tecnico, sta a noi trovare da subito il percorso che ci porterà a stare meglio in campo e tentare di portare a casa punti pesanti e importanti. Mi aspetto che – conclude Giancarlo D’Amico – la mia squadra riconosca il momento e che abbia in campo la lucidità di pensare a un pallone alla volta senza paura e senza ansia”.