Rana Verona ha presentato il secondo nuovo innesto della stagione 2023/2024. Si tratta di Nikola Jovovic, palleggiatore serbo che torna a giocare in SuperLega Credem Banca dopo alcuni anni e tante esperienze all’estero. A dare il benvenuto al regista classe 1992 il direttore sportivo Gian Andrea Marchesi, soddisfatto del suo arrivo all’interno del roster guidato da coach Stoytchev.
Queste le parole del ds scaligero Marchesi: “Nikola arriva a Verona con un peso importante perché deve sostituire un giocatore centrale per la storia di Verona come Rapha. Il contatto è stato semplice: chiamo il suo procuratore, chiedo informazioni, passa mezz’ora e mi arriva l’ok. Nikola ha accettato la nostra proposta in pochi minuti e questo è motivo di orgoglio. Con il suo arrivo aumenteranno per Rado (Stoytchev, ndr) le possibilità tecniche e tattiche. Rana Verona ha dei giocatori che entreranno in campo in base a quello che succederà durante la settimana. Stoytchev è sempre stato molto corretto perché chi merita di giocare, gioca. Nikola ha un carattere forte e combattivo, ha una mentalità vincente e ha vinto molto nella sua carriera. Torna nel campionato migliore al mondo dopo una lunga esperienza all’estero. Un grande in bocca al lupo per la nuova avventura. La squadra continua a crescere con i giocatori giusti per il nostro progetto. Deve essere una squadra che non molla mai, non solo in campo ma anche nel quotidiano in allenamento. Speriamo di arrivare sempre più in alto nei prossimi anni”.
“Sono passate 72 ore dal mio arrivo a Verona, mi piace molto la città – ha esordito Jovovic – Nel Club mi sono trovato subito bene; il progetto è migliorato molto, hanno tutti la stessa mentalità, c’è la volontà di crescere ancora rispetto a quanto fatto lo scorso anno. Nella mia vita ho vinto e perso partite e so quanto è difficile quando si perde; è in questi momenti che si vede la vera forza del gruppo. Quando è arrivata la chiamata, ho capito che sarebbe stata la scelta giusta per me. Sono uno anche molto emotiv: se ci tengo a qualcosa do il cento per cento”.
Il palleggiatore serbo ha poi continuato: “Ho lasciato sette anni fa il campionato italiano, credo sia rimasto tutto uguale. Conosco tutti i giocatori, ho già giocato con tanti di loro. Secondo me non è cambiato molto, sono variate alcune squadre, ma il livello è lo stesso. Differenza tra campionato russo e la SuperLega? Questo è il campionato più forte al mondo. Qua in Italia devi sempre fare qualcosa di diverso, migliorare costantemente. Le squadre avversarie ti studiano molto e per questo devi essere sempre pronto e concentrato. Negli altri Paesi i più forti vincono sempre; qui le partite sono molto equilibrate. Come giocatore sono cambiato tanto rispetto a sette anni fa. Ho lavorato su di me e penso di poter dare una mano ai più giovani e offrire la mia esperienza”.
“Io mi aspetto cose buone da questa esperienza a Verona – ha proseguito il palleggiatore di Novi Sad – Ho già visto le partite della squadra. È semplice entrare in un gruppo dove si sa già il modo di lavorare. La cosa importante è la testa, rimanere sempre concentrati. Ieri ero a Bressanone con i giovani e ho trascorso un un paio di giorni con Luca (Spirito, ndr), lui è una persona incredibile ed è un piacere lavorare insieme in un ambiente giusto. Tra noi non c’è competizione. L’importante è che Verona vinca. I tifosi? È stato molto bello vedere tanta gente al palazzetto. Non ho mai visto Rado (Stoytchev, ndr) così sorridente, salutare i tifosi. Sono sempre stato in contatto con alcuni giocatori di Verona e sarà incredibile vivere l’atmosfera. Con Stoytchev ho già parlato due volte, conosce benissimo il serbo. Non mi aspettavo parlasse così bene. Così se deve dirmi qualcosa in serbo capisco prima (ride, ndr).