Una tavola imbandita, qualche piatto succulento, i calici alzati e, soprattutto, il piacere di trascorrere insieme una serata a chiusura di una stagione indimenticabile: la Da Rold Logistics Belluno si è ritrovata al gran completo, al ristorante De Gusto, per un momento conviviale che ha coinvolto le varie anime del club. Dai vertici societari ai giocatori, passando per lo staff.
Durante la cena, il capitano Alex Paganin, a nome dell’intera squadra, ha consegnato ai fratelli Sandro e Stefano Da Rold, e alla società in generale, una maglia con le firme degli atleti che hanno preso parte alla stagione 2022-2023, sul palcoscenico di Serie A3.
«Sono abituato a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno – afferma il vice presidente Stefano Da Rold – e allora, nonostante la mancata qualificazione ai playoff, non posso far altro che ringraziare questi ragazzi. Mi sono emozionato e divertito. E ho provato gioia nell’assistere ad alcune partite del girone di ritorno: il gruppo è cresciuto in maniera progressiva».
L’ottavo posto non è bastato per accedere alla post season: «Ma l’annata ci è servita per migliorare a livello societario. Inutile nasconderlo, la delusione per l’epilogo del campionato non è mancata. Tuttavia, se ci concentriamo su quanto è stato fatto e sui progressi, possiamo essere soddisfatti».
Il più grande patrimonio della DRL è rappresentato da un pubblico sempre più numeroso e caloroso: «La Spes Arena così piena è motivo di grande orgoglio. Come lo è il fatto di essere riusciti a entrare nel cuore dei tifosi. Abbiamo ricevuto pure delle critiche, è vero. Ed erano giuste, anche perché dettate dalla passione e non da sentimenti negativi. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito: l’auspicio è che nella prossima stagione siano ancora così partecipi».
A proposito della prossima annata, Stefano Da Rold rilancia: «Stiamo costruendo un team in grado di puntare in alto. Alcune scelte saranno dolorose, ma sempre orientate al bene della squadra. Sono affezionato a tutti i ragazzi che hanno vestito la nostra maglia: come persona, li confermerei uno ad uno. Però devo ragionare da dirigente. In ogni caso, la mia gratitudine e stima nei confronti dei giocatori non verrà mai meno».