«La rete che ci unisce». Non è solo lo slogan che accompagnerà i rinoceronti: è una rete vera e propria, formata dai giovani del vivaio e dagli atleti di Serie A3, da tecnici e dirigenti, dai vertici societari, sponsor e istituzioni, fino ai semplici, quanto fondamentali appassionati e tifosi.
È la rete della Da Rold Logistics Belluno. E il territorio è “connesso”. Lo ha testimoniato venerdì scorso, riempiendo di entusiasmo la Spes Arena per il test amichevole con l’Itas Trentino. E lo ha confermato anche al Centro congressi Giovanni XXIII, dove è andata in scena la presentazione di tutte le squadre in vista della stagione 2022-2023.
A fare gli onori di casa ha pensato il presidente Sandro Da Rold: «L’impegno è rilevante e a volte – ha sorriso – mi chiedo chi me lo abbia fatto fare. Ma in fondo è semplice: sono innamorato della pallavolo e ho una grande società alle spalle. In più, vorrei restituire alla mia città quel che la città mi ha dato». Le ambizioni ormai sono note: «Vogliamo riportare Belluno ai vertici nazionali. Due anni per raggiungere la A2, cinque per la Superlega. Ma già adesso punteremo a vincere il campionato».
Paolo Gamba, ex giocatore e attuale vice sindaco, ha voluto invece con sé sul palco alcuni “vecchi” compagni di viaggio, o meglio, di palasport: Renzo Savasta, Fabio Bortot e Stefano Da Rold: «Allora forse è vero – sono state le parole di Gamba – abbiamo dato qualcosa a noi stessi, alla pallavolo, ma anche a Belluno». E mentre l’assessore comunale Monica Mazzoccoli ha sottolineato come lo sport sia «soprattutto educazione, rispetto, socialità e meritocrazia», il presidente della Fipav Tre.Uno, Michele De Conti, ha rimarcato «l’energia di Sandro Da Rold: bisognerebbe clonarlo. In questo territorio in cui non manca la cultura del volley, il presidente ha avuto il grande merito di fungere da collante».
Anche il direttore generale, Franco Da Re, ha tracciato una rotta ben precisa: «La società si è rafforzata in maniera importante, con persone di spessore e di qualità. Come è stata rafforzata la rosa di A3, ricca di atleti giovani e desiderosi di giocare assieme, di divertirsi e divertire. E anche il vivaio non potrà che crescere in termini numerici e di qualità. I ragazzi sono il primo obiettivo del nostro lavoro». Un lavoro «di stampo agonistico, ma soprattutto sociale», ha affermato il responsabile della “cantera”, Paolo Bristot.
Immancabili, infine, le sfilate delle varie compagini: l’Under 15-14 di coach Simone Donadel, l’Under 19-17 di Roberto Malaguti, la serie D di coach Andrea Salvadego. E ovviamente la prima squadra, guidata da Gian Luca Colussi: «L’emozione è tanta ed è bella da vivere. Promesse? Una sì: daremo il 100 per cento in ogni singola partita, in ogni singolo set». Sulla stessa linea di pensiero, il vice capitano Giovanni Candeago: «Non vedo l’ora di iniziare. Questo non è solo un gruppo, è una piccola famiglia».