Stadium c’è. I mirandolesi non riescono a tornare alla vittoria ma trascinano Parma (settima in classifica) al tiebreak nel derby. Pinca: “Segnali positivi, dobbiamo distillare questa prestazione e portarcela avanti in tutto il ritorno”.

Inizia tra conferme e nuove sorprese il derby gialloblù tra Parma e Stadium al termine del girone di andata di Serie A3. Defezioni in entrambi i club, con Parma che rimane senza Juan Cuda, dopo la lesione riportata al tendine d’Achille e Mirandola che conferma l’assenza di Bellei e Rustichelli Matteo. Il sestetto iniziale di coach Pinca vede quindi i fratelli Ghelfi sulla diagonale principale (Francesco opposto e Giacomo al palleggio), Stöhr-Dombrovski in posto 4 e Scaglioni insieme a Rustichelli Riccardo al centro della rete con Angiolini come libero. Gli avversari schierano invece i titolari attesi, con l’unica eccezione di Cuda sostituito da Dimitrov, acquistato appositamente per sopperire agli infortuni dei due opposti titolari. Partono i padroni del PalaRaschi al servizio con Rossatti. Stadium commette un’invasione ma il successivo errore in battuta dello schiacciatore parmigiano regala il primo punto ai mirandolesi. Vantaggio per i modenesi sul 5-4, con un portentoso muro a uno di Stöhr su Dimitrov, immediatamente equalizzato dal centrale e capitano avversario Nicola Sesto su Francesco Ghelfi. Gli ospiti sfuggono in un primo momento ai padroni del PalaRaschi, che si ritrovano sotto per 10-7, pareggiano a 11, ma fanno di nuovo scivolare i mirandolesi avanti 19-16, quando Stöhr inanella due ace e porta la sua squadra sul 21-16, quando Coach Codeluppi chiama per gli avversari il primo timeout dell’incontro. La mossa paga e il centrale Fall chiude la serie negativa, mandando al servizio Rossatti, che però non è incisivo e permette a Scaglioni di fare il muro del 22-17, per poi venir sostituito alla battuta da un più aggressivo Capua. WiMORE riprende fiducia e si avvicina agli eterni rivali mirandolesi, che però rispondono e si portano sul 23-19, dove un Dimitrov in difficoltà inizia a sperimentare con i pallonetti, obbligando Pinca a chiamare il suo primo timeout, per poter riportare i suoi a vincere il primo parziale dal 19 Novembre. Mirandola sembra però arrancare e concede agli avversari di avvicinarsi fino ad un pericoloso 24-23, ma Stöhr scongiura ogni dubbio e chiude con un mani out 25-23. Primo set vinto dai mirandolesi, che finalmente battono un colpo.

Il secondo parziale si apre con un’importante sorpresa, Stöhr mura di nuovo in solitaria Dimitrov, che si vendica immediatamente con una giocata d’astuzia, è 1-1. La squadra di casa prova la fuga e si porta sul 3-1, ma viene recuperata e sorpassata dalla formazione della bassa, che segna 3 punti di fila e si porta sul 4-3, quando una battuta fuori campo di Stöhr colpisce Dimitrov. Sul punteggio di 6-3 lo stuolo di seguito mirandolese a Parma è galvanizzato ma comunque inudibile tra le quasi duemila anime del PalaRaschi. Parma è in difficoltà, continua a sbagliare e concede un 9-4 agli ospiti che ringraziano e non si adagiano sugli allori. In questa parte di set si vede anche la sostituzione di Reyes in favore del numero 4 Daniel Codeluppi, nel tentativo di svoltare la situazione. I parmigiani si riavvicinano, sotto di due lunghezze sul 12 avversario, ma la Stadium è in gran spolvero e si trova davanti 16-12 per quella che al momento è senza ombra di dubbio la miglior prestazione dei ragazzi della città dei Pico in trasferta. Scaglioni infierisce con l’ace del 17-12, su cui Codeluppi chiama di nuovo timeout. La mossa paga e i padroni di casa fanno due punti di fila, provocando l’immediata reazione di Pinca, che chiama timeout per evitare una serie negativa. Rustichelli non vuole deludere le aspettative e segna il diciottesimo e il ventesimo punto per il suo sestetto, intervallato da un punto di Francesco Ghelfi e seguito da un ace di Dombrovski, arrivato dopo una richiesta di videocheck da parte del giudice di gara Manzoni. Il punteggio è di 21-15 quando sale Schincaglia per Ghelfi Giacomo, al fine di alzare il muro. Chakravorti e Rossatti si intendono male e regalano il 22-15 a Mirandola, quando Fall chiude il break negativo. In questa azione scende Dimitrov, sostituito da Beltrami Matteo, la cui caviglia sembra stare meglio del previsto. Stöhr manda Stadium sul 24-17, è ora. Finalmente Stadium ha un’occasione d’oro e Stöhr non se la fa sfuggire: chiude con un mani-out e per la prima volta i gialloblù riescono a prendere un punto matematico in classifica, cosa che mancava ormai da tanto, troppo tempo. Stadium vince due parziali, chiude il secondo 25-18 e dice basta ai turni senza punti.

Sestetto riconfermato da Pinca, mentre Codeluppi riporta una nuova situazione: Reyes torna su, e Codeluppi rimane in campo al posto di Dimitrov. Primo servizio della terza frazione affidato a capitan Sesto, il cui turno di battuta è immediatamente chiuso da Dombrovski. La frazione inizia con i dodici in perfetto equilibrio, un punto per uno fin quando Rossatti non ne incastra tre, creando uno strappo sul 10-7. Pinca chiama timeout per interrompere ed effettivamente ce la fa: a Parma viene chiamata un’invasione e tocca a Scaglioni tornare al servizio sul 10-8, non riuscendo tutta via a ridurre lo strappo, ma anzi aumentandolo a 4 punti sul 13-9. Stadium è scivolata leggermente e lo spirito è diverso: sul 15-10 avversario Rustichelli firma un punto e notiamo i primi riscaldamenti sulla panchina mirandolese. Reyes firma un ace e Stöhr risponde in attacco, i punti di distanza rimangono 5 fino al turno di servizio di del tedesco, quando dopo la battuta che riduce la distanza a 4, Codeluppi chiama un timeout riuscendo a svoltare immediatamente. Mirandola rimane in un timido inseguimento, accorciando da 5 a 4 distanze, ma fallendo nel confermare poi il terzo punto recuperato sul 23-19. Qui Pinca chiama di nuovo tempo per evitare di aumentare troppo lo svantaggio. Reyes sbaglia seguito da un errore mirandolese, ed ora WiMORE ha 4 set point. Il primo viene subito annullato da Scaglioni, che manda Stöhr in zona di battuta, ma Rossatti conclude 25-21 e trascina i suoi.

Sestetti invariati per il quarto set in entrambe le metà campo, e Fall chiude il primo punto seguito a ruota da Francesco Ghelfi. Di nuovo Parma si distanzia di tre punti sul 5-2 e Stadium deve recuperare la luce dei primi due set. Rustichelli dà speranza ai suoi mandando al servizio Ghelfi, che riesce a mettere in difficoltà la ricezione della squadra Farnese e permette a Dombrovski di firmare il pareggio sul 5-5, ma il campo non perdona e Stadium si trova di nuovo sotto per 9-7. Qui scende Scaglioni per Canossa, e i parmigiani mantengono un seppur sottile vantaggio per 11-10. Fall spadroneggia in posto 3, continuando a segnare punti con dei piccantissimi pallonetti e suonando la carica al PalaRaschi. Dombrovski è di nuovo l’uomo che firma il pareggio, con un mani out per il punto numero 13 che mantiene l’equilibrio fino ai 18, quando i ragazzi di Codeluppi riescono a rimettere il naso avanti sul 21-19. Pinca chiama timeout, la sua squadra deve tornare quella dei primi due parziali e in fretta. Errore Stadium, Reyes va al servizio sul 22-19 e fa ace, serve usare il secondo timeout. Due punti mirandolesi portano Codeluppi a chiamare un timeout e a sostituire il figlio con Ferraguti ma Stöhr sente odore di MVP e segna a muro, ma purtroppo la sua squadra subisce un mani out. I padroni del PalaRaschi hanno due set point, il tedesco ne annulla una senza riuscire nell’impresa di annullare anche il secondo dopo una difesa al cardiopalma. Parma pareggia con un set 25-23.

Stadium si sveglia, ma Parma non tradirà le aspettative, e il derby gialloblù sarà deciso al tiebreak. Entrambe le squadre si presentano allo spareggio senza variazioni nel sestetto rispetto a quanto visto all’inizio del quarto set. Giacomo Ghelfi apre con un errore in battuta rimediato dal fratello con un mani fuori sul denso muro dei padroni di casa. Le due squadre continuano in parità, ma sono sempre i padroni di casa a firmare per primi il sorpasso. La situazione cambia sul 5-4, quando Reyes firma un ace che manda in visibilio gli spettatori. La squadra di Pinca recupera grazie a un ottimo break riportandosi sul 6 pari. A marcare il cambio campo è l’ottavo punto di Rossatti, contro i 7 della formazione mirandolese. Lo strappo si allarga e si restringe, fino a chiudersi completamente sul 10-10. Tutto da rifare per entrambi i club, che hanno ora solo 5 punti per sopraffare l’avversario. Reyes si mette avanti con un mani out, che manda in battuta il collega Rossatti. Stadium rincorre e pareggia sul 13, ma un errore al servizio offre il match point a Parma, che chiude dimostrandosi all’altezza della sua settima posizione. Stadium batte un colpo. Di sicuro è un inizio, ma non basta per sconfiggere i rivali parmigiani. La settimana di pausa servirà ai mirandolesi per assimilare quanto di buono fatto stasera, per poterlo portare in campo nell’intero girone di ritorno, a partire dalla sfida di Santo Stefano con Bologna.

Il commento del tecnico Pinca sulla partita:

Ho visto dei buoni segnali, sono ottimista. Ce la siamo sempre giocata alla pari e credo che qui possa essere la chiave di volta nel continuo del nostro campionato. Siamo riusciti a giocare alla pari con i settimi della classifica, se riusciamo a mantenere questo ritmo possiamo toglierci delle soddisfazioni in casa e anche fuori.