Ci ha provato anche lui, da buon capitano. Sì, ha provato a dare la scossa: a parole, sostenendo e motivando i compagni. Ma anche sul parquet. Alex Paganin ha fatto il suo ingresso sotto rete a partire dal secondo set, mentre nel terzo (l’unico vinto dai rinoceronti) e nel quarto era nel sestetto di partenza.
E ha messo a segno 4 punti, la metà dei quali frutto di battute vincenti. Ma non è bastato per invertire la rotta. Ed evitare il passivo a Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo, dove il Monge-Gerbaudo Savigliano si è imposto per 3-1 nell’anticipo del sabato. E ha costretto la Da Rold Logistics Belluno al secondo stop di fila. L’undicesimo stagionale: «Come accaduto la scorsa settimana – ha spiegato Paganin – non siamo riusciti a esprimere al meglio il nostro gioco. Savigliano ci ha aggredito fin dalla prima battuta, mentre noi abbiamo faticato in ricezione. Nel secondo parziale qualcosa di meglio siamo riusciti a fare, ma è solo nel terzo che i nostri avversari sono andati in difficoltà».
Il capitano individua una delle chiavi del match: «Il servizio. Troppo leggero il nostro: non a caso, il palleggiatore del Monge-Gerbaudo ha giocato costantemente con la “palla in mano”». All’orizzonte c’è la pausa: «Chiudiamo questa parentesi e pensiamo alla prossima. Concentriamoci su noi stessi: su quel che possiamo e dobbiamo fare».