Inizia male il girone di ritorno della Regular Season Serie A3 Credem per l’OmiFer Palmi che al “Palaflorio” di Bari interrompe la striscia positiva di risultati che l’aveva portata ai piani alti della classifica. I ragazzi di mister Radici si arrendono infatti in 3 set ai biancorossi della M2G non riuscendo a sfruttare un turno che, almeno sulla carta, sembrava abbastanza agevole. E, invece, per buona parte della gara c’è stata una sola squadra in campo, quella del Bari, che ha conquistato con merito l’intera posta in palio.

I padroni di casa partono forte, trascinati dal solito Paoletti, e scavano un break di vantaggio sul Palmi che riescono a conservare fino alle fine del primo set che si conclude sul 25-20. Nel secondo parziale c’è l’attesa reazione degli ospiti che rispondono colpo su colpo ed arrivano al finale di set punto a punto con il Bari: il risultato sorride però ai ragazzi di coach Spinelli che chiudono il set sul 25-23. Di fatto la gara si conclude qui con il terzo e decisivo set che il Bari chiude in scioltezza sul 25-17 certificando così il 3-0 definitivo.

Un vero peccato per capitan Gitto e compagni arrivati in Puglia con tutta la voglia di proseguire con gli ottimi risultati che avevano permesso alla “Franco Tigano” di risalire, posizione dopo posizione, la classifica fino ad un quarto posto che, al termine del girone di andata, sette giorni addietro, aveva consentito ai calabresi di accedere anche ai quarti di finale di Coppa Italia che si disputeranno a gennaio. Adesso l’importante è superare in fretta, anche mentalmente, questo brutto stop per permettere alla squadra di tornare a far bene in campo e a correre in classifica per restare agganciata alle posizioni di vertice.

Lo sa bene mister Radici che, seppur amareggiato, continua a guardare giustamente avanti: “è stata una partita nella quale -ha evidenziato nella sua analisi il coach dell’OmiFer – i nostri avversari hanno senz’altro meritato il risultato finale in funzione di un primo set giocato con una grande determinazione che, fin dai primi colpi, hanno espresso in campo; ciò ci ha creato delle difficoltà che, per la verità, siamo riusciti un po’ a controllare, dopo un inizio veemente che ci ha portato sotto di quei 5 punti che poi non siamo riusciti a recuperare nel corso del parziale. Questo -ha aggiunto Radici – è stato il preludio di una prestazione dove forse quello che è mancato nel proseguo della gara è stata l’incisività, che sarebbe stata necessaria per dimenticare in fretta quello che poi, in un percorso di partita, può essere un periodo a sé stante e, invece, nei momenti decisivi del secondo e del terzo set, è stata la determinazione che gli avversari hanno messo in più a fare la differenza. Abbiamo forse giocato con una memoria negativa in funzione di un primo set gestito, soprattutto nella prima parte, in maniera negativa”. L’allenatore umbro continua: “non mi piace molto commentare gli aspetti mentali perché non ho degli strumenti oggettivi, tipo l’approccio, la grinta o quant’altro quindi preferisco concentrarmi su quello che è stato il percorso tecnico-tattico dove devo dire che le cose migliori sono venute fuori nel secondo set, perché, malgrado un livello di servizio non efficiente, efficace come speravamo, siamo riusciti ad avere una fase break con palla buona per il palleggiatore avversario molto molto positiva. Questo ci ha permesso di rientrare in partita, di avere anche buone occasioni per portare a casa un secondo set che, in funzione del proseguo della partita, sarebbe stato naturalmente un toccasana e un modo per riaprire la possibilità di portare a casa qualche punto. Purtroppo, però, nel finale di set è emersa ancora una volta la maggiore bravura degli avversari a sfruttare qualche attacco più di noi e quindi il parziale se ne è andato in maniera negativa”. Ma le partite, si sa, possono cambiare in fretta e l’inizio del terzo set ha fatto sperare alle casacche azzurre di essere ancora competitive come nella precedente frazione e di potersela giocare. “Lo è stato fino a quasi metà set – ha spiegato Radici – poi dobbiamo dare atto al loro opposto Paoletti che sull’11 pari ha suonato la carica e li ha portati quel tanto avanti da triplicare le energie di tutto il collettivo e meritare nella parte finale di terzo set quella che poi è stata la storia della partita. Insomma, un avversario che senz’altro ha messo in campo qualcosa più di noi; da parte nostra, torniamo a Palmi con un po’ di amarezza ma con la consapevolezza che certi episodi fanno parte di un percorso: sono episodi negativi dai quali naturalmente cercheremo di trarre insegnamento, analisi e un percorso ben chiaro dal quale ripartire, dunque, accettiamo questo risultato sapendo che comunque per vincere bisogna sempre mettere il massimo, perché l’avversario aspetta qualsiasi punto di difficoltà per sopraffarti e così è stato. Non a caso, -conclude Radici – non cito le difficoltà anche fisiche di qualcuno dei nostri, lo abbiamo visto tutti, però, come dire, la vedo più come un’occasione mancata per valorizzare ulteriormente delle situazioni che potevamo senz’altro gestire meglio”.

 

Gruppo Stamplast M2G Green Bari 3

OmiFer Palmi 0

Set: 25-20, 25-23, 25-17

Bari: Ciccolella, Martinelli, Parisi, Giorgio, Rinaldi (L1), Ferenciac, Petruzzelli V. ne, Marrone (L2) ne, Petruzzelli F., Deserio 3, Persoglia 9, Wojcik 12, Ciavarella 9, Paoletti 18. All. Beppe Spinelli

Palmi: Cappio (L1), Marsili 1, Gitto 11, Ferraccù ne, Miscione, Stabrawa 7, Marinelli 10, Peripolli, Pellegrino, Rau 6, D’Amato 7, Carbone 8, De Santis (L2). All. Andrea Radici

Arbitri: Emilio Sabia e Antonio Licchielli