Uno scudetto (nel 2017-2018), tre Coppe Italia, tre Supercoppe italiane sono alcuni dei successi ottenuti in Italia dal centrale Fabio Ricci con la maglia della Sir Safety Perugia. Un’esperienza, quella in terra umbra, durata dal 2017 alla fine dello scorso campionato. Cinque lunghi anni nei quali il ragazzo nato a Faenza l’11 luglio 1994 è cresciuto fino a divenire uno dei migliori esponenti del suo ruolo nel campionato italiano.
Con la maglia azzurra ha vinto lo scorso anno la medaglia d’oro ai campionati europei. Proprio quel trionfo che un anno fa accese gli animi e riempì di soddisfazione tutti gli appassionati italiani di pallavolo.
Ora per Ricci inizia l’esperienza con la maglia della Emma Villas Aubay Siena. Il centrale ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore del team senese prima dell’ultimo collegiale con la Nazionale italiana e degli impegni in maglia azzurra nella Nations League: “Quando ho saputo dell’idea di squadra di questa società e che quindi Siena voleva allestire un team di tutto rispetto ho detto di sì – sono le sue parole. – La trattativa si è realizzata alla fine in maniera molto veloce. A Siena c’è un buonissimo progetto, ritrovo tanti giocatori che conosco da tempo, penso a Pinali, a Raffaelli e a Van Garderen tanto per fare tre nomi. Credo che tale aspetto sia importante per arrivare in tempi brevi alla costruzione di un gruppo, un aspetto questo che dà dei frutti anche nel gioco che si riesce a far vedere in campo”.
Ricci di anni ne ha appena 28 (li compirà tra pochi giorni). Eppure sembra già un veterano se si pensa alle tante importanti gare che ha giocato sia nel campionato italiano che con la maglia della Nazionale italiana: “Caratterialmente – così si descrive Ricci – ci metto un po’ prima di dare confidenza, ma quando si supera quel momento iniziale sono una persona che dà tutto se stesso per gli altri e che si affeziona. Anche nei rapporti con i club mi piace tanto la stabilità, si guardi anche alla mia carriera: ho trascorso quattro anni a Ravenna, poi cinque a Perugia. Non mi piace cambiare squadra ogni anno e girare come una trottola. Ho sempre cercato di sposare dei progetti che mi piacessero e nei quali riporre fiducia. Mi piacciono quelle società che mi fanno vedere qualcosa di duraturo”.