La bruciante sconfitta in casa di Med Store Tunit Macerata ha fatto slittare Sa.Ma. Team Volley al sesto posto in classifica, sopravanzata di un punto da Volley Team San Donà di Piave e tallonata sempre ad una lunghezza da Sol Lucernai Montecchio Maggiore.
I gialloblù hanno due gare da recuperare per riallinearsi al resto delle avversarie di girone: se San Donà ha disputato tutte le partite programmate da calendario, Montecchio Maggiore ha un turno in meno.
Ritornando con la memoria al fine settimana scorso, Sa.Ma. Portomaggiore ha negli occhi la sconfitta rimediata nelle Marche, una sconfitta che brucia ancora per quel rocambolesco finale di quarto set.
“Non siamo rimasti scottati per la sconfitta in se stessa – spiega il libero Davide Brunetti – perché perdere contro una formazione sopra di noi in classifica e partita con altri obiettivi stagionali è un risultato da mettere in conto. Brucia ancora per il modo in cui è arrivata. Avevamo stravinto il primo set. Poi, senza spiegazioni siamo calati tantissimo, non riuscendo a ritrovarci appieno. Pur essendo avanti nel quarto per lunghi tratti, la sensazione era di essere sempre di ricorsa”.
Nonostante coach Marzola alla vigilia della gara non volesse addurre alibi per la situazione Covid scaturita nel gruppo squadra la settimana precedente, in piccola misura lo stop forzato di una parte della squadra può aver influito sull’andamento dell’incontro?
“Non saprei rispondere. Concordo in pieno col pensiero dell’allenatore sul non prendere ad alibi quella situazione. Quando entri in campo e vinci così il primo parziale, significa che stai bene e sei pronto a giocare la gara. Se l’influenza della situazione Covid fosse stata maggiore, si sarebbe visto immediatamente, ma in campo siamo andati aggressivi e determinati in tutto. Credo che vi siano stati altri fattori determinanti”.
Per il definitivo salto di qualità, che permetta di dare continuità ai risultati, cosa manca ancora a Sa.Ma. Team Volley?
“Dovrebbe cambiare qualcosa a livello di mentalità, ovvero consapevolezza nel capire che possiamo giocare contro tutte senza paura, come abbiamo dimostrato a Macerata e Grottazzolina e prima contro Montecchio Maggiore. Capire che possiamo stare li in mezzo, in mezzo alle squadre che stanno tenendo la testa della classifica. Dobbiamo sempre tenere un livello alto e soprattutto costante e continuo”.
Dopo diversi mesi a Portomaggiore, Brunetti sta trovando alcune somiglianze con la sua terra d’origine.
“Provengo da un paesino vicino a Milano molto simile nella sua dimensione a Portomaggiore. Per questo, sono abituato alla realtà che sto vivendo qui. Il fattore Covid ha modificato la vita. Sto molto insieme ai compagni di squadra, coi quali si esce per pranzo o cena. Marco Marzola non lo conoscevo personalmente e non l’avevo mai affrontato in precedenza: ho avuto una sua descrizione da un amico in comune. Con lui sto lavorando molto bene, anche se la stagione si sta dimostrando tosta, in particolare all’inizio con una serie di infortuni a catena: coach Marzola ha dimostrato di gestire bene la situazione. Non ho hobby particolari. Al momento, sto terminando gli studi magistrali in psicologia: il mese prossimo darò l’ultimo esame”.
In funzione del concetto di dimostrare il buon livello della squadra, Team Volley Portomaggiore sarà impegnata in casa domenica 20 febbraio alle ore 18.00 contro Tinet Prata Pordenone.
“E’ una squadra che sta giocando molto bene: nonostante la sconfitta nel precedente turno, ha vinto 14 gare consecutive. All’andata, perdemmo 3-2: qualche informazione su di loro la ricordiamo ancora. Ma la vera preparazione all’incontro inizierà domani in palestra”.