Presidente Bisogno, è una stagione complicata. Erano questi i risultati che si attendeva giunti a questo punto?
Quando questa estate abbiamo acquisito il titolo sapevamo che, nei tempi e nel concreto, non sarebbe stata un’operazione semplice: dovevamo costruire in velocità un team lavorando contemporaneamente sul mercato, sul profilo finanziario nonché organizzativo e commerciale. E questo è un gruppo che, seppure costruito nell’imprecisione di una strategia realizzata in last minute, ha la possibilità di migliorare e salvare questa stagione.
Se potesse tornare indietro rifarebbe questa operazione SuperLega?
Assolutamente sì, perché la reputo una scelta vincente per il progetto storico dell’azienda e per tutti gli imprenditori che sono con noi. È indiscutibile la maggiore visibilità di cui disponiamo.
Per quanto riguarda la squadra: ci saranno delle novità in merito?
Do piena fiducia ad atleti e staff tecnico. Ritengo e sottolineo che la squadra sia competitiva e che abbia tutte le caratteristiche per riuscire a centrare l’obiettivo salvezza. Come club abbiamo il dovere di sostenerli.
È un gruppo che se la può giocare con squadre di pari livello e sono convinto che nelle prossime partite darà il massimo.
Staff e atleti sanno da sé che dovranno scendere in campo determinati e lucidi nei confronti di un obiettivo che è assolutamente alla loro e nostra portata.
La società è comunque sempre vigile sul mercato per trovare delle soluzioni che possano migliorare questa situazione. Rimaniamo vigili per il il bene del progetto, della squadra e degli obiettivi preposti.
Solo nei prossimi giorni la Emma Villas Aubay Siena affronterà un ricco turnover di partite tra match di calendario e recuperi…
Sì, il campionato è ancora lungo, ci sono ancora quindici partite (ne contiamo due da recuperare rispetto alla maggiorparte delle squadre) e abbiamo visto che ogni domenica ci possono essere dei risultati imprevedibili. Non dobbiamo mettere freni a partite come quella contro Trento come non ne dobbiamo mettere ad una partita contro Padova.
Del gruppo rimango soddisfatto perché è un gruppo che lavora bene. Forse alcune difficoltà possono venire dal fatto che molti di loro provengono da club blasonati non abituati a lottare per la salvezza dove le dinamiche e i meccanismi sono diversi da quelli che appartengono alle squadre di prima fascia.
Ogni partita è veramente una finale d’ora in poi. Mai come in questo caso è vero.
Ha parlato prima di sponsor ed investitori nel progetto. Quali sono gli umori a riguardo?
Sul tema organizzativo finanziario abbiamo registrato dei grandi successi, coinvolgendo brand e aziende noti in campo nazionale ed internazionale giunti per la prima volta presenti nel nostro circuito: da Eon, ad AVIS a Risorse Spa e Cantina Todini. Oltre ai nuovi arrivi abbiamo ricevuto conferma entusiasta della maggior parte delle aziende che ci hanno accompagnato in questi anni. Tutto questo ha consolidato ancora di più la stabilità del progetto sia sotto il profilo della prospettiva futura che della sostanza.
Il mio più grande rammarico è non poter accontentare con risultati positivi tutti gli imprenditori che ci seguono e ci sostengono.
Primo fra tutti Aubay, title sponsor dal 2019, che da tanti anni ci ha accompagnati in maniera corretta, precisa e puntuale.
Il Direttore Generale Mechini ieri ha rilasciato un commento sulla questione “grande freddo” al PalaEstra, vuole aggiungere qualcosa?
È un problema importante. Confermo in toto le parole dette dal Direttore Generale Mechini: non diamo responsabilità particolari agli enti coinvolti ma è evidente che nell’eventuale permanenza di questo club in SuperLega la situazione logistica dovrà essere rivalutata.