la società ravennate annuncia il nuovo presidente, un nuovo cda e un ampio progetto di rilancio, con obiettivo l’ulteriore valorizzazione dei giovani del vivaio, affidato a Bonitta, che sarà il coach e il direttore dell’area tecnico-sportiva
Il Porto Robur Costa 2030 ripartirà dalla serie A2. E lo farà con una compagine societaria tutta nuova, con un rilancio importante del gruppo Consar e con un progetto a medio-lungo termine, affidato a Marco Bonitta, che dopo una stagione torna a Ravenna e riprende in mano le redini della prima squadra, la cui costruzione sarà affidata a lui, oltre all’intera direzione tecnico-sportiva, che comprende anche il settore giovanile. Dal quale, peraltro, il coach e la società attingeranno per comporre parte del roster che affronterà il prossimo campionato di A2, disputato l’ultima volta nel 2010/11.
Archiviata la stagione più amara della sua storia, la società si è subito rimessa in moto con un entusiasmo e con motivazioni ancora più alte, e con la voglia di rilanciare forte, “tracciando le basi per dare continuità alla pallavolo maschile in città – ha detto il presidente del Consar, Veniero Rosetti – dando nuova linfa a un progetto di medio-lungo termine che ha valori e criteri validi. Lavoreremo per consolidare ulteriormente questo progetto rendendo ancora più sostenibile sia con le risorse umane sia confidando nel supporto di aziende, anche non ravennati, e di imprenditori che credono in questo progetto. A questo proposito, confido molto nella possibilità che il Gruppo Rainone possa essere ancora al nostro fianco in questa esperienza”.
Il rilancio è anche nella decisione del Consar di entrare nella gestione diretta del club, assumendo la maggioranza delle quote, e di ridisegnare completamente il governo della società. C’è un nuovo presidente, Matteo Rossi, attualmente uno dei due vicepresidenti del gruppo cooperativo, e ci sarà un cda completamente nuovo. Anche il settore giovanile, nell’ottica di un’unica e unitaria visione, viene ridisegnato: la Scuola di Pallavolo, realtà che gestiva l’attività giovanile, cederà le sue quote mantenendo la sua autonomia e sarà rappresentata da un suo consigliere nel nuovo cda.
La presidente uscente, Daniela Giovanetti, non nasconde la sua emozione per avere “vissuto un’esperienza bella, impegnativa, che mi ha permesso di conoscere un mondo che prima non conoscevo e persone fantastiche. Abbiamo fatto un anno sotto le aspettative e da parte nostra possono essere stati commessi degli errori in sicura buona fede ma tutti noi ci siamo spesi pensando di fare le cose giuste. Anche io faccio un passo indietro ma resto a disposizione soprattutto per quelli che possono essere dei compiti legati al mio lavoro di commercialista e mi metto a disposizione del nuovo presidente”.
Dal canto suo, il neopresidente Matteo Rossi ha esordito sottolineando “l’importanza dell’incarico che mi è stato affidato. Sono consapevole che assumo una bella responsabilità, ma accompagnata dalla voglia di fare qualcosa per portare avanti quella che io reputo una delle parti più belle dell’attività sportiva: quella legata ai giovani. Molto stimolante poter lavorare su questo aspetto”.
E’ una nuova bella sfida per Marco Bonitta che, pur avendo la gestione della nazionale femminile slovena, non ha saputo resistere al richiamo della sirena Ravenna e si è messo a disposizione del club. Tornerà ad allenare in A2 dopo dieci stagioni: l’ultima volta fu nel 2011/12 alla guida del Club Italia maschile.
Per lui sarà la quarta esperienza da allenatore a Ravenna, dopo gli esordi e i tanti trionfi nelle giovanili dal ’90 al ’96, l’esperienza vincente in B1 con l’allora Porto Donati nel 2012/13 e l’anno successivo di A1 e due annate in SuperLega prima di quella da poco conclusasi.
“Sono due le parole con cui voglio ripartire: motivazione, quella di poter accompagnare i tanti obiettivi di questo nuovo percorso ma anche di allenare i ragazzi che sono cresciuti nel nostro settore giovanile, che sono cresciuti nelle nostre palestre e sono figli dei nostri amici. La seconda parola è emozione: quella di ritornare a Ravenna per l’ennesima volta con un nuovo progetto, sperando che anche questo possa andare a buon fine. Sul piano tecnico c’è la volontà di poter riportare a Ravenna giocatori che stanno militando in altre squadre tra SuperLega, A2 e A3 cercando di dare alla squadra un’impronta ravennate molto forte”.