CAVE DEL SOLE LAGONEGRO 3
POOL LIBERTAS CANTU’ 0
(25-16, 25-23, 25-13)
CAVE DEL SOLE LAGONGRO: Pistolesi 1, Argenta 19, Milan 12, Armenante 7, Maziarz 6, Bonola 3, Hoffer (L1). N.E.: Beghelli, Di Silvestre, El Moudden, Biasotto. All: Barbiero, 2° All: Viggiano (battute vincenti 5, battute sbagliate 6, muri 11).
POOL LIBERTAS CANTU’: Pietroni 2, Princi 3, Hanžić 7, Sette 10, Mazza 9, Frattini 5, Bortolini (L), De Rosa, Motzo 5, Salvador, Rota. NE: Trovò. All: Battocchio, 2° All: Zingoni (battute vincenti 3, battute sbagliate 15, muri 4).
Arbitri: Alessandro Pietro Cavalieri (Catanzaro) e Danilo De Sensi (Catanzaro)
Addetto al videocheck: Giovanni Di Scipio
Il Pool Libertas Cantù non riesce a portare a casa punti dalla trasferta di Marsicovetere contro i padroni di casa della Cave de Sole Lagongro. Sempre in emergenza infortuni, i canturini lottano alla pari per due set per poi cedere di schianto nel terzo parziale sotto il muro e le battute efficaci dei lucani.
Coach Matteo Battocchio conferma il sestetto che non ha sfigurato nei confronti della corazzata Cuneo: Davide Pietroni in regia, Ismael Princi opposto, Tino Hanžić e Felice Sette schiacciatori, Federico Mazza e Alessandro Frattini centrali, e Riccardo Bortolini libero. Coach Mario Barbiero risponde con Matteo Pistolesi in cabina di regia, Andrea Argenta opposto, Sebastiano Milan e Stefano Armenante in banda, Paolo Bonola e Aleksander Maziarz al centro, e Nicolò Hoffer libero.
Primo set con il Pool Libertas che prova a scappare con il turno al servizio di Mazza, che favorisce il parziale di 0-4, e un’invasione di seconda linea di Milan che convince Coach Barbiero a fermare il gioco (4-8). Al rientro in campo si continua a lottare palla su palla, ma è il turno al servizio di Pistolesi a mettere in crisi la ricezione canturina: il parziale di 7-0 ribalta totalmente la situazione a favore dei padroni di casa, e i due time-out richiesti da Coach Battocchio in breve tempo non sembrano scuotere i suoi (14-10). Argenta piazza due ace consecutivi, ed è +7 esterno (20-13). A questo punto alla Cave del Sole basta giocare alla perfezione il cambiopalla per chiudere con un mani out di Milan (25-16).
A inizio secondo set un ace di Mazza chiude il parziale di 1-6 che lancia il Pool Libertas avanti (3-7). La Cave del Sole, però, non sta a guardare e ribalta la situazione con il turno al servizio di Milan (11-10). Mazza mura Maziarz, e il pallino del gioco ritorna nel campo di Cantù (12-13). Argenta ribalta di nuovo tutto, e Coach Battocchio vuole parlarci su (16-14). Un ace di Motzo ed è parità a quota 16. Un muro di Bonola su Motzo, e Coach Battocchio chiama il suo secondo time-out (19-16). Due decisioni arbitrali ribaltate dai videocheck chiamati da Coach Battocchio ed è di nuovo parità a quota 19. Nel finale punto a punto, che vede anche l’esordio del classe 2005 Pietro De Rosa, prodotto del vivaio canturino, la spunta Lagonegro con Maziarz (25-23).
A inizio terzo set le battute di Armenante e Maziarz mettono in difficoltà la ricezione canturina, e la Cave del Sole si lancia avanti di 5 (8-3). Il turno in battuta di Pistolesi mette ancora più in crisi i ricettori del Pool Libertas, Milan e Maziarz alzano il muro, e il parziale di 8-0 in favore dei padroni di casa chiude di fatto set e partita, nonostante tutti i tentativi di Coach Battocchio di scuotere i suoi (16-4). Lagonegro tiene in cambiopalla, e chiude parziale e incontro con Argenta (25-13).
Queste le parole di Coach Battocchio a fine partita: “Purtroppo non siamo riusciti a fare la partita che volevamo. Credo che non abbiamo giocato bene, al netto dei problemi che abbiamo: le cose che non hanno funzionato non riguardano nessuno di questi, e che, sono sincero, questa squadra sta cercando di affrontare nel migliore dei modi. In questo momento stiamo faticando un po’, anche come morale. A me piace prendermi le responsabilità, ed è giusto che ci metta la faccia quando perdiamo, e quindi mi prendo tutta la responsabilità di questo momento. I giocatori stanno dando tutto quello che possono, e sono sicuro che con il lavoro piano piano ne usciremo tutti insieme”.