POOL LIBERTAS CANTU’ 3

SYNERGY MONDOVI’ 0

(25-23, 25-17, 25-21)

POOL LIBERTAS CANTU’: Chakravorti 1, Motzo 15, Hanžić 10, Sette 10, Mazza 11, Copelli 10, Butti (L1), Princi, Bortolini, Floris. NE: Lazzari, Salvador, Frattini, Rota (L2). All: Battocchio, 2° All: Zingoni, 3° All: Redaelli (battute vincenti 8, battute sbagliate 17, muri 6).

SYNERGY MONDOVI’: Piazza, Arinze Kelvin 16, Cianciotta 12, Mazzon 1, Ceban 3, Catena 5, Fenoglio (L1), Lusetti, Meschiari 1, Boscaini, Camperi, Raffa (L2). N.E.: Caldano. All: Denora Caporusso, 2° All: Mesturini (battute vincenti 1, battute sbagliate 11, muri 3).

 

Arbitri: Sergio Pecoaro (Palermo) e Giovanni Ciaccio (Palermo)

Addetto al videocheck: Tecla Veronica Di Gaetano

 

Tre punti dovevano essere, e tre punti sono stati. Nell’importantissimo match contro la Synergy Mondovì, il Pool Libertas Cantù ha sofferto, ma è riuscita a portare a casa la posta piena. Ad un primo set nervoso, giocato punto a punto con i canturini che sono riusciti a chiudere solo nel finale, fa da contraltare un secondo set in cui, a parte un leggero calo nel finale, i padroni di casa hanno controllato il gioco per la maggior parte del tempo. Nel terzo e decisivo set il punteggio è stato in parità fino al finale, quando l’allungo dei padroni di casa è stato decisivo.

Coach Matteo Battocchio recupera Luca Butti come libero dal primo scambio, e schiera Dante Chakravorti al palleggio, Matheus Motzo opposto, Tino Hanžić e Felice Sette schiacciatori, e Riccardo Copelli e Federico Mazza centrali. Coach Francesco Denora Caporusso risponde con Lorenzo Piazza in regia, Nwachukwu Arinze Kelvin opposto, Nicola Cianciotta e Riccardo Mazzon in banda, Victorio Ceban e Stefano Catena al centro, e Mattia Fenoglio libero, ma effettuerà cambi nella sua formazione per tutto il corso del match.

Primo set che procede a strappi. Il primo è di marca canturina, aiutato anche da un attacco out di Cianciotta (9-7). Il turno al servizio dello schiacciatore pugliese mette in crisi la ricezione del Pool Libertas, ribalta la situazione, e Coach Battocchio ferma il gioco (10-12). Hanžić riporta la parità a quota 14, e si prosegue con le squadre appaiate nel punteggio fino all’attacco di Sette che riporta Cantù in vantaggio, e Coach Denora chiama time-out (18-16). Arinze Kelvin attacca sull’antenna, e i canturini vanno a +3 (20-17). I padroni di casa soffrono, l’opposto nigeriano riporta sotto i suoi, e Coach Battocchio chiama il suo secondo time-out (24-23). Al rientro in campo Camperi batte out e consegna il set ai lombardi (25-23).

Nel secondo set è un altro Pool Libertas: gioca molto più sciolto e si vede fin dall’inizio, quando, con due ace consecutivi di Copelli, va subito avanti di 4 (9-5). Cantù continua a schiacciare sull’acceleratore dai nove metri, ed è il turno di Hanžić, condito da tre ace consecutivi, a scavare un solco che sembra essere decisivo a chiusura di un parziale di 9-1 (18-8). La Synergy, però, non molla e riesce a rosicchiare qualche punto (22-16) Un ace di Motzo e un servizio lungo di Catena consegnano però il parziale a Cantù (25-17).

Terzo parziale sulla falsariga del primo, con il Pool Libertas che prova a scappare con un muro di Mazza su Cianciotta (7-4), e Arinze Kelvin ad impattare a quota 11. Altro strappo di Cantù, sempre con un muro di Mazza (18-15), ma Meschiari riporta subito sotto i suoi (18-17). Sette sale in cattedra (21-17), ed è lo strappo decisivo. Cantù tiene bene il cambiopalla, ed è Mazza a mettere a terra la palla della vittoria (25-21).

Queste le parole di Coach Battocchio a fine partita: “Credo che questi tre punti ce li meritassimo. È stata una gara molto nervosa, come lo è stata tutta la settimana, e come è normale che sia prima di queste partite. Inoltre, è un momento storico un po’ così, il mondo là fuori non è poi così bello come sembrava in questi ultimi anni. Era importante riuscire a convogliare bene il nervosismo. Sono tre punti pesanti per una società che lavora con serietà e che si merita molto, e per un gruppo di ragazzi che sta facendo faville. Siamo qui, stiamo lottando con le unghie e con i denti per la salvezza, ma non dobbiamo dimenticarci che dobbiamo andare avanti a lavorare perché è ancora una strada molto lunga per la salvezza. Nessuno molla niente, e sarà battaglia fino all’ultima palla dell’ultima giornata”.