Tra i tecnici in rampa di lancio su scala nazionale il suo nome è uno tra i più gettonati. Ma guai a farglielo notare. Ed è giusto così, per un profilo che fa dell’umiltà, del sacrificio e della passione le sue doti primarie miscelate ad una cultura del lavoro da “copia e incolla” con quella di Gianluca Graziosi. Non per niente Bergamo lo ha scelto come nuovo vice del tecnico marchigiano. Daniele Morato, classe 1989, originario di Colico (Lecco), sbarca per la prima volta in serie A2, lo fa in punta di piedi sebbene il suo curriculum sia già costellato di allori come se piovesse (campione d’Italia Under 17 per la seconda stagione consecutiva e vittoria della Junior League, gli ultimi in ordine di tempo). Tutto merito della crescita, dapprima come giocatore e poi come coach, nella fucina di talenti di Brugherio. Perché i Diavoli Rosa di Brugherio non sono solamente uno dei serbatoi migliori per ciò che concerne i giocatori, ma anche sotto il profilo dei coach.
BRUGHERIO NEL SANGUE – “I Diavoli Rosa sono stati parte di me per 14 anni, in campo ed in panchina. Danilo Durand, a cui devo tutto, è il mio maestro. A Brugherio ho imparato ogni virgola di ciò che sono oggi. Sono arrivato ragazzino e me ne vado adulto. Il ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno insegnato a vivere la pallavolo all’insegna del fair-play, nella maniera più sana e genuina permettendomi, allo stesso tempo, di realizzare tanti dei miei sogni. Facendolo, oltretutto, con il piacere di stare in palestra divertendosi e trovando empatia totale con i ragazzi”
A PROPOSITO DI SOGNI REALIZZATI – “Abbiamo vinto tanto, siamo arrivati parecchie volte ad un passo dal traguardo. Trionfare due volte consecutive in Under 17 non è cosa da poco, come vincere la Junior League Under 20. Però sentivo la necessità di fare un upgrade per il mio percorso. Certo che passare da un settore giovanile ad una delle società più blasonate della A2 è un qualcosa che rappresenta un’occasione straordinaria”.
VOGLIA DI SERIE A – “Sentivo l’esigenza di testare qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui sono stato abituato praticamente da sempre. Rapportarsi con l’universo Seniores sarà una chance enorme per entrare in un contesto nel quale posso solo abbassare la testa ed imparare anche la minima sfumatura. Ho tutta l’intenzione di farlo”.
IL “PRIMO” IDEALE – “Anche Gianluca Graziosi si è formato facendo tutto l’iter giovanile per poi togliersi grandi soddisfazioni pure con le Nazionali. Siamo già in sintonia, anche perché per me era fondamentale avere una guida di tale spessore che ritengo la migliore possibile. Ora starà a me far fruttare a pieno un’occasione di tale prestigio. Sono ambizioso e determinato, con la ferma intenzione di salire ogni step per arrivare in alto con Bergamo”.