Viene da Salsomaggiore Terme, dove è nato 50 anni fa, Paolo Zambolin, nuovo vice-allenatore della Prisma per le prossime due stagioni.

Carriera trentennale in cui ha ricoperto variegati ruoli nello staff tecnico, da allenatore, passando da scoutman a team manager. Vero e proprio Globe Trotter del volley tra Europa, Asia ed America Latina nel suo curriculum che lo vede lavorare come vice allenatore oltre all’Italia in club importanti come Reggio Emilia, Leo Shoes Modena con Velasco, Gas Sales Piacenza, anche in Bulgaria, Slovacchia, Qatar, Colombia, Svizzera e Francia.

 

È stato scoutman ufficiale di tutte le finali World League e della VNL, lavorerà anche alla finale dell’edizione attuale della VNL a Bologna a luglio.

La scorsa stagione ha ricoperto il ruolo di scout e video man alla Gas Sales Piacenza.

Le grandi competenze tecniche e l’esperienza statistica e tattica, oltre alle doti umane di flessibilità, energia positiva e loquacità hanno fatto immediatamente scattare in mister Di Pinto il desiderio di averlo con sé come braccio destro:

“Con Paolo è nato un ottimo feeling, lui è nato come grande scout del gruppo di Emilio Spirito, il gruppo di formazione di Data Volley, è uno scout esperto di livello eccezionale, e ha poi vissuto tante esperienze come secondo allenatore e anche come primo. In questo momento aveva voglia di tornare ad allenare e quindi abbiamo concordato il ruolo di assistant coach, affidando la gestione dello scout a Flavio Rocca con cui Paolo ha tra l’altro già lavorato. Ho capito parlando con lui che Paolo è una persona competente, e appassionata e si è creata buona intesa: queste sono le migliori condizioni per affrontare la difficile stagione che abbiamo alle porte. I momenti duri arriveranno sicuramente, ma grazie a questa buona base e ottima sintonia con tutto lo staff, li faremo durare il meno possibile. Con Paolo ed il resto dello staff tecnico, andremo a fare un lavoro importante in Superlega”.

Da questa stagione quindi il ritorno sulla panchina, come tiene a sottolineare Paolo: “Finalmente dopo stagioni in cui ho potuto sedermi in panchina solo nelle coppe europee, torno a farlo nel miglior campionato del Mondo, la Superlega Italiana e non vedo l’ora di cominciare la stagione a fianco di coach Di Pinto che devo ringraziare, dopo il Presidente Bongiovanni e la Vice Presidente Zelatore, protagonisti del progetto Prisma, per avermi scelto”.

Cosa l’ ha convinta a scegliere la Gioiella Prisma Taranto?

“Mi hanno convinto più cose, il rimettermi in gioco come allenatore in un campionato tanto bello ed impegnativo come quello italiano, la possibilità di collaborare a fianco di un mostro sacro e guru per tanti tecnici come Vincenzo di Pinto, il poter lavorare in una società come la Prisma, che ho sempre “osservato” con attenzione, per il percorso che ha saputo fare in questi anni, consolidandosi sempre di più come realtà del volley nostrano.

Ritroverò nello staff Flavio Rocca, uomo delle statistiche e non solo, con cui ho lavorato per un breve periodo a Montpellier, prima che il campionato venisse sospeso causa pandemia.

La possibilità di lavorare con un dirigente come Vito Primavera che ho sempre apprezzato per le sue qualità dirigenziali, seppur da avversario in tanti anni in cui ci siamo scontrati in campo, ma con una profonda stima al di fuori”.

Ha già avuto la possibilità di conoscere anche il resto della società?

“Si e devo ribadire di averne avuto una grandissima impressione, ho avuto modo di parlare con la Dottoressa Zelatore che mi ha dato la percezione di essere una donna al di fuori dal comune con saldi principi sportivi e soprattutto morali; devo anzi dire che le donne a capo delle società sembrano aver quel quid in più rispetto ai colleghi maschi, come ho sperimentato negli ultimi anni con Catia Pedrini e con Elisabetta Curti che non finirò mai di ringraziare per avermi dato la possibilità la prima di poter lavorare al top dei top con Julio Velasco e con la seconda per avermi fatto rientrare in Italia, dopo due seppur splendide stagioni a Montpellier.

Un’altra cosa che mi ha colpito tantissimo e devo dire che nulla ha a che invidiare con le migliori società in Italia è l’attenzione alla comunicazione che la Prisma sta riponendo, cosa che può sembrare secondaria, ma che invece riveste una componente molto importante, soprattutto in questa era social-digitale che stiamo vivendo”.

Cosa si aspetta a livello prettamente sportivo dalla prossima stagione?

“Mi aspetto di poter essere di aiuto per arrivare il prima possibile a raggiungere i punti necessari per esseri salvi, e poi, perché no provare ad alzare l’asticella con uno sguardo ai play-off. Gli ingredienti per poter fare bene ci sono, ora toccherà a Vincenzo Di Pinto, al sottoscritto e a tutto lo staff, sia tecnico che sanitario, che societario, cercare di amalgamarli per bene. La squadra è un mix di giocatori esperti e giocatori giovani che hanno voglia di confermarsi o affermarsi nel panorama italiano, ci sarà bisogno di tutti, per raggiungere il risultato che la Prisma si merita.

Ci tengo anche a chiamare a raccolta i tarantini, che possano tornare a gremire gli spalti del PalaMazzola, insieme agli Zio’s Boys, vero cuore pulsante del tifo”.

 

Articolo a cura di Linda Stevanato Ufficio stampa Gioiella Prisma Taranto

Foto Legavolley