Le due capoliste di fronte, ma a fare la differenza è stato il pubblico di casa che ha spinto la Wow Green House Aversa ad un successo che dopo il primo set sembrava davvero complicato ma che è diventato certezza quando Morelli e compagni hanno sfoderato una prestazione quasi perfetta che ha portato i normanni a battere 3-1 l’Aurispa Libellula Lecce. La formazione cara al presidente Sergio Di Meo, guidata da coach Giacomo Tomasello, è riuscita a mettersi alle spalle il Covid e le difficoltà – anche fisiche – derivanti dallo stop a causa del virus, battendo una corazzata del girone Blu e confermandosi in vetta alla classifica e soprattutto dimostrando – qualora ce ne fosse bisogno – di avere tutte le carte in regola non solo per vincere il girone ma anche per puntare alla promozione in Serie A2.
Sospinta dal pubblico delle grandi occasioni – col PalaJacazzi comunque ‘limitato’ al 50% della capienza – i normanni hanno cercato subito di indirizzare la gara ma i pugliesi hanno tenuto botta fino al 9-9, poi da quel momento in poi c’è stato un piccolo black out che ha permesso a Lecce di ‘accelerare’ e di portarsi sul 14-16. Poi l’allungo fino al 18-22 e da lì in poi è solo Aurispa che chiude 18-25.
Coach Tomasello parla coi suoi ragazzi, lancia nella mischia a sostegno anche alcuni atleti dalla panchina ed ecco la reazione che tutto il pubblico attendo: sempre grande equilibrio in tutti i successivi tre set fino all’allungo – sempre decisivo – portato nei finali di set che permettono alla Wow Green House Aversa di conquistare il secondo set per 25-23 (dopo un finale incandescente) e poi di chiudere in scioltezza (25-20 e 25-19) portando a casa i 3 punti in palio.
Adesso testa al derby con Marcianise. Mercoledì si ritorna in campo al PalaJacazzi (ore 20.30) e servirà un’altra grande prova per conquistare la vittoria. Poi il giorno seguente il presidente Di Meo ha già fissato un appuntamento con Tomasello “per definire il futuro e per guardare al contratto” con la speranza da parte di tutti di allungare ancora questo ‘matrimonio’.