Anticipo di lusso per la Delta Group Porto Viro. Sabato 19 novembre alle ore 18 la squadra di Matteo Battocchio sfiderà tra le mura amiche la capolista Tonno Callipo Vibo Valentia per l’ottava giornata d’andata di Serie A2 Credem Banca.
Reduci dallo stop di Santa Croce, i nerofucsia dovranno indossare il vestito migliore, quello delle grandi occasioni, per cercare di neutralizzare l’armata calabrese. L’obiettivo è mantenere ancora inviolato il Palasport di via XXV Aprile, dove Garnica e compagni hanno ottenuto tre vittorie su tre e conquistato otto dei loro undici punti in classifica.
Il cammino casalingo della Delta Group è la riprova che il fattore campo ha un peso specifico nell’economia di un campionato così equilibrato. Se n’è accorta, suo malgrado, Vibo, che lo scorso weekend ha perso l’imbattibilità stagionale nel fortino di Cuneo, perdendo addirittura 3-0. Va detto, in Piemonte la formazione guidata dal tecnico brasiliano Cezar Douglas era priva del suo capocannoniere, l’opposto Buchegger (a proposito, bisognerà vedere se l’austriaco sarà della partita sabato), ma il tonfo ha fatto comunque rumore.
“È un risultato che mi ha sorpreso conoscendo il valore di Vibo, non credo assolutamente, però, che ci dia più speranza o qualche vantaggio psicologico – commenta il tecnico della Delta Group Matteo Battocchio – Personalmente non guardo a quello che succede in casa degli altri e penso sia sbagliato ridurre una gara ad una questione di aspettative, di pressione: la partita che stiamo per giocare non c’entra niente con quello che è successo domenica scorsa a Cuneo”.
Battocchio preferisce non caricare di troppi significati la sfida con la capolista: “Le motivazioni extra bisogna averle in ogni partita non solo contro i primi, dobbiamo fare bene per noi stessi, con ottimismo, fiducia, consapevolezza dei nostri mezzi e un’idea chiara di dove vogliamo arrivare. Sabato sarà una gara impegnativa come del resto lo sono tutte in questo campionato. Basta guardare la classifica, nel giro di pochi punti ci sono tante squadre, sarà una battaglia all’ultimo sangue per entrare in Coppa Italia, per andare ai playoff e soprattutto per non retrocedere”.
L’allenatore torinese si concede una battuta quando gli viene chiesto come si ferma Vibo (“Abbiamo cercato in tutti i modi di corrompere il personale dell’aeroporto per fare in modo che non arrivino…”), poi abbassa di nuovo l’elmetto: “Affronteremo un avversario arrabbiato, forte e determinato. Forse verrà un po’ meno il vantaggio del fattore campo perché loro si alleneranno qui già da venerdì, ma mi aspetto un passo avanti nel nostro percorso. Cosa dobbiamo migliorare rispetto a Santa Croce? Essere più cinici, ma questo verrà con il tempo. Domenica a mio parere abbiamo fatto un partitone contro una delle squadre più forti del campionato e che ha dimostrato di non essere affatto in crisi. Purtroppo dopo la gara ho letto giudizi e commenti poco benevoli nei nostri confronti, penso ci voglia più equilibrio. Ci sono tanti tifosi che ci seguono con affetto ed è giusto che camminino a testa alta, devono sentirsi orgogliosi di quello che facciamo in campo e che i ragazzi mettono in ogni allenamento”.
Nove stagioni con la maglia della Tonno Callipo, per Rocco Barone la gara di sabato sarà un tuffo nel passato: “Vibo è una seconda casa, è dove sono cresciuto pallavolisticamente. Ci sono tanti bei ricordi, partite, vittorie, sconfitte e soprattutto persone che ho ancora nel cuore, ma le emozioni verranno messe da parte dopo il primo pallone, ognuno guarderà il suo campo”.
Basta amarcord, insomma, e massima concentrazione sul prossimo impegno: “Ci troveremo di fronte una squadra con elementi di categoria superiore – prosegue Barone –, a muro bisognerà contenere soprattutto il loro principale terminale offensivo, Buchegger, ma non possiamo non considerare due centrali del livello di Candellaro e Tondo, così come le loro bande. Spero sarà una bella gara, noi dobbiamo pensare a fare la nostra partita, tranquilli e consapevoli delle nostre potenzialità. Avremo il vantaggio di giocare in casa, davanti al nostro pubblico, che anche contro Cuneo ci ha dato una grandissima mano, per cui andiamo in campo con il braccio sciolto e la testa libera”.