Dante Boninfante sarà il nuovo Head Coach della Tinet. Per lui una vastissima esperienza da giocatore in Superlega e nel palmares tra le altre cose 2 scudetti, una Champion’s e una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012.
“Dopo l’esperienza con Lorenzetti mi sento pronto e carico per questa nuova avventura. L’obiettivo sarà quello di dare ai ragazzi tutti gli strumenti per giocare una buona pallavolo e fare un bel finale di stagione, sperando di poter riabbracciare presto i nostri tifosi”
Dopo l’annuncio della chiusura del rapporto con Coach Paolo Mattia l’ambiente gialloblù era pronto per conoscere l’identità del nuovo capo allenatore della Tinet Prata. La scelta è caduta su un Dante che come l’omonimo poeta fiorentino cercherà di portare un po’ di “Vita Nova” ai Passerotti. Non che la situazione sia drammatica, anzi. Il ruolino di marcia parla di 7 vittorie nelle ultime 8 gare e all’orizzonte si profila il big match con Porto Viro. La dirigenza ha preso questa difficile decisione per migliorare sempre di più di una Tinet che comunque è apparsa competitiva. La scelta è caduta su un profilo che seppure quasi locale (abita a Treviso) ha avuto tantissima esperienza in campo sia nazionale che internazionale. Si tratta di Dante Boninfante, classe ’77, che sul campo rivestiva il ruolo di regista e porterà le sue doti alla guida del team pratese. Per lui una lunghissima carriera da giocatore in Superlega tra Treviso, dove è giunto giovanissimo nel settore giovanile, passando per Ferrara, Montichiari, Verona, Piacenza, Modena, Latina, Milano e Trento. Nel suo palmares 2 scudetti, una Champion’s League, una Coppa Cev, 2 Coppe Italia, una Supercoppa Europea e una Supercoppa Italiana. Nel 2001 c’è stato l’esordio in Nazionale con la quale ha conquistato anche la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012. Smessi i panni di giocatore Boninfante è andato a bottega da uno dei migliori allenatori al mondo, Angelo Lorenzetti, del quale ha fatto l’assistente per tre anni in Superlega con l’Itas Trentino.
Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta di Prata? Conoscevi già l’ambiente?
“Vivendo a Treviso conosco la società da tanti anni, ed è un punto di riferimento per il Triveneto. La storia e la professionalità che dimostra, i giocatori che ci hanno giocato già ai tempi della Serie B, sono una garanzia. Il nostro è un mondo piccolo e le voci, soprattutto quando uno lavora bene, viaggiano in fretta. Oltre alla serietà societaria è stata fondamentale la figura di Luciano Sturam che è un valore aggiunto per la sua esperienza e per le sue competenze tecniche che saranno molto utili anche a me per approcciare al meglio questa nuova avventura”
Hai avuto la fortuna (e il merito!) di avere tanti bravissimi allenatori. Per fare un breve e non esaustivo elenco citiamo Bagnoli, Piazza, Prandi e Lorenzetti. Cosa porterai di loro in questa tua prima esperienza da head coach?
“Si cerca sempre di prendere il meglio da tutti per poi formarsi uno stile molto personale. Oltre a quello che ho vissuto sul campo ho avuto veramente la fortuna di poter lavorare tre anni con Angelo Lorenzetti che mi ha insegnato praticamente tutto: come gestire la squadra, come organizzare le settimane di lavoro… Quando mi chiese di entrare nel suo staff avrei avuto la possibilità di giocare ancora qualche anno, ma ho colto la palla al balzo perché penso fosse un occasione imperdibile di imparare da uno dei più bravi al mondo. Gli sarò sempre grato per l’opportunità e cercherò di mettere in campo il meglio che ho colto da questi anni di lavoro assieme”
Quale sarà la tua filosofia di lavoro e cosa ti aspetti da questa esperienza con la Tinet?
“Le aspettative sono alte e per me molto belle. Lavorare in un ambiente tranquillo nel quale la società ti mette a disposizione tutto il necessario per fare bene è un’ottima base per poter portare avanti un ottimo finale di stagione. Cercheremo di migliorare tutto il possibile. Sia come giocatore che come allenatore sono convinto che non ci siano limiti al miglioramento e che questo non sia solo una questione di età: anche a trent’anni posso fare cambiamenti significativi. L’importante sarà dare ai ragazzi gli strumenti migliori per giocare una buona pallavolo”
Com’è Dante fuori dal parquet?
“Credo di essere una persona tranquillissima. Ultimamente stando parecchio tempo a casa mi sono dedicato alla cucina col barbeque. Mi sarebbe piaciuto andare a vedere gli allenamenti di mio figlio col Volley Treviso (il figlio Mattia, classe 2004, ha vinto lo scorso anno gli Europei U18 con la nazionale azzurra, ndr), ma ovviamente non era possibile per motivi facilmente intuibili”
Un messaggio ai tuoi nuovi tifosi?
“Il pubblico di Prata, il calore e la passione attorno alla squadra sono rinomati. Mi ricordo che il palazzetto quando si poteva assistere alle partite era sempre pieno. Mi aspetto di rivederli presto anche se so che seguono la squadra anche in questa situazione particolare. Cercheremo di fare bene anche per loro sperando di riabbracciarli il prima possibile”