Dopo la stagione d’esordio in Serie A, i gialloblù confermano nel ruolo di palleggiatore il classe 2000 che ha mosso i primi passi pallavolistici proprio nel vivaio pratese, prima di intraprendere un’avventura formativa nel settore giovanile del Volley Treviso.
“Saremo una squadra giovane e l’obiettivo è quello di lavorare per migliorarci. In questa maniera credo arriveranno anche i risultati”
Dopo aver studiato per un anno la pallavolo di Serie A, Antonio De Giovanni ha deciso di legarsi nuovamente alla Tinet Prata. Per il giovane palleggiatore, classe 2000, un’avventura che ha ancora molti spunti d’interesse, non ultimo quello di fare bene nella società che lo ha visto muovere i primi passi nel mondo pallavolistico, prima di andare a perfezionare le proprie abilità nel settore giovanile del Volley Treviso. Ora in un periodo che lo vede anche impegnato in fase lavorativa, ma anche sul campo di gioco dove sta inseguendo il sogno di una finazle nazionale con i compagni della Serie D, la decisione di continuare anche nella stagione 2021-2022 coi colori gialloblù
” Questa stagione l’affronterò come ho sempre fatto – è il pensiero di un combattivo De Giovanni – ovvero dando il massimo su ogni singolo pallone. Da un certo punto di vista le mie aspettative sono molto semplici: il primo auspicio è sicuramente quello di ritrovare i nostri tifosi in palazzetto. Il secondo, più difficile, ma anche più intrigante è quello di vincere più partite possibili.”
Cosa ti porti dietro dalla scorsa annata?
“Sicuramente l’emozione dell’esordio ma, purtroppo, la scorsa stagione è stata al di sotto delle aspettative a livello di risultati. Quest’anno sono sicuro che ci potremo togliere delle soddisfazioni”
La Tinet edizione 21-22 avrà un organico molto giovane. Realisticamente quale credi sia l’obiettivo stagionale?
“Anche in questo senso sarò telegrafico. L’obiettivo è quello di lavorare molto in palestra per migliorare le nostre capacità e la nostra qualità di gioco. Se saremo bravi e ci riusciremo allora i risultati saranno una logica conseguenza del nostro lavoro”