Archiviata la stagione 2020-21 il massimo dirigente giallorosso Pippo Callipo tira le somme: “Che gioia vincere contro le big della Superlega, a dimostrazione che anche le piccole realtà possono sognare e fare bene nel torneo in cui dominano le corazzate del Nord. Siamo stati bravi fino ai quarti con Monza, poi nella Pool Challenge Cup sono rimasto deluso per l’atteggiamento remissivo della squadra. Spero nella riapertura dei Palazzetti, ci sono mancati i nostri calorosi tifosi“.
La stagione è finita da qualche settimana, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ha messo nella sua bacheca il luccicante quinto posto quale miglior risultato dei suoi 28 anni di storia. Ha dimostrato di avere una tempra forte sdoganando il luogo comune secondo cui ‘in Superlega c’è spazio esclusivamente per le solite note’. Mentre nella casa giallorossa si pensa già alla prossima annata, è tempo di analisi e bilanci. A fare il punto della situazione e a dare qualche anticipazione sul prossimo futuro è proprio il presidente Pippo Callipo alla guida del Club calabrese da quasi trent’anni e come sempre passionale e scevro da ipocrisie.
Presidente Callipo è soddisfatto di questa annata della sua squadra andata in archivio con il migliore piazzamento di sempre?
Sicuramente il quinto posto finale nella Regular Season è stato un ottimo risultato. Sono soddisfatto di quanto ha fatto la squadra soprattutto fino alla fine di dicembre, perché ho apprezzato quel carattere e quell’attaccamento alla maglia da parte dei giocatori che ha consentito loro di superare tanti ostacoli, prova ne è che siamo stati sempre a ridosso delle prime posizioni, ottenendo anche vittorie importanti, inaspettate e prestigiose. Speravamo ovviamente anche di superare i quarti contro Monza, ma alla fine l’hanno spuntata loro anche se da parte nostra abbiamo lottato con ardore fino all’ultimo punto di gara-3.
Cosa invece poteva andare meglio?
In alcuni momenti è venuta meno la concentrazione e in determinate partite la squadra avrebbe potuto credere di più nelle proprie capacità. Penso, ad esempio, alla partita contro Trento in casa in cui la squadra si è arresa senza combattere, mancando di quelle qualità che l’avevano contraddistinta in precedenza. E poi sono rimasto molto deluso per il rush finale del campionato. Nella Pool Challenge Cup la squadra si è smarrita, è apparsa svogliata, quasi non vedesse l’ora di finire la stagione. Credo invece che quando si assume un impegno bisogna portarlo a termine con serietà e dedizione fino alla fine, costi quel che costi.
Per trequarti di stagione la Tonno Callipo ha impressionato positivamente l’Italia del volley guadagnandosi l’appellativo di ‘squadra-rivelazione’. Si può dire che finalmente i risultati sul campo hanno premiato i vostri sforzi?
Per noi la pallavolo è un atto d’amore verso la Calabria. In tutti questi anni abbiamo cercato di mantenere alto il vessillo giallorosso, impiegando tante risorse non solo per la bellezza di questo sport ma anche per dare ai nostri tifosi e a tutti i calabresi il piacere di assistere al grande spettacolo della Superlega, riconoscendosi sotto un’unica bandiera con orgoglio. Quest’anno è stata la dimostrazione che quando c’è unità d’intenti e voglia di arrivare si possono compiere belle imprese, ed ovviamente quando ciò accade non tarda ad essere tributato anche il meritato plauso da parte degli addetti ai lavori.
Una stagione contrassegnata dal Covid così come la parte finale dell’anno scorso: la Callipo fortunatamente è rimasta indenne non registrando nessun caso di positività, segno questo anche di un’ottima organizzazione della società al riguardo?
Abbiamo cercato di prestare massima attenzione e di proteggere i nostri atleti e i nostri collaboratori rispettando fedelmente le prescrizioni dei Protocolli anti-Covid. I responsi ci hanno dato ragione a dimostrazione che quando si opera con coscienza e capacità si ottengono ottimi risultati.
Aver condotto il torneo quasi sempre tra terza e quarta posizione ed essere poi ‘costretti’ a giocarsi il 5° posto nella Pool Challenge Cup lascia un po’ di amaro in bocca?
Assolutamente sì. Siamo sempre stati a ridosso delle prime squadre in Regular Season e giocarsi poi l’accesso all’Europa ricominciando daccapo è stata dura. L’aspetto mentale ha pure la sua importanza e probabilmente la squadra ha risentito dell’uscita ad un passo dalle semifinali. Certo ciò non giustifica l’atteggiamento tenuto durante la Pool, ma bisognerebbe rivedere questa formula e privilegiare in qualche modo la squadra meglio piazzata a fine regular season.
Questa stagione verrà ricordata non solo per lo storico quinto posto ma anche per le roboanti vittorie a Trento, Civitanova e Modena (mai accaduto prima in 13 trasferte di A1): quanta gioia ha provato?
Tantissima felicità e grande soddisfazione. Oggi possiamo dire che siamo stati l’unica squadra ad aver battuto gli attuali Campioni d’Italia della Lube Civitanova due volte, sia all’andata che al ritorno. Ricordo che al termine della partita in trasferta dello scorso 15 novembre ho ricevuto congratulazioni da più parti. Al pari poi della prima volta nel Tempio del Volley di Modena. Oltre alla vittoria a Trento. Sono anche queste le soddisfazioni per noi, che danno manforte a ciò che vado sostenendo ormai da anni: la bellezza del volley è proprio quella di capovolgere i pronostici più scontati sulla carta. Per cui la Superlega ha bisogno del calore e dell’entusiasmo anche delle piazze più piccole, quali possono essere Vibo Valentia che, lo ribadisco, da tanto tempo, rappresenta bene e senza timore, l’intero Sud tra le super potenze del Nord.
Intanto si inizia a pensare già alla prossima stagione: cosa può dire ai tifosi giallorossi
sui programmi della Callipo?
Cercheremo come sempre di farci rispettare, con impegno e dignità. E ovviamente cercheremo di portare a casa buoni risultati regalando nuove emozioni alla tifoseria. Stiamo già lavorando per mettere in piedi una formazione competitiva e affamata, che abbia voglia di investire energie e talento per la causa giallorossa.
Speriamo di sbagliare il meno possibile e di prenderci le nostre soddisfazioni.
A proposito di tifosi, si andrà verso la riapertura dei Palazzetti così come si farà per il calcio dagli Europei di giugno prossimo?
Ho auspicato la riapertura dei palazzetti al pubblico nella stagione appena conclusa, ma siamo stati letteralmente investiti da questa tremenda pandemia, che tra l’altro non è ancora finita. Ora con i vaccini la situazione dovrebbe migliorare anche se non bisogna abbassare la guardia. Certo è che sulla falsariga delle decisioni che si stanno per prendere per il calcio, si deve pensare alla riapertura, con le dovute cautele, per gli altri sport compresa ovviamente la pallavolo. In caso contrario sarebbe davvero difficile andare avanti e a quel punto si dovrebbe valutare la sospensione delle competizioni.
I nostri tifosi ci sono mancati, conosciamo il loro calore ed entusiasmo, per cui speriamo che nella prossima stagione possano ritornare al PalaMaiata.
UFFICIO COMUNICAZIONE
Rosita Mercatante
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