Entrambi grandi protagonisti ieri sera al PalaBarton, l’opposto lussemburghese ed il martello ucraino commentano la vittoria contro Milano, la quinta consecutiva per Perugia. In calce anche l’analisi del tecnico serbo Nikola Grbic

 

Rychlicki&Plotnytskyi. Scriverlo è difficile, leggerlo anche. Ma vederli il campo è uno spettacolo.
La vittoria in tre set ieri sera della Sir Safety Conad Perugia sull’Allianz Milano, la quinta consecutiva in questo avvio di Superlega, porta anche la firma dell’opposto lussemburghese e del martello ucraino, entrambi grandi protagonisti sul taraflex del PalaBarton in un match che ha confermato la crescita della squadra del presidente Sirci, sia ovviamente nel gioco, sia nell’amalgama tra reparti e compagni. C’è tanto ancora da lavorare, ma il presente è confortante e soprattutto indice che la strada intrapresa è quella giusta.
“C’era un po’ di nervosismo all’inizio”, dice Kamil Rychlicki, autore di 13 punti con il 60% in attacco ed un ace. “Poi siamo entrati nel match, grazie anche all’aiuto dei nostri tifosi, abbiamo colto l’occasione di prendere in mano la gara e di portarla fino in fondo. Sono contento della vittoria, che è la cosa più importante, e penso che per tutti quelli che verranno a giocare nel nostro palazzetto sarà molto difficile perché il pubblico qui è incredibile. La mia prova? Io so che piano piano tutta la squadra e anche io arriveremo sulla strada giusta, bisogna solo lavorare. Adesso testa a Ravenna”.
L’Mvp di ieri sera, acclamatissimo da tutto il PalaBarton, se lo è preso uno stratosferico Oleh Plotnytskyi. In campo dalla metà del secondo set, il fenomeno ucraino ne ha messi a terra 8 con 5 ace, tutti con una decida speciale: “Gli ace sotto la curva? Sono tutti per i Sirmaniaci”, dice Oleh che poi passa all’analisi del match. “Ci stiamo allenando bene e questi sono i risultati. Non abbiamo avuto il miglior approccio ieri sera, ma poi la squadra ha reagito subito facendo bene al servizio, nel muro-difesa ed in tutto quello che serve per vincere e portando a casa un risultato importante. Ora torniamo in palestra e continuiamo a lavorare per preparare la trasferta di Ravenna. In Italia è difficile giocare contro tutte le squadre, ogni avversario ha giocatori forti che possono metterti in difficoltà e quindi bisogna prepararsi bene”.
La chiosa finale spetta ad un soddisfatto, e ne ha ben donde, Nikola Grbic.
“Sapevamo che quella con Milano era una partita difficile. Venivamo da una bella prova la settimana precedente, dove avevamo speso tante energie nervose, e inconsciamente c’era il rischio di un fisiologico rilassamento. In settimana ci eravamo allenati bene, nell’ultimo allenamento prima della partita avevo visto un po’ di rilassamento ed avevo ricordato ai ragazzi che Milano avrebbe giocato a mille. E ieri, all’inizio del primo set si è visto proprio questo con Milano carica e noi che abbiamo commesso diversi errori. Poi abbiamo iniziato a fare la nostra partita e siamo saliti di rendimento, ma dobbiamo ricordarci che in Italia basta un niente che avversario ti complica la vita. Squadra in crescita? Lo dico da inizio stagione, abbiamo bisogno di tempo per trovare il nostro ritmo, le nostre intese ed i nostri equilibri all’interno della squadra. È un processo e ci vuole del tempo. In questa prima fase abbiamo avuto modo di poter lavorare bene in palestra senza impegni infrasettimanali e il livello generale si è alzato”.

UFFICIO STAMPA SIR SAFETY CONAD PERUGIA