Finalmente torna il sorriso in casa Portomaggiore dopo che nelle ultime 4 uscite gli uomini guidati da coach Cruciani avevano portato a casa solamente due punti figli di due sconfitte al tie break con Montecchio e Torino. Nelle altre due gare contro Motta e Porto Viro, nonostante due prestazioni molto positive, la classifica non ha mosso passi in avanti.
Il coach Trentino Francesco Conci si affida a Depalma in regia con Magalini opposto, Pol e Bistrot di Banda (quest’ultimo alternato come atleta under con Cavasin), Acuti e Simoni in posto 3 e Lambrini Libero. Cruciani risponde con la formazione tipo che vede Marzola- Albergati, Graziani-Nasari, Quarta-Ferrari, Benedicenti Libero.
Nell’insidiosa trasferta Trentina il primo grande ostacolo era la testa dell’intero gruppo, troppo piena di scorie dopo l’ultimo mese a bocca asciutta di vittorie, ed infatti l’inizio è stato un vero e proprio schiaffo a mano aperta. Trento parte fortissimo in battuta e in attacco andando ad imprimere un ritmo alla gara che stordisce completamente Albergati e compagni. Trascinati da un super Magalini, che solo nel primo set mette a referto ben 13 punti, e da un’ottima organizzazione muro/difesa. Portomaggiore non incide in nessun fondamentale e subisce senza riuscire a controbattere. Il set termina agevolmente 25-14 a favore dei padroni di casa. In questo preciso momento arriva il primo grande merito di Portomaggiore che invece di demoralizzarsi inizia a macinare il suo gioco, fatto di organizzazione e coralità nel gioco. Sale la positività in tutti i fondamentali, il cambio palla inizia a funzionare con continuità e sale la fiducia generale della squadra. I due reparti centrali si limitano molto a vicenda per l’intero arco della gara, invece saranno proprio i laterali a fare la differenza. Marzola mette in partita tutti e tre i suoi esterni mentre Depalma si affida troppo a Magalini che alla lunga inizia ad abbassare la sua qualità. Questo grazie ad un muro portuense che cresce di punto in punto, con il solito Quarta che mette a referto 4 muri punto. Sarà proprio un ace del centrale bolognese e un suo continuo turno in battuta a mettere un difficoltà la ricezione trentina permettendo a Graziani e a Ferrari di mettere a terra tre muri consecutivi (13-19). Il set termina con il punteggio di 19-25 e la partita torna in parità. Il terzo e il quarto set proseguono sulla falsa riga del secondo. Il servizio di entrambe le squadre rimane incisivo e continuo con Trento che raccoglie di più dal servizio mentre Portomaggiore da tutta la fase break. Marzola inizia ad inserire anche la pipe. Sarà proprio un attacco da zona 6 di Graziani a chiudere il quarto set sul 19-25 e a regalare 3 punti fondamentali a tutta la squadra. Ottima la sua prestazione con 16 punti a referto e il 52% in attacco. In doppia cifra anche il solito Albergati (18 punti e 47% in attacco) e Nasari (14 punti con il 45% in attacco). Una prova che fa ben sperare per il proseguo del percorso, ancora molto incerto e difficile, con 6 squadre chiuse in una manciata di punti in questo ultimo e importante sprint finale.
UniTrento – Sa.Ma. Portomaggiore 1-3 (25-14/19-25/22-25/19-25)
Sa.Ma. Portomaggiore: Albergati 18, Graziani 16, Nasari 14, Quarta 8, Ferrari 7, Benedicenti L, Marzola, Gabrielli L2, Masotti, Zanni, Bragatto ne, Ciccarelli ne.
UniTrento: Magalini 31, Acuti 7, Pol 5, Bristot 4, Cavasin 4, Depalma 3, Simoni 3, Dell’Osso 2, Parolari 1, Lambrini L, Bonizzato, Coser, Marino L2, Pizzini ne.