Seconda consecutiva in casa per il ViViBanca Torino che, dopo aver trovato il primo successo stagionale domenica scorsa al “PalaCupole” contro Brugherio, sarà di nuovo di scena tra le mura amiche contro un’altra formazione lombarda, la neopromossa Garlasco 2001.
I lomellini, rispetto alla scorsa stagione hanno inserito 4 giocatori di livello per alzare l’asticella e ambire ad un campionato nelle zone tranquille della classifica. Su tutti spicca l’arrivo dell’opposto Alberto Magalini da Trento, giocatore che contro il Parella ha sempre offerto prestazioni “monstre”. Cambia anche la regia, con l’approdo in rossonero del catanese Sergio Petrone. In posto 4, al confermato Michele Crusca è stato affiancato l’esperto Leonardo Puliti, un passato anche in A1. Al centro, dove si alternano l’ex Mellano e Coali, ha invece il “posto fisso” l’altra novità stagionale: Filippo Porcello, 34 anni e ultime tre stagioni tra A2 e A3 con le maglie di Catania, Macerata e Palmi. Il libero è il giovane Mattia Taramelli, uno dei tanti talenti cresciuti alla scuola Vero Volley.
L’inizio di stagione è stato positivo per la squadra allenata da Marco Maranesi che, dopo aver lottato nella prima giornata contro una delle favorite alla vittoria finale, Grottazzolina, la scorsa settimana ha superato in rimonta Fano al tie-break.
In casa ViViBanca Torino c’è la volontà di confermarsi anche se alcuni acciacchi non permetteranno ancora a coach Simeon di poter schierare la miglior formazione possibile.
“Siamo in 13 proprio per non far sentire la mancanza di nessuno – ci tiene a precisare Lorenzo Simeon – Chiunque venga chiamato in causa so che può far bene e non far rimpiangere un eventuale assente, lo ha dimostrato domenica Carlevaris. Dobbiamo innanzitutto pensare a metterci a posto fisicamente, ma intanto speriamo di ripetere l’ottima prestazione offerta contro Brugherio augurandoci possa bastare per ottenere un’altra vittoria. Loro sono una squadra molto fisica in attacco, perciò sarà importante aggredirli subito a servizio per metterli in difficoltà”.