AGNELLI TIPIESSE BERGAMO 3

POOL LIBERTAS CANTU’ 0

(25-18, 25-21, 25-21)

AGNELLI TIPIESSE BERGAMO: Finoli 6, Santangelo 15, Pierotti 13, Terpin 11, Milesi 6, Signorelli 6, D’Amico (L1), Ceccato. N.E.: Mancin, Umek, Sormani, Cargioli, Rota (L2). All: Graziosi, 2° All: Busi, 3° All: Carenini (battute vincenti 5, battute sbagliate 12, muri 8).

POOL LIBERTAS CANTU’: Viiber 3, Motzo 16, Bertoli 5, Mariano 9, Monguzzi 5, Mazza 2, Butti (L1), Galliani, Picchio, Gianotti. NE: Regattieri, Malvestiti, Corti, Pellegrinelli (L2). All: Battocchio, 2° All: Abbiati, 2° All: Redaelli (battute vincenti 1, battute sbagliate 10, muri 6).

 

Arbitri: Antonio Licchelli (Reggio Emilia) e Michele Marotta (Prato)

Addetto al videocheck: Andrea Bonzanni

 

Come all’andata, il derby si conclude con la vittoria per 3-0 della Agnelli Tipiesse Bergamo al termine di una partita molto combattuta e vinta dai bergamaschi per la maggiore lucidità nei momenti chiave.

Coach Matteo Battocchio schiera Robert Viiber in regia, Matheus Motzo opposto, Romolo Mariano e Matteo Bertoli schiacciatori, Dario Monguzzi e Federico Mazza centrali, e Luca Butti libero. Coach Gianluca Graziosi risponde con Juan Ignacio Finoli in regia, Andrea Santangelo opposto, Jernej Terpin e Marco Pierotti in banda, Lorenzo Milesi e Gianluca Signorelli al centro, e Francesco D’Amico libero.

Inizio di match in equilibrio fino alla doppia pipe di Terpin che manda avanti i suoi (7-5). Due ace consecutivi di Finoli lanciano la Agnelli Tipiesse sul +4, con Coach Matteo Battocchio che ferma il gioco (12-8). E’ già lo strappo decisivo: il Pool Libertas lotta su ogni palla, torna sotto con una pipe di Mariano (20-17), ma non riesce a ricucire lo strappo. Chiude un pallonetto di Pierotti (25-18).

A inizio secondo set il Pool Libertas prova a scappare via con Motzo e Mariano (3-5), ma sono due errori dei canturini a riportare il punteggio in parità a quota 5. Bertoli mura Santangelo, ed è di nuovo doppio vantaggio esterno (7-9). La Agnelli Tipiesse, però, non molla e resta agganciata nel punteggio. Pierotti intuisce il tocco di seconda di Viiber, Santangelo mette a terra un ace, e Bergamo sorpassa (15-14). Una pipe di Terpin sancisce il doppio vantaggio interno, e Coach Battocchio ferma il gioco (20-18). Bertoli attacca in rete, e il Coach canturino chiama il suo secondo time-out in poco tempo (22-20). I canturini lottano su ogni palla, ma non riescono a ricucire lo strappo. Milesi mura Motzo consegnando il set ai suoi (25-21).

A inizio del terzo set il Pool Libertas si porta 1-4. Finoli è costretto ad uscire per un inforturnio, ma la Agnelli Tipiesse non si disunisce e torna sotto (6-7). Signorelli mura Monguzzi, ed è parità a quota 10, con Coach Battocchio che vuole parlarci su. Due punti consecutivi del Capitano canturino segnano il nuovo allungo esterno (11-13), ma Finoli rientra in campo, Signorelli mura Mariano e si torna in parità a quota 13. Si lotta palla su palla, ma Bergamo riesce ad allungare, con Coach Battocchio che chiama il suo secondo time-out (20-17). E’ l’allungo decisivo: ai padroni di casa basta gestire il vantaggio per chiudere set e match con Pierotti (25-21).

Queste le parole di Coach Battocchio a fine partita: “Credo che quella di oggi sia stata una prestazione negativa da parte nostra. Non è un discorso di punteggio, Bergamo in casa ha vinto 8 volte su 10 per 3-0, ha perso solo tre set e la metà delle volte gli avversari non sono arrivati a 20; noi siamo arrivati a 21 due volte su 3, quindi il nostro non è stato un problema di punteggio. Il nostro problema di oggi è stato il fatto che abbiamo fatto male quello che di solito facciamo bene. La responsabilità è mia: quando la squadra fa male quello su cui è forte e su cui deve fare la differenza, la responsabilità principale è dell’allenatore che non ha saputo leggere bene la gara. Mi prendo tutte le responsabilità di questa prestazione negativa, però sono molto molto arrabbiato: non tanto per il punteggio, ma quanto perché se noi sappiamo fare delle cose, le dobbiamo fare bene e non possiamo ad un certo punto uscire dal campo come mentalità, e giocare in maniera contratta e in balia degli avversari”.