La passione non basta. Servono tempo e dedizione. Studio approfondito e competenze. In caso contrario, non sarebbe possibile svolgere al meglio un ruolo sempre più centrale nella pallavolo di oggi: quello di scoutman. In questo senso, la Da Rold Logistics Belluno può affidarsi a uno che, sotto rete, è rimasto una decina d’anni. E si è tolto parecchie soddisfazioni. Ma ora, appoggiate le ginocchiere al fatidico chiodo, osserva e soprattutto analizza il volley da un’altra angolazione: il riferimento è a Francesco Gasperin.
VIDEO E CODICI – «Lo scoutman fa parte dello staff tecnico – afferma il diretto interessato – e, attraverso dei programmi specifici, inserisce dei codici associati a ogni azione del match. In sostanza, lascio una traccia di tutto ciò che succede in partita. È utile per avere statistiche in tempo reale, da cui si possono trarre indicazioni e suggerimenti importanti. In più, una volta caduto a terra l’ultimo pallone, analizzo in maniera dettagliata la sfida, correggo eventuali errori e associo le singole fasi della gara ai codici del programma, affinché le immagini del video coincidano con lo scout. Così, se per esempio volessimo rivedere tutti gli attacchi di un determinato schiacciatore, è sufficiente esportare i codici stessi».
INFORMATICA E VELOCITÀ – Gasperin, da atleta, ha centrato due promozioni in C e B: «Il fatto di aver giocato di sicuro aiuta perché lo scoutman deve innanzitutto conoscere la pallavolo. E bene. Poi non possono mancare le competenze in ambito informatico, unite alla praticità e alla velocità di scrittura. Per non perdere nemmeno uno scambio, è meglio scrivere senza guardare la tastiera». Tutto va condiviso con la Lega Volley: «Entro 24 ore dall’inizio della gara, è obbligatorio consegnare lo score della gara corretto e completo. E non sempre è facile incastrare le tempistiche, visto che il lunedì lavoro. Nel complesso, comunque, è un’esperienza davvero stimolante».
ASTICELLA – In A3 l’asticella si alza per chiunque, nessuno escluso: «L’impegno è di rilievo, specialmente se si considerano i viaggi per le trasferte. Ma è bellissimo stare insieme alla squadra e dare un apporto concreto. Quindi sono molto contento. Anche perché mi sento parte del gruppo».
NULLA DA INVIDIARE – A proposito del gruppo, reduce dal passivo al tie-break di Montecchio Maggiore, Gasperin lo osserva e lo vive da vicinissimo: «Migliora di settimana in settimana. Ed è sempre più unito. Non dimentichiamo che nel collettivo ci sono tanti esordienti, io per primo. Quindi serviva un po’ più di tempo per ambientarsi. Ora però la squadra soffre sempre di meno le difficoltà, mentre in termini di qualità non abbiamo nulla da invidiare ad altre formazioni già incrociate». Nel frattempo, i ragazzi di coach Poletto continuano ad allenarsi in vista di una sfida che ha i contorni dello scontro diretto: domenica (ore 18), alla Spes Arena, arriva la ViVi Banca Torino, penultima della classe.