Fare parte della famiglia Sistemia LCT Saturnia Aci Castello significa sposare un progetto, essere innamorati o innamorarsi della pallavolo, riconoscerne i valori e contribuire ad un percorso, quello del Campionato di volley maschile di Serie A3 Credem Banca 20/21. È così per Salvatore Torrisi che quest’anno, con il Centro Analisi Catanese, laboratorio all’avanguardia con un’esperienza lunga quasi mezzo secolo, che ha deciso di unirsi ad un progetto che guarda innanzi tutto al territorio.
Quali sono i valori che avete deciso di sposare?
Sono i valori propri dello sport, la lealtà, il rispetto ma anche l’emozione che da fare sport tutto unito all’etica sportiva. Ho un legame forte e intimo con Aci Castello e scegliere Saturnia mi ha permesso di coniugare i valori dello sport con quella che si spera sia una ricaduta positiva sul territorio, soprattuttto a livello giovanile, dando un’opportunità ai giovani e ai ragazzi di crescere per poter fare qualcosa di importante a casa propria.
Come è aumentato il vostro valore sociale con il sostegno alla squadra?
Sicuramente una relazione diretta tra la sponsorizzazione e il ritorno di immagine c’è stata, ma non è di facilissima o immediata determinazione. Centro analisi Catanese è una realtà che esiste da 50 anni quindi non è importante avere una reazione immediata da parte del mercato, da parte dei nostri clienti, per me è molto più importante il giusto lasso di tempo che ci vuole per favorire l’associazione dei valori dello sport e della nostra società come ho detto prima.
Cosa vi aspettate da questa partnership?
Come già detto la valorizzazione dei valori dello sport che strettamente si legano a quelli della nostra società, con l’obiettivo di dare risalto ai giovani del nostro territorio e di portare sempre in alto valori come la lealtà, l’etica e il rispetto.
Qual era stato finora l’approccio di Centro Analisi Catanese allo sport?
Non è la prima volta che Centro Analisi Catanese sostiene lo sport, è da tanti anni che collaboriamo con le maggiori realtà sportive del nostro territorio in un duplice modo, ovvero noi siamo stati una realtà professionale al servizio delle realtà sportive di calcio, di pallanuoto, in particolar modo in relazione alla preparazione prestagionale soprattutto quest’anno le collaborazioni sono diventate molto più strette a causa dei tamponi che, come sappiamo, hanno assunto un’importanza fondamentale.
In questo momento c’è un progetto targato Centro Analisi Catanese che vi sta particolarmente a cuore e che ben si sposa con questa partnership?
Sì abbiamo un progetto che si sposa con questa partnership ma in realtà è ancora più ampio. E’ chiaro che ormai da un anno la pandemia caratterizza in modo significativo le vite di tutti noi, sportivi compresi. Lo sportivo oggi si deve sottoporre a 2/3 tamponi alla settimana. È chiaro che è cambiato il modo di vivere e di vivere anche lo sport. Dal primo momento, quindi da aprile dello scorso anno, quando è stato possibile fare prima il test sierologico per la verifica degli anticorpi, poi i tamponi, oggi da qualche settimana è possibile fare il test di seconda generazione che ci dice se chi è stato vaccinato ha sviluppato gli anticorpi. È chiaro che i nostri progetti si indirizzano in questo senso e che questa è la strada da seguire con l’obiettivo di tornare alla normalità. Tutti noi dobbiamo tornare a vivere e noi di Centro Analisi Catanese, nel nostro piccolo, stiamo concentrando tutte le nostre forze per far sì che la gente si senta sempre più sicura e che possa tornare a vivere.