Matteo Bonfanti sarà il nuovo fisioterapista del team guidato da Graziosi. Ha già lavorato con il team Olimpia nel 2016, nel primo anno di serie A2 e conosce già l’ambiente bergamasco. Matteo lavora per il centro medico sportivo Perform insieme ad Emanuele Arioli, mental trainer volto noto di Olimpia.
Di Milano, ma bergamasco acquisito classe 1981 Bonfanti ha una grande passione per questo sport e lo sport in generale, avendo intrapreso questa carriera specializzandosi proprio nel campo sportivo avendo lavorato già in passato a Milano in uno studio privato con sportivi di tutte le discipline, specialmente calciatori ma anche atleti professionisti di volley e altre discipline e categorie. Ha seguito il team come tifoso in questi ultimi anni, in particolare vedendo l’ultimo match in cui Olimpia ha vinto la Coppa Italia, ed è sempre rimasto in ottimi rapporti con la società specialmente con il Presidente Agnelli.
“E’ un ritorno gradito a Bergamo e avevo già lavorato con mister Graziosi, mi fa piacere tornare “in famiglia”, i ragazzi sono stati fermi tanto e il fatto di cominciare prima e gradualmente penso sia utile per evitare infortuni e per poter lavorare su eventuali fastidi che si vengono a creare, si può lavorare al meglio in questi giorni stiamo facendo un po’ di valutazioni per sistemare queste cose. Io lavoro per Perform, come referente alla fisioterapia e ho a che fare tutti i giorni con sportivi di vari livelli pallavolo calcio o tennis, è un ambito in cui ho sempre lavorato. Con il Presidente ho un ottimo rapporto e grande stima, sono contento che mi abbiano richiamato sia lui che il Ds Vito Insalata. Ho conosciuto anche lo staff della Tipiesse Cisano che non conoscevo e ho visto grande entusiasmo da entrambe le parti e voglia di fare bene. Ottima organizzazione a livello di staff medico, un ottimo massofisioterapista e ortopedici, insieme alla nutrizionista e al preparatore atletico siamo sulla carta un’équipe medica di alto livello, non dobbiamo necessitare così di altre figure. Ci si può gestire in maniera ottimale dall’interno. Stiamo facendo anche un programma di prevenzione per capire quali sono punti deboli o vecchi infortuni su cui lavorare, proprio per essere pronti quando entreremo nel vivo della preparazione”.
Foto: Roberto Marini
Linda Stevanato – Ufficio stampa Agnelli Tipiesse