Tanta esperienza e capacità tecnica. Sono le caratteristiche garantite da Ludovico Dolfo, nuovo schiacciatore dei Passerotti. 12 anni tra A1 e A2, la gioia di aver vestito la maglia azzurra e ancora tanto entusiasmo “Credo che il nostro roster sia forte e competitivo e che sia giusto essere ambiziosi e puntare ad un campionato al vertice”
Si chiama Ludovico, ha il capello folto ed è indubbiamente tra i migliori nella sua categoria. Ed è prontissimo a suonare una bellissima sinfonia con gli orchestrali della Tinet Prata. Non è Beethoven, ma Ludovico Dolfo, vero colpo di mercato concluso dal direttore d’orchestra Luciano Sturam. Dolfo, nato a Treviso il 30 Giugno 1989, banda ricevitrice di 198 cm, ha un curriculum ed un’esperienza di tutto rispetto. Dopo gli anni delle giovanili alla Sisley Treviso, con ricca dotazione di scudetti giovanili ha esordito in prima squadra nel 2008 e ha frequentato per 6 stagioni i parquet di A1 a Belluno, Loreto, Castellana Grotte e Città di Castello. Seguono poi le esperienze in A2 a Bergamo, Ortona e Reggio Emilia. Con gli emiliani gioca per quattro stagioni, tra le quali l’ultima, in compagnia dell’altro nuovo Passerotto Alberto Bellini.
Un bel feeling c’è anche con la maglia azzurra. A Brno nel 2008 vince il premio come miglior schiacciatore e best scorer degli Europei Juniores. Nel 2010 la convocazione nella Selezione U23, mentre nel 2013 l’esperienza con la Nazionale maggiore con la quale conquista a Mersin in Turchia l’oro ai Giochi del Mediterraneo e un bronzo a Kyoto nella Grand Champions Cup
Il tuo è un curriculum di tutto rispetto con 12 stagioni tra A1 e A2. cosa ti ha convinto a “scendere” in A3 e venire a Prata?
“Sono contento di arrivare a Prata, una società seria che tralaltro è pure vicino a casa mia. Quest’anno ho fatto una scelta importante di vita ovvero abbinare un’attività lavorativa alla pallavolo e Prata lo ha reso possibile. Speriamo che questo binomio porti successo in entrambi i campi”
Fra i tuoi nuovi compagni conosci Bellini con cui hai giocato lo scorso anno e soprattutto Bortolozzo, tuo collega già ai tempi della Sisley. Cosa ti ha raccontato Matteo della sua esperienza in gialloblù?
“Conosco molto bene Bellini per averci giocato assieme quest’anno a Reggio Emilia e sono contento di condividere con lui un’altra stagione, ma soprattutto sono contentissimo di ritrovare un amico come Bortolozzo. Ci tengo a ringraziarlo perché in questo periodo è stato come una fidanzata che ti corteggia. Ha insistito quotidianamente per farmi venire a Prata. Ci lega una forte amicizia nata ancora ai tempi dell Under 14 della Sisley. Peraltro ritrovo un altro compagno come Luca Calderan, anche lui nel periodo oro granata e anche Ned è una faccia nota. Siamo un bel gruppo e sono convinto che faremo bene.
Conoscevi già l’ambiente di Prata?
“L’ambiente di Prata lo conosco già dai tempi in cui i Passerotti militavano in Serie B. Sono stato al PalaPrata due stagioni fa quando giocavo in A2 con Ortona. E’ un ambiente caldo e sono contento di avere vicino a casa una società che dimostri non solo competenza, ma anche grande affetto per i propri giocatori”
Qual è la tua impressione sul prossimo campionato di A3 e sulla nuova squadra che si sta formando?
“Non conosco molto il campionato di A3, ma solitamente amo conoscere nei particolare le squadre che andrò ad affrontare e quindi attendo di scoprire i roster definitivi delle altre compagini. Per quanto riguarda noi credo di poter dire che siamo una squadra forte. Dobbiamo essere ambiziosi e credere di poter affrontare un campionato al vertice”
Hai già parlato con Coach Mattia? Quali sono gli obiettivi tuoi personali per la prossima annata?
“Ho parlato ieri ed è stata una bella chiacchierata. La preparazione sarà molto importante dopo un periodo di stop così lungo. Dobbiamo essere positivi e consapevoli delle nostre qualità e lottare per stare ai piani alti della classifica e magari anche buttare un occhio alla promozione”
C’ è un ricordo pallavolistico al quale sei particolarmente legato? Hai qualche idolo, sportivo o no, al quale ti ispiri?
“Di ricordi ce ne sono tanti a partire dagli scudetti giovanili e l’esordio in prima squadra con la Sisley. Le medaglie con la nazionale italiana ai Giochi del Mediterraneo e alla Grand Champions’ Cup, entrambi nel 2013 resteranno nel cuore. Il mio idolo da quando ero in U13 è assolutamente Samuele Papi. Infatti indosso il numero sei, che era il suo e che mi ha accompagnato per tutta la carriera”
Come definiresti il giocatore Dolfo?
“Questa è una bella domanda. Credo di essere un giocatore di equilibrio anche se mi piacciono molto i fondamentali di attacco. Quest’anno cercherò di portare la mia esperienza, ma sono convinto che con il roster che è stato allestito faremo molto bene”
Quando non sei in palestra come ti piace occupare il tempo libero^
“Sono un amante dello sport in generale. Seguo molto il basket, soprattutto l’ NBA e il tennis. Una passione è quella che riguarda il mondo del vino e mi piacerebbe iniziare un corso da sommelier per entrare in quel mondo. Sono sposato con una ragazza americana, di Los Angeles, ormai da 3 anni. Quest’anno staremo a casa a Maserada e ce la godremo sicuramente più del solito”