Beppe Cormio, si è parlato molto in settimana di trattative per la riduzione degli stipendi.
“In particolare ho riferito di quella che è una trattativa che ci riguarda ma che non stiamo portando avanti noi, bensì la Lega con due bravi avvocati e il suo amministratore delegato Massimo Righi e gli agenti degli atleti di tutta la SuperLega, a contrapporsi a quelle che sono le proposte che sono state fatte. Io ho riferito quelle che sono al momento, più o meno, le parti: la richiesta di un taglio intorno al 30%, uno stipendio e mezzo dicono gli agenti, che potrebbero arrivare fino a due ma è una trattativa loro, che quando si concluderà imporrà ai Club chiaramente una linea da seguire, che però non portiamo avanti direttamente noi. Diverso è il discorso, invece, per quella che sarà la prossima stagione, dove noi dovremo fare delle scelte. Non ho mai detto che andremo a tagliare, ho detto che partiranno tanti big ma riferito al nostro campionato: immagino che se alcune società vorranno ridurre il proprio impegno o dovranno ridurre il proprio impegno, alcuni big rischiano di partire perché ci sono dei mercati che saranno comunque concorrenziali e che magari risentiranno meno di questa grande crisi che abbiamo vissuto in tempi così rapidi. Se questo accadrà, dovremo organizzarci e ricreare delle nuove star, come a me è già capitato di fare in altre piazze. Non dobbiamo demoralizzarci ma al momento dobbiamo provare a difendere tutti i nostri campioni, trovare anche per il futuro con loro degli accordi. Esistono tante possibilità: i premi, i contratti che si possono prolungare, allungare, plasmare e concepire diversamente. Mi è sembrato di trovare, comunque, con i campioni che io conosco meglio che sono nel nostro club una certa disponibilità, non ho trovato il muro contro muro. Per cui mi auguro che questa sia una politica che si possa portare avanti, che comporti un netto risparmio e anche, come diceva Giulianelli, un chiaro riferimento etico al momento che stiamo vivendo e che purtroppo abbiamo l’impressione e il timore che durerà per un po’”.
Quindi avete cambiato strategia di mercato?
“No, noi non abbiamo fatto un mercato in conseguenza a questi problemi. Molte società invece, compresa la nostra, hanno fatto un mercato prima che ciò accadesse. È chiaro che all’estero, in questo momento, si sta facendo mercato anche su quelle che sembrano essere le posizioni che vacillano da qualche altra parte. Dovremo essere attenti a non perdere pezzi o comunque a saper ripianare qualche dolorosa perdita, se dovesse esserci nei club italiani, con dei giovani di prospettiva che possono trovare spazio in questa situazione. L’importante è che l’equilibrio rimanga, che il livello non scenda troppo e che si possa tornare a divertirci. Nel fare tutto questo discorso, però, è stata trascurata la cosa più importante: i Club hanno bisogno di aiuto. Se lo Stato concederà aiuto allo sport italiano, dovrà farlo anche per questa categoria di sportivi, cioè quella che fa lo show che poi viene visto in televisione da tutti voi. E soprattutto potrà intervenire dandoci una grossa mano e consentendoci un taglio magari diverso, defiscalizzando quelle che sono le sponsorizzazioni. Se già il Governo facesse questo, e le sponsorizzazioni potessero essere portate in detrazione, io credo che ci sarebbe un incentivo in più per continuare a dare una mano allo sport, in particolare alla pallavolo e alla nostra disciplina. Sto sempre ragionando per quello che riguarda l’interesse di tutti, non sto facendo un discorso assolutamente che riguarda solo la Cucine Lube che, così come la Sir piuttosto che Latina o Monza, farà a tempo debito i suoi ragionamenti”.