Con la quarantena che ha fermato il Campionato di Serie A, i giocatori della Menghi Pallavolo Macerata si sono organizzati per continuare a tenersi in forma e farlo insieme, come squadra, anche se a distanza, rispettando le norme di sicurezza dettate dall’emergenza Coronavirus. Con l’aiuto della tecnologia, la squadra ha trovato un nuovo modo per restare unita e in contatto, ritrovando negli allenamenti quotidiani da fare insieme, una componente fondamentale della vita di uno sportivo. “È dal lunedì della passata settimana che abbiamo iniziato ad allenarci così”, racconta Gianluca Paolorosso, preparatore atletico della Menghi Pallavolo Macerata, è lui che segue i giocatori nelle varie sessioni, “Ci incontriamo ogni giorno, nel pomeriggio, tutti collegati in video tramite l’applicazione ZOOM. Prima consegno ai ragazzi le schede da eseguire, poi durante gli allenamenti controllo i tempi di esecuzione e di recupero. Ogni sessione dura circa quarantacinque minuti”.
Com’è nata l’idea di questa attività? “In accordo con il coach Adriano Di Pinto e considerando le esigenze dei giocatori, che hanno il problema di non avere a casa l’attrezzatura giusta, abbiamo pensato ad un modo alternativo di mantenere i ragazzi in forma. Mancando appunto gli strumenti, sono allenamenti che si concentrano prevalentemente sul corpo libero, ogni seduta è molto intensa comunque, ci siamo prefissati il duplice obiettivo mantenere attivi gli atleti e farli ancora sentire parte di una squadra a tutti gli effetti. Questi appuntamenti li aiutano a non disabituarsi all’allenamento e ci permettono di assicurarci che tutti lavorino; inoltre, restituiscono un po’ di normalità, visto che prima dell’emergenza le sessioni di allenamento scandivano le nostre giornate. Cerchiamo di essere attenti su questi aspetti perché la quarantena rischia di farci impigrire, invece ragioniamo come se fossimo dentro il campionato e ci fa piacere vedere la risposta entusiasta dei ragazzi”.
Ovviamente, vista la situazione nazionale, e non solo, l’eventuale ripresa dei campionati resta un’incognita. “Aspettiamo decisioni da parte della Lega, noi però ci sentiamo sempre una squadra e rispettando le precauzioni indicate dal Governo, ci teniamo in forma. Ovviamente le attività che possiamo compiere da casa sono diverse rispetto agli allenamenti in palestra e soprattutto a quelli con la palla. Anche se i nostri ragazzi sono dei professionisti, non toccano il pallone da diverse settimane e non possono allenare la tecnica, sebbene il coach Di Pinto abbia fornito a tutti i giocatori degli studi specifici che raccolgono i dati sulle prestazioni dei singoli atleti nel corso della stagione, prima del blocco delle attività. Nel caso in cui dovessimo riprendere le partite, di buono c’è che restando attivi, non partiremmo da zero e questo è già tanto. In ogni caso, avremmo comunque bisogno di almeno due settimane di preparazione. Per il momento però siamo concentrati sul superare insieme l’emergenza, sfruttando anche queste piccole iniziative per restare in contatto”.