Con quasi un mese di stop dall’attività agonistica, i giocatori di Olimpia stanno affrontando la “quarantena” ognuno nella propria abitazione a Bergamo, ma sono seguiti in un percorso fisico dai preparatori atletici Gibellini e Benis, che hanno assegnato delle schede dettagliate da eseguire con materiale di “fortuna” trovato in casa o in giardino. I ragazzi, compatibilmente al contesto drammatico che la città sta vivendo al di fuori delle abitazioni private si sono ingegnati e hanno dato vita alla loro fantasia utilizzando talvolta bottiglie di acqua da 2 litri, chi tronchi di albero, o chi si è dilettato con attrezzi da giardinaggio sempre lavorando in sicurezza, come hanno spesso testimoniato nelle loro stories sui social di questi ultimi giorni.
Il lavoro però naturalmente non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello di una preparazione atletica pre campionato, o ad uno di mantenimento durante la stagione, perchè, spiega Nicola Gibellini, “ La disponibilità delle palestre pesi è venuta meno per sicurezza sanitaria e siamo costretti a lavorare a carico naturale. Niente a che vedere nemmeno con il lavoro che dò di solito durante l’estate come pre-preparazione”.
“Il lavoro è poca roba, non potendoli seguire fisicamente sono proprio due schede da fare a casa ognuno per conto suo tutti i giorni. Se possono essere una buona base per un eventuale rientro? Per come lavoro io tenendo conto che abbiamo a che fare con atleti simil-professionisti direi di no: poi servirà tanto lavoro in palestra per riprendere a giocare e per tutelare la condizione fisica e tenuta atletica dei ragazzi.”
Gibellini sottolinea il fatto che l’obiettivo principale dato il momento contingente è la salute, e in questo è in assoluto in linea con il responsabile sanitario dott. Mura che si è pronunciato in una precedente intervista asserendo che in questo momento particolare “Tutti devono agire responsabilmente come se tutti fossero infetti e comportarsi di conseguenza”. La salute prima di tutto, è l’obiettivo primario dello staff di Olimpia: “La pallavolo passa in secondo piano”prosegue Gibellini “Tenendo conto delle condizioni contingenti questo è il massimo che possiamo fare, la preoccupazione ora non è la pallavolo ma che tutti stiano bene!”.
E i giocatori di Olimpia in questo sono molto accorti: negli ultimi giorni hanno contribuito alla causa di raccolta fondi organizzata dalla società “Vincere Insieme In Prima linea”, raccolta destinata alla terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, che sta girando sui social in evidenza sulla pagina facebook di Olimpia e organizzata sulla piattaforma Gofundme.com alla quale stanno partecipando dirigenti, sponsor, staff e pubblico della squadra con generosità, perchè aiutare chi sta lavorando e mettendo a rischio la propria salute per sconfiggere il virus è di primaria importanza, i contagiati sono davvero tanti e le risorse non bastano mai.
Solo dopo che l’emergenza sarà rientrata, e lo farà si spera presto, si potrà pensare serenamente ad un ritorno, e ai festeggiamenti di un percorso concluso con la vittoria di una coppa tanto agognata per anni, festeggiamenti che erano stati “strozzati” dalla minaccia di un avversario invisibile che si è affacciato a sfidare tutta Italia in una partita ben più importante e seria, quella per la sopravvivenza.
Photo: Luca Giuliani
Linda Stevanato- Ufficio stampa Olimpia Bergamo