Ancora le tracce dell’epilogo di gara 2 nell’organismo, con tutto quello che ne deriva, rabbia, delusione stanchezza e subito gli oroblù sono chiamati al lavoro per poter procedere all’analisi di ciò che è stato e alle immediate soluzioni per l’unico risultato ammissibile per la prosecuzione del cammino di questa grande squadra che è decisa assolutamente a non fermarsi: la vittoria.
Per raggiungere l’obiettivo è necessario però riuscire a riportarsi con la mente alla condizione ideale di lucidità e tranquillità e la gara di giovedì capita in casa, come da piazzamento favorevole ha voluto: classificandosi seconda l’Olimpia ha diritto di giocare la “bella” al Pala Agnelli,davanti al proprio pubblico, alla sua gente, e in un Palasport che conosce bene. L’avversario ormai è noto, una Pool Libertas Brianza Cantù che ha aggredito i ragazzi di Spanakis in un ambiente caldo e in un vero e proprio clima da Semifinale, con tutte le casistiche del derby, con tanti “ex” che si sentono galvanizzati da queste occasioni per mostrare tutta la foga e la voglia di vincere, e le rivalità infuocate si sono fatte sentire. Non sono mancati nemmeno i cartellini rossi, episodi negativi che sono da mettere in conto in eventi come questi. Ma la posta in palio è alta, e i ragazzi di Spanakis hanno dimostrato che nonostante la giovane età e la poca esperienza in fatto di play off per alcuni, sono rimasti sempre sul pezzo anche in Gara 2 di fronte ad un Santangelo e un Preti stratosferici, un Cominetti in costante crescita e un reparto centrali assolutamente efficace.
Ma cosa servirà veramente ai bergamaschi per portare a casa il risultato? Le parole di capitan Garnica parlano chiaro: “Sapevamo che non sarebbe stata una serie facile, l’avversario è di livello e si fa ancora piu forte in casa! L’ha dimostrato per gran parte della gara. Se fossimo stati piu cinici e attenti in alcuni momenti nel primo e terzo set, forse non avremmo portato la serie a gara 3! Adesso bisogna analizzare quel che è successo, e lavorarci su! Vogliamo ripagare tutti coloro che sono stati con noi e anche quelli che erano col pensiero da casa. Il nervosismo ci sta perché è una semifinale! Sicuramente non si devono raccogliere le provocazioni che arrivano dal campo ma bisogna saper sempre cosa fare in ogni situazione concentrandosi sulle proprie azioni di gioco”.
E’ mister Spanakis che tiene ad avere tutte le cartucce della sua arma segreta al proprio posto, rivolgendosi in un appello accorato al proprio pubblico: “Torniamo da Cantù con una sconfitta ma con la consapevolezza della nostra forza. Anche lunedì, contro un avversario così forte e un tifo assordante, abbiamo fatto una prestazione importante. Infatti a fine gara è stato difficile interpretare i numeri sul tabellino perché eravamo sopra su tutti i fondamentali con la ricezione positiva leggermente più bassa. Questo ci dice che Cantù è stata più incisiva nei momenti caldi del set, pochi punti hanno fatto la differenza e questo in gare così importanti è normale. Ora riorganizziamo le idee e raccogliamo le energie per questo terzo e decisivo scontro. Sarà un’altra battaglia come è giusto che sia in una semifinale playoff e mai quanto adesso abbiamo bisogno del nostro pubblico. Chiedo a Bergamo di venire a dare una mano a questi ragazzi, la finale è lì e dobbiamo fare questo ultimo sforzo tutti Insieme.”
La partita sarà giocata in orario anticipato alle 15 giovedì 25 aprile al Pala Agnelli per motivi di ordine e sicurezza pubblici, come imposto dalla Questura di Bergamo per organizzazione pubblica in concomitanza della partita di Coppa Italia Atalanta-Fiorentina che si disputerà presso lo stadio di Bergamo alle 20.30.
Serve il pubblico delle grandi occasioni, perchè l’Olimpia è a un passo dall’obiettivo, e vuole raggiungerlo insieme ai suoi tifosi nella cornice più bella che possa aver mai vestito.
Linda Stevanato-Ufficio stampa Olimpia Bergamo