Ancora un’intera giornata di riposo, la visita nel primo pomeriggio di domani, giovedì 14 marzo, presso la sede dell’Azienda Turistica Locale di Cuneo, poi dalle 16.30 la Synergy Arapi F.lli Mondovì si ritroverà in palestra al PalaEllero di Roccaforte per riprendere gli allenamenti in vista di quella che sarà la marcia di avvicinamento ai Playoff Promozione. Restano tre settimane prima di gara-1 dei quarti, che in virtù dei primo posto in regular season vedrà Morelli e compagni impegnati domenica 7 aprile affrontare la quarta classificata nel Girone Blu di fronte al pubblico amico del PalaManera. Restano comunque tre partite da giocare prima dei playoff, con Mondovì impegnata in due trasferte (Lagonegro e Brescia) ed una gara interna contro Macerata.
A tre giorni dalla conquista matematica del successo in regular season abbiamo incontrato l’allenatore Marco Fenoglio, che racconta la splendida favola vincente del suo gruppo.
A mente fredda, che sentimenti provi?
“Gli stessi che ho provato appena è terminata la partita contro Roma. Gioia immensa e tanto orgoglio verso i ragazzi. Sapevo che i laziali ci avrebbero impegnati a fondo e prima della gara, negli spogliatoi, ho ricordato il discorso che fece Al Pacino in “Ogni Maledetta Domenica”: un centimetro per volta. Per noi era esattamente così: ci trovavamo davanti a tutti, con un piede avanti e l’altro indietro. Ho detto loro che il rischio di scivolare verso il basso, alle soglie di un risultato ormai così a portata di mano, era altissimo e che avremmo rischiato di complicarci la vita. Mi hanno guardato e ci siamo capiti al volo”.
Quindi oggi nessuna emozione in più?
“Le emozioni non sono cambiate. Per me l’ultima vittoria sembra sempre la più bella, quasi vincessi ogni volta un campionato. Sono fatto così. Realizzo, questo sì, di aver portato a compimento un’impresa. Se arrivare tra le prime quattro era un obiettivo ad inizio stagione difficilmente raggiungibile, trovarmi con la squadra matematicamente prima a tre giornate dalla fine lo definisco semplicemente inimmaginabile”.
Ci vuoi parlare dei tuoi ragazzi?
“Ad inizio stagione li ho trovati ‘piccoli’. Mi spiego: caratterialmente sapevo fossero tutti piuttosto forti, ognuno sapeva cosa volesse, ma allo stesso tempo erano pallavolisticamente acerbi. C’era tanto da fare, ma la mia grande fortuna è stata quella di avere a disposizione ragazzi umanamente splendidi. Pasquale Fusco, ad esempio, che si è presentato con tanti difetti tecnici ma grandi qualità caratteriali. Lo stesso vale per Jernej Terpin, un gran combattente, oppure Omar Biglino il quale è partito con ottime basi cresciute alla distanza grazie alla sua enorme tenacia. Ma tutti, davvero tutti hanno dato e stanno dando il massimo: un gruppo molto simile al sottoscritto”.
Esiste una “Ricetta Fenoglio”?
“Una sola e l’ho sempre detta, nelle vittorie e nelle sconfitte: carattere, testa bassa e tanto lavoro sono le cose che mi hanno portato a fare pallavolo di alto livello. Maschile o femminile che fosse”.
Vi sentite appagati, oppure come si dice ‘l’appetito vien mangiando’?
“Sia ben chiaro, di certo non inizio i playoff tanto per partecipare. Abbiamo già stilato un programma di lavoro ben preciso per riuscire a giocare i playoff in modo ottimale: nessuno pensi che prenderemo parte ad una scampagnata. Io vado ai playoff per provare a vincerli, poi se riesco meglio, altrimenti vincerà il più bravo. Ovvio che ci saranno squadre meglio attrezzate di noi. Penso a Piacenza, che con l’arrivo di Sabbi è quasi imbattibile, ma anche Bergamo dove approderà con ogni probabilità l’olandese Van Dijk: sono due giocatori in grado di spostare enormemente gli equilibri delle squadre. Giocare contro avversari potenzialmente così forti sarà complicatissimo. Non intendo far polemica, ma è chiaro che così diventa facile vincere i campionati, però cosa fanno gli altri a me non interessa. Per ciò che abbiamo dimostrato finora andremo ai playoff per provare a vincere e conquistare la SuperLega”.
A questo punto della stagione come s’infondono nuovi stimoli?
“Non serve un motivatore, siamo tutti consapevoli di ciò che possiamo fare. Ci siamo concessi qualche giorno di riposo, dalla prossima settimana inizieremo un intenso lavoro sulla preparazione atletica: penso di poter dire che affronteremo l’ultima di regular con Brescia all’80% della condizione, per presentarci al 100% ai quarti dei playoff”.
In conclusione, possiamo dire che il risultato di Mondovì è la dimostrazione che si può fare grande pallavolo anche con budget limitati?
“Si, a patto che le società abbiano la capacità di cambiare mentalità ed optare per scelte mirate. E’ chiaro che i soldi contano moltissimo, ma si può fare bene, anzi benissimo, semplicemente lavorando con accortezza: la nostra è stata una palese dimostrazione che deve essere motivo di orgoglio personale, ma soprattutto per l’intera città di Mondovì” .