Brescia affronta Spoleto, quarta forza del campionato, distanziata di quattro punti. Indispensabile giocare con grinta e con tranquillità per assicurarsi la permanenza in serie A2 con la matematica, prima che con gli scontri della seconda fase di stagione
Brescia – Inutile negare la tensione agonistica che accompagna la settimana della Centrale Sferc McDonald’s al primo dei big match che la aspettano in questo finale di stagione. I ragazzi di Zambonardi devono affrontare Spoleto, Macerata e Mondovì in casa; Santa Croce e Livorno fuori, prima di tirare le somme rispetto a quest’annata partita con l’obiettivo della permanenza in serie A2, non ancora blindato dalla matematica. Ci sono quattro squadre – Brescia, Reggio Emilia, Spoleto e Potenza Picena – in un intervallo di soli sei punti tra la seconda e la quinta posizione, ma sono solo le prime quattro a dare la certezza, al termine della stagione regolare, di disputare la A2 anche il prossimo anno.
Gli oleari della Monini devono mettersi al sicuro dagli attacchi di Potenza Picena, dietro di due sole lunghezze, e arriveranno al San Filippo con il coltello tra i denti. La Centrale Sferc McDonald’s è in palestra per riuscire a ridare fluidità e continuità al bel gioco che le è valso la testa della classifica per buona parte dell’anno.
“Non importa chi c’è dall’altra parte della rete: in questa A2 ogni formazione è da affrontare con la stessa carica – ricorda coach Zambonardi – L’antidoto al più temibile degli avversari è la tranquillità, la sicurezza nei propri mezzi: battere bene, difendere con grinta, aggredire con l’attacco. Sono sicuro che la tensione che si respirerà in campo domenica sarà quella agonistica, che darà vita ad un match combattuto e bello da vedere. Non c’è spazio in questa squadra per inutili e dannosi nervosismi. Chiedo ai miei di giocare come sanno, divertendosi mentre lo fanno davanti al nostro pubblico bresciano”-
Rispetto al sestetto affrontato all’andata, quando Brescia vinse 3-0, è cambiata la guida tecnica: Tardioli ha sostituito Monti dopo la sconfitta degli oleari a Mondovì dello scorso 3 febbraio e ha riequilibrato l’assetto in campo sfruttando sia la diagonale di posto quattro Mariano – Ottaviani, sia Fedrizzi, arrivato da Siena al posto di Cristofaletti a fine anno.
“Affronteremo Spoleto come abbiamo fatto per tutte le altre gare, con lucidità e carica – conferma Sebastiano Milan – Sappiamo che sarà una partita dura, ma non ci sono punti che valgono più di altri: andiamo in campo considerandoci tutti a pari merito ormai. Dopo le tante vittorie consecutive, che erano l’eccezione, la vera stagione è questa, fatta anche di qualche sconfitta. Il trucco è rimanere tranquilli, e questo gruppo lo sa fare”.
Probabile starting six Monini: Zoppellari e Padura Diaz sulla diagonale principale, Mariano e Ottaviani laterali; Aguenir e Zamagni al centro con Santucci libero.
Arbitri: Sergio Jacobacci e Massimiliano Giardin. Fischio di inizio al Centro Sportivo San Filippo di Brescia, domenica alle ore 18. Il match è in diretta streaming per abbonati su Lega Volley Channel.
Sugli altri campi spiccano lo scontro tra Mondovì e Livorno e quello tra Reggio Emilia ed Alessano, mentre Potenza Picena riceve Roma Volley. Ospiti per il progetto Cuore Atlantide gli amici di ABE, Associazione Bambino Emopatico, che lavorano da quasi quarant’anni con il reparto di Onco Ematologia Pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia.
La Lega Pallavolo e i Club di Serie A sostengono la XII Giornata delle Malattie Rare. “Integriamo l’Assistenza Sanitaria con l’Assistenza Sociale”
La Lega Pallavolo Serie A ed i suoi Club sostengono la “XII Giornata delle Malattie Rare”, che si celebra in tutto il mondo l’ultimo giorno di febbraio.
L’impegno della Lega Pallavolo in questa particolare campagna di sensibilizzazione a fianco di UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare Onlus si rinnova per l’undicesima stagione consecutiva, confermandosi un importante appuntamento di partecipazione sociale per tutti gli appassionati della pallavolo.
Il tema che guida questa edizione è: “Integriamo l’Assistenza Sanitaria con l’Assistenza Sociale”, che è la necessità più avvertita oggi dalla comunità delle persone affette da malattia rara. Infatti la maggior parte delle persone con malattia rara e i loro caregiver devono coordinare una serie di attività essenziali: procurarsi i medicinali, provvedere alla somministrazione degli stessi a domicilio e fuori casa; gestire le terapie riabilitative e visite mediche; gestire gli esami specialistici per ottenere la diagnosi della patologia, ottenere l’esenzione, ottenere il riconoscimento dell’invalidità per accedere agli ausili protesici o ai diritti necessari all’accesso dei diversi servizi di supporto sociale, di comunità e di “sollievo” per la famiglia, e non da trascurare la gestione dell’inclusione scolastica e lavorativa. Gestire le tante attività di cui necessita un “malato raro”, oltre a quelle quotidiane come lavoro, scuola e tempo libero, diventa spesso una sfida molto impegnativa. La campagna di sensibilizzazione internazionale che si attiva ogni anno è lo strumento per far conoscere all’opinione pubblica l’esistenza delle malattie rare e le necessità di chi ne è colpito. Dall’anno della sua istituzione, il 2008, molti risultati sono stati raggiunti. Oggi lo scenario sta cambiando, ma ancora le conoscenze sulla complessità delle malattie rare sono insufficienti. La Giornata 2019 è pertanto il momento di maggiore attenzione voluto dai pazienti per lanciare un appello generale ai decisori pubblici, agli operatori sanitari e ai responsabili dei servizi di assistenza sociale, affinché sia messo a punto un migliore coordinamento di tutti gli aspetti dell’Assistenza alle persone con malattia rara, perché se sono rispettati i diritti dei rari lo saranno, veramente, anche i diritti di tutti.
Avere il supporto della propria comunità può alleviare molto il senso di isolamento delle famiglie che devono fronteggiare le sfide quotidiane dei malati favorendone la loro integrazione sociale.
A livello mondiale, la Giornata si celebrata in oltre 94 Paesi e la mappa dei paesi coinvolti con i relativi programmi possono essere consultati sul sito www.rarediseaseday.org
Istituita nel 2008 per volontà di EURORDIS, European Organisation for Rare Disease, l’organizzazione europea che raggruppa oltre 700 organizzazioni di malati di 60 paesi in rappresentanza di oltre 30 milioni di pazienti, la Giornata delle Malattie Rare è oggi un evento di caratura mondiale che coinvolge oltre 85 paesi nel mondo.
In Italia la Giornata è coordinata da UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare Onlus: sono oltre 100 le associazioni che si uniscono sotto il suo cappello e ne promuovono l’obiettivo che è quello di migliorare la qualità della vita delle persone colpite da malattia rara, attraverso l’attivazione, la promozione e la tutela dei diritti vitali dei malati rari nella ricerca, nella bioetica, nella salute, nelle politiche sanitarie e socio-sanitarie. La Federazione UNIAMO mira a lavorare in rete con tutti gli attori del sistema, gettando le basi per un modello globale di presa in carico che sia in grado di rispondere ai bisogni assistenziali complessi, alle esigenze di cura personalizzata, sostenibile e funzionale alla necessità di una ricerca di qualità per le persone con malattia rara.