La partita di ieri sera contro Lagonegro lascia un po’ di rammarico negli animi della Conad, insieme però alla consapevolezza di non aver mollato fino alla fine. Il parziale del quinto set parla da sé (20-22), emblema di un incontro che ha alzato davvero la tensione e l’adrenalina a mille.
«Abbiamo avuto degli alti e bassi stasera, come ce ne potranno essere in futuro – ha commentato coach Bosco a conclusione del match -. Sono stati commessi degli errori, alcuni anche banali, che non ci hanno dato la possibilità di contrattaccare. Questo è un rammarico ma c’è da dire che la squadra è rimasta sempre in partita anche se in difficoltà, il che fa ben sperare per il proseguo del campionato. Il nostro lavoro in palestra servirà anche a garantire una certa continuità di gioco durante la gara, di partita in partita».
Due ore e un quarto al cardiopalma, specialmente sul finale. Al terzo set Reggio ha ingranato la marcia giusta fin dai primi punti lasciando Lagonegro sotto di sei punti; di contro, al quarto, la risposta avversaria non si è fatta attendere. «Al secondo e al quarto probabilmente è mancata un po’ di cattiveria – ha commentato lo schiacciatore Ludovico Dolfo, vice-capitano e realizzatore di 20 punti -. Al tie-break invece abbiamo avuto più di un’occasione per chiudere la partita. Bisogna fare i complimenti a loro che hanno fatto un’ottima prestazione a muro-difesa, stasera erano superiori. Noi siamo andati in confusione, attaccare due o tre palloni a fila senza mai realizzare il punto ci ha messo un po’ in crisi. In battuta poi potevamo essere più incisivi, altro elemento fondamentale per riuscire bene in questa A2. E’ un peccato perché volevamo regalare la prima vittoria in casa al nostro pubblico».
Un plauso alla difesa lagonegrese dunque, che ieri sera ha dato davvero del filo da torcere ai reggiani ponendo un limite alla realizzazione in attacco. Una partita «di alti e bassi», ha considerato il libero Davide Morgese, un ritmo che ha messo alla prova la pazienza degli atleti Tricolore. «Quando si va avanti punto a punto, avere la meglio anche su un solo pallone in più fa la differenza. Sapevamo di affrontare una squadra ostica, abile sia in difesa che a muro: due fattori che possono far innervosire molto durante il gioco». Resta il fatto che la serie A2 Credem banca, tanto più quella di quest’anno, non lascia spazio ai rimpianti. I ragazzi della Conad infatti saranno già al lavoro da domani, in vista della prossima partita domenica 24 novembre al PalaManera della Synergy Mondovì.