Il tecnico commenta in maniera critica e lucida la prestazione della Revivre Axopower contro Siena
MILANO – Virtualmente la Revivre Axopower Milano comanda la classifica del girone di ritorno del 74° campionato italiano di Superlega. Otto vittorie su otto, come mai non era riuscita a fare nella sua recente storia, ma soprattutto un filotto che consente alla compagine di coach Giani di innalzarsi in classifica e precedere, sempre in questa griglia virtuale, formazioni del calibro di Perugia, Trento, Civitanova e Modena.
I punti in classifica, dopo 21 giornate, allo stato attuale sono 42 per Milano, a -2 dai 44 con cui la Revivre Axopower chiuse lo scorso anno la stagione 2017-2018 che consentì alla società del presidente Lucio Fusaro di accedere ai playoff scudetto. Un ruolino di marcia da prime della classe che però non deve distrarre Matteo Piano e compagni dall’obiettivo del campo, vero giudice di ogni prestazione degli ambrosiani. Ed è così che, in questo contesto, si incastona l’analisi post Siena di Andrea Giani. Analisi critica e realista, nonostante il 3-1 che ha consegnato alla Powervolley i tre punti e che, per i più esperti, non lascia neanche troppo sorpresi se si analizza l’andamento di gara andato in scena al PalaYamamay. «Abbiamo rischiato di compromettere la partita, perché nel terzo set avevamo preso un bel vantaggio ed abbiamo avuto tre palle in mano al palleggiatore che non siamo stati capaci di capitalizzare». Il riferimento alla rimonta che Siena ha perpetuato nei confronti dei padroni di casa, ribaltando la situazione da 22-16 a 22-23. Un blackout che Milano, dopo i quarti di finale di Coppa Italia con Modena, sembrava aver allontano, ma i fantasmi evidentemente non sono del tutto stati spazzati via. «Situazioni simili una squadra come la nostra, che vuole salire di livello, non se lo può permettere e non se lo deve permettere. La partita con Siena – continua Giani – ha dimostrato diversi passi indietro sul profilo del gioco, sul profilo della qualità e sul profilo dell’intensità che ogni atleta ha messo. Dobbiamo essere critici nella maniera giusta, perché se ci accontentiamo non cresciamo. Dobbiamo capire che dobbiamo avere qualità in più situazioni perché è quello che fa la differenza».
Si torna così subito in palestra a partire da lunedì, contrariamente al programma iniziale che prevedeva la ripresa dei lavori nella giornata di martedì. «Abbiamo bisogno di lavorare per crescere. Il lavoro on è mai punitivo, ma viene sempre fatto perché è costruttivo. Noi dobbiamo consolidare quello che siamo attraverso il lavoro. La partita contro l’Emma Villas ci deve servire per capire quale vuole essere la nostra direzione, perché se non ragioniamo quando giochiamo, diventa difficile portare a casa il risultato». Critico ma con l’obiettivo di voler essere perfezionista, per il bene di Milano. Firmato Andrea Giani.
INTERVISTA GIANI:
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