Trento-Ravenna 3-1
(25-18, 22-25, 25-19, 25-20)
DIATEC TRENTINO: Kozamernik 4, Teppan 10, Hoag 12, Eder Carbonera 8, Giannelli 3, Lanza 18, Chiappa (L); Kovacevic 1, Vettori, Zingel 6. Ne: Cavuto, Partenio. All.: Lorenzetti.
BUNGE RAVENNA: Diamantini 4, Orduna, Marechal 11, Georgiev 3, Buchegger 20, Poglajen 12, Goi (L); Vitelli, Raffaelli, Gutierrez. Ne: Pistolesi, Mazzone, Marchini. All.: Soli.
ARBITRI: F. Saltalippi di Perugia e Zanussi di Treviso.
NOTE – Trento: bs 20, bv 7, errori 12, muri 8; Ravenna: bs 19, bv 6, errori 16, muri 4. Spettatori: 3.195 (incasso 21.297 euro). Durata set: 22’, 27’, 31’, 27’ (tot. 107’). Mvp: Lanza.
È una Bunge generosa e in ripresa, quella che a Trento gioca a lungo alla pari alla Diatec, recuperando un set di svantaggio e lottando con le unghie e con i denti anche nel terzo e quarto parziale. Per centrare la nona vittoria di fila, così, i trentini sono obbligati a sfruttare al massimo tutto il potenziale del loro organico, con il tecnico Lorenzetti che utilizza anche Vettori e Kovacevic, entrambi non al meglio, per raddrizzare alcune situazioni complicate. A decidere in buona parte il risultato è anche una contestata decisione dell’arbitro Fabrizio Saltalippi, che nel terzo set, quando i ravennati erano in vantaggio 15-16, ha fatto scatenare le proteste di Marechal e compagni, con il francese che ha ricevuto un cartellino rosso, causando il sorpasso dei padroni di casa. Questa Superlega però non si ferma e già mercoledì 10 gennaio propone un’altra giornata, la quarta di ritorno, con la squadra di Soli che sarà di scena a Sora contro la Biosì Indexa.
Sestetti iniziali Il coach della Diatec, Lorenzetti, pesca dalle infinite risorse della sua rosa e schiera Giannelli in regia, l’estone Teppan opposto, Lanza e Hoag schiacciatori, lo sloveno Kozamernik e il brasiliano Eder Carbonera centrali e Chiappa libero (De Pandis indisponibile). La formazione iniziale schierata dal tecnico Soli è composta dal palleggiatore Orduna in diagonale Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, da Diamantini e Georgiev al centro e da Goi in seconda linea.
Primo set Il primo break è di Lanza, che mette a terra la palla del 3-1, seguito da una fase caratterizzata dall’equilibrio spezzata da una schiacciata di Buchegger fuori di un soffio, “pizzicata” dal videocheck: 11-8 e time out Soli. L’ace di Eder porta a quattro le lunghezze di vantaggio dei trentini (12-8), Georgiev risponde dalla linea di battuta (12-10), ma la Diatec scappa con Teppan e il muro di Kozamernik: 17-11. Il “doppio” di Giannelli riduce il gap (18-14), Teppan e Hoag al servizio ricacciano però indietro i ravennati (23-15), che non si arrendono e, approfittando degli errori dei padroni di casa, piazzano un break di 3-0: 23-18. Trento si riorganizza e al primo set ball passa in vantaggio con Lanza: 25-18.
Secondo set E’ Buchegger il protagonista dell’avvio della frazione segnando i primi due punti (0-2) e mettendo a terra l’1-4, venendo poi imitato da Georgiev in battuta: 1-5 e Lorenzetti ferma il match. L’errore di Teppan regala il +5 (1-6), Hoag realizza l’ace del 3-6 e la Diatec si avvicina in modo ulteriore: 5-7. Il servizio vincente di Buchegger porta a quattro le lunghezze di distanza (9-13), che aumentano in maniera ulteriore sul turno in battuta di Poglajen, che realizza due ace: 10-18. Il coach di casa spedisce in campo Vettori, Kovacevic e Zingel per Teppan, Hoag e Kozamernik e i trentini reagiscono soprattutto con Lanza, autore di due punti di fila: 13-18 e Soli interrompe la gara. È Zingel a ridurre il ritardo di Trento (15-19), che viene distanziato di nuovo da Buchegger: 15-22. Un break di 4-0 di una mai doma Diatec spaventa la Bunge (19-22), che caccia via i fantasmi con Diamantini (19-23) e al secondo set point pareggia il conto dei parziali: 22-25.
Terzo set Le squadre viaggiano punto a punto fino al 9-11 causato dall’errore di Lanza, con i trentini che colmano subito il divario (11-11) e vanno in corsia di sorpasso con il loro capitano: 13-12. I ravennati tornano avanti grazie alla schiacciata lunga di Hoag (13-14) e al muro a tre dei giallorossi che vale il +2: 14-16 e time out di Lorenzetti. Un contestato fallo fischiato dall’arbitro Saltalippi causa il pareggio e l’ira dei giocatori della Bunge, che ricevono un cartellino rosso per le proteste di Marechal, allontanato dal direttore di gara per il resto del set e sostituito da Raffaelli: 17-16. Eder mette a terra il pallone del 18-16, Soli ferma la partita, ma Kozamernik realizza l’ace del +3: 19-16 e il coach giallorosso chiama i suoi ancora in panchina. Kovacevic allunga per i padroni di casa (20-16), in fuga in modo definitivo con Lanza (23-17), che chiude al primo set ball: 25-19.
Quarto set Il servizio vincente di Diamantini (2-3) e il muro di Georgiev (4-6) fanno iniziare bene il set alla Bunge, che però viene sorpassata da Trento sul turno in battuta di Giannelli: 8-6 e time out Soli. Eder realizza il primo tempo del 12-8, obbligando il tecnico ospite a un’altra pausa, e Poglajen dimezza lo svantaggio a muro: 13-11. Lanza riporta a +4 la Diatec (15-11), Zingel a muro a +6 (18-12), ma i ravennati non si danno per vinti e con Marechal provano a tornare in partita: 22-18. Hoag è implacabile sulla palla break del 24-18, Buchegger annulla due match point, ma alla terza occasione è un fallo fischiato dall’arbitro a consegnare il successo ai trentini: 25-20.
Le dichiarazioni del dopo-gara
Filippo Lanza (Diatec Trentino): “Abbiamo giocato una grande partita, perché non abbiamo mai mollato nonostante avessimo difficoltà e Ravenna avesse iniziato a battere davvero in maniera efficace a partire dal secondo set. Siamo stati bravi a non mollare la presa anche nel momento più difficile e a reagire bene, approfittando delle opportunità che il match ci ha concesso nel terzo e quarto set. Complimenti a tutta la squadra perché ha lottato col coltello fra i denti sempre, il premio di mvp è da condividere con ognuno dei miei compagni”.
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Dispiace perché abbiamo fatto vedere buone cose. Vanno riconosciuti i meriti della Diatec Trentino, tutt’altra squadra rispetto a quella affrontata nell’andata. I nostri avversari hanno qualità, un grande gruppo, un grandissimo allenatore e oggi hanno meritato la vittoria. Mi rimane il rammarico di non aver potuto giocarmi l’intero match con tutti i miei effettivi, anche a causa dell’espulsione nel terzo set di Marechal”.
Marco Bonitta (direttore generale Bunge Ravenna): “E’ una cosa vergognosa come il primo arbitro abbia usato due pesi e due misure nel corso del match. Trento ha potuto protestare sempre, anche con gesti di scherno nei confronti dei direttori di gara, e con l’allenatore che ha avuto la possibilità di andare anche in mezzo al campo, senza ricevere sanzioni. Alla prima nostra protesta, invece, Saltalippi non ha perso l’occasione per penalizzarci in maniera determinante, come ha fatto altre volte in passato. Spero vivamente che Saltalippi non ci arbitri più, da qui fino alla fine della stagione”.
Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini