Una medaglia d’oro al BluVolley Sporting Club. Questa mattina i ragazzi e lo staff dei City camp hanno incontrato Sara Simeoni, testimonial “Latte Verona”. Un momento di confronto e condivisione di un’esperienza che è rimasta nella storia dello sport mondiale. Un salto (Fosbury) nel passato di 38 anni. Quando la veronese altista dominò la competizione entrando nella leggenda.
Gli oltre trenta bambini partecipanti all’ultima settimana di BluVolley City Camp, hanno quindi posto delle domande alla campionessa, che ha risposto con simpatia e dovizia di particolari anche su dettagli chiave della sua carriera, come lo spirito di sacrificio, l’approccio alla disciplina, il rapporto con gli allenatori e con l’invidia di alcuni colleghi.
“Credo che realtà come BluVolley possano essere da esempio per lo sport in generale – ha detto Simeoni – con l’impegno di imprenditori che vedono al di là dei risultati ed investono davvero, con progetti e organizzazione, nei settori giovanili.
Di questi ragazzini, stamattina, mi ha colpito la loro voglia di conoscere e capire problematiche sempre uguali, anche se quando ho partecipato alle prime Olimpiadi forse nemmeno i loro genitori erano nati (era il 1972, a Monca di Baviera, ndr).
Questo Sporting club? Magari ci fosse stato ai miei tempi (ride, ndr), sarebbe stato bellissimo allenarsi qui. Oltre che strutture di livello, noto anche ordien, pulizia insomma educazione. Una civiltà che non è scontata e che di certo è trasmessa dall’alto”.